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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota di Maurizio Vadacchino, certi di non essere ripetitivi:

 

“Chiedendo venia, mi trovo costretto a sottolineare - sicurissimo di essere preso in considerazione dal vostro giornale - alcune cose per chiarire il mio pensiero, sulla base di quanto dichiarato è scritto la sig.ra Menichino (parafrasando Renzi - segretario PD - “Chi”??).

 

Il sottoscritto, con lo sgrammaticato scritto pubblicato ieri sul vostro sito, ha solo puntualizzato, specificando, alcune cose sull’inchiesta giudiziaria che mi interessa.

In premessa. Nessuno, né tantomeno il sottoscritto, ha inteso “offendere” la Guardia di Finanza di Amantea, ne aver dato dell’ignorante a chicchessia…..

 

Si ribadisce:

Purtroppo non ho mai visto 20 milioni di euro circa in vita mia (sommo le cifre - 10 milioni più 9 milioni, che si é ipotizzato abbia “rubato” ai vari Enti pubblici nelle due indagini che mi hanno interessato, quella del 2005 è quella attuale).

 

A proposito di operazioni import-export, l’imposta IVA, segue altra normativa fiscale.

Quindi almeno su queste operazioni, il sottoscritto non ha potuto fare niente di illegale…..

Detto questo cosa avrei detto di male e di offensivo?

Dal lontano 2007 che le strutture associative “definite impropriamente mie” non ricevono un “soldino” da qualunque Ente pubblico.

Eccetto 80 mila euro su corsi della Regione Calabria, regolarmente effettuati e regolarmente contabilizzati.

 

E poi, nella notifica di fine indagine che mi ė pervenuta, si sostiene che avrei fatto queste operazioni - in parte! - di fatturazioni false per giustificare le spese e costi per i corsi di formazione attuati.

E cioė avrei creato un castello di enorme evasione - 2 milioni di imposta IVA - per evadere circa 20 mila euro di imposta IVA.

Questo assunto può essere preso seriamente in considerazione?

Dica la signora Menichino!!

Sui miei “complici” ho già detto…

Voglio solo ribadire che la Mollica, Giannetti e Lukianenko nulla hanno compiuto di illegale.

Di piú non sanno niente delle mie “attività professionali”, legittime e serie….. in questi anni non sono “fisicamente e intellettualmente” esistiti.

Se di colpevole si tratta - non so di che… - sono il solo - Maurizio Vadacchino - responsabile!

Se qualcuno deve finire sulla ghigliottina, mediatica e giudiziaria, sono solo ed esclusivamente io. Per il dott. Giusta, stesso discorso, ha solo fatto il suo lavoro di bravo e competente commercialista.

 

In conclusione, bene fanno le forze dell’ordine, la guardia di finanza e la magistratura, ha contrastare le azioni illegali e punire i colpevoli.

Ma - nel contempo - si dovrebbe stare accorti e attenti nel non creare “mostri delinquenti”.

In questi anni, moltissimi sono state le costruzioni mediatiche e giudiziarie, di colpevolezza, che a distanza di anni si sono dimostrati solo “castelli di sabbia”.

Avendo, però, rovinato la vita di moltissime persone!

Ed a proposito del procedimento giudiziario in corso nei confronti del sottoscritto - ed altri - rendo noto di aver chiesto - attraverso i miei legali - di essere sentito/interrogato dal Magistrato che segue il tutto.

Sicurissimo e fiducioso che tutta la verità verrá acclarata.

In ultimo mi si permetta una simpatica nota.

La signora Menichino ė scesa in campo per “difendere” la Guardia di Finanza dall’orco Vadacchino.

Brava, si vede che una dura ed una pura, che si schiera in difesa dei piú deboli!

Il problema chi sta subendo la gogna mediatica é il sottoscritto.

Mi scuso se sono stato e sono “sgrammaticato”, ma il mio grado di cultura attuale non mi permette altro (oltretutto mi aiuta nella sgrammaticatura anche l’Ipad, che cambia da solo le parole….. ho dato mandato ai miei avvocati di far causa contro Bill Gates…)

Chiedo alla signora Menichino delle lezioni di lingua italiana private - ovviamente pagate e regolarmente fatturate - conoscendo la sua grande affermazione professionale e immensa cultura nelle arti e professioni.

Attendo risposta!

Amantea 29 luglio 2017                                Maurizio Vadacchino

Pubblicato in Politica

statoL’art. 5 della Costituzione, nei “Principi fondamentali” che risalgono al testo originale del 1946, stabilisce che: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento. È su questa base che la Repubblica Italiana avrebbe dovuto promuovere autonomia e decentramento delle autonomie locali, di fatto ciò è avvenuto solo a partire dal 1990. È infatti a partire dalla riforma della legislazione locale nel e dall’elezione diretta di sindaco e presidente della Provincia da parte dei cittadini nel 1993, che è stata finalmente avviata l’attribuzione, a Comuni e Province, di un grado di autonomia adeguato al dettato costituzionale.

Il titolare del potere di nomina del responsabile della prevenzione della corruzione va individuato nel sindaco quale organo di indirizzo politico amministrativo, salvo che il singolo Comune, nell’esercizio della propria autonomia normativa e organizzativa, riconosca, alla Giunta o al Consiglio, una diversa funzione. I consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno: a) quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico; b) quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi. Allo scioglimento dei consigli per infiltrazioni e condizionamenti di tipo mafioso la legge riserva autonomo rilievo. Anche questa fattispecie, analogamente a quella dei gravi motivi di ordine pubblico, è riservata alla competenza statale, rientrando nelle funzioni in materia di lotta alla criminalità organizzata. Il sindaco di Amantea non sembra ravvisare la gravità della situazione che avrebbe dovuto portarlo alle immediate dimissioni, ritenendo banali il ricatto e la minaccia durante le ultime elezioni che lo hanno visto “vincitore”! In altri paesi occidentali i motivi per dimettersi da una carica istituzionale possono essere: per lussuria, gola, superbia, ma anche per molto meno. Il ministro degli esteri finlandese, per aver spedito degli sms ad una spogliarellista utilizzando il cellulare di servizio; una partita di sigari rimborsati a pie’ di lista al ministro per lo sviluppo francese; spiritosaggini con i giornalisti (Minoru Yamagida, ministro della giustizia giapponese). Se sei un politico, altrove, basta e avanza per dimetterti. Nell’ultimo mese hanno abbandonato almeno in due. Il senatore repubblicano del Nevada John Ensign per una tresca con una sua dipendente sulla quale il comitato etico indaga da quasi due anni. E il deputato indonesiano Arifinto, il cui Partito della prosperosa giustizia islamica aveva ispirato una severa legge anti-pornografia, beccato in aula a guardare un film a luci rosse. A marzo ha lasciato Seiji Maehara, ministro degli esteri giapponese, reo di aver accettato 500 euro da una vecchietta che si è scoperto poi essere cittadina sudcoreana (la legge lo vieta per evitare interferenze straniere nella politica nazionale).

Gigino A Pellegrini & G el Tarik



Pubblicato in Italia

Richiesta consiglio urgenteAd Amantea stiamo vivendo un momento difficilissimo.

Proprio quando, dopo un’elezione, si doveva guardare ad un nuovo corso e ad una nuova speranza per una comunità che paga anni e decenni di malgoverno e cattiva gestione tutti presenti lì, nel dissesto.

Cosa accadrà? Ce lo chiedono in tanti, ce lo domandiamo tutti.

Gli arresti di Socievole e di La Rupa hanno squarciato il velo di ipocrisia che pendeva non solo su queste elezioni 2017, ma sul metodo elettorale che caratterizza Amantea, la Calabria e oltre.

Lo denunciamo da sempre dai palchi e nelle sedi giudiziarie.

Ma il sistema è così radicato e forte che si è riproposto ancora una volta con gli stessi schemi. Ovviamente la ben nota registrazione è solo la punta dell’iceberg, quella che si vede, possiamo tutti immaginare cosa vi sia sotto che non è emerso in Procura.

Il sindaco tace, fa finta di non sapere, nega la collaborazione con La Rupa salutato con stima dai palchi elettorali, referente dichiarato della lista azzurra.

Poi abbiamo l’assessore al Bilancio Rocco Giusta (ormai ex) indagato per truffa sui fondi dell’Unione Europea, che doveva rappresentare la figura cruciale e più importante del nostro comune in dissesto, ma che è accusato dalla Guardia di Finanza di Amantea di fatture false per nove milioni di euro.

In questa estate post-elettorale che doveva essere per Amantea ricerca di normalità e serenità, e lavoro per i flussi turistici in realtà ridotti a nulla, abbiamo solo cronache giudiziarie che ci hanno portato alla ribalta nazionale e grande incertezza per il futuro.

Ecco perché in questo momento sentiamo di rivolgerci a tutti i cittadini, indipendentemente dal voto che hanno espresso e sentiamo il bisogno di cercare una strada per ristabilire in qualche modo la serenità di questa comunità che eravamo pronti a governare.

Immediatamente abbiamo chiesto le dimissioni della giunta Pizzino, perché riteniamo che nessuna serenità possa venire da un’amministrazione che ha agito nei modi che abbiamo visti e sentiti.

Abbiamo anche rivolto un appello accorato al sindaco, ma nessuna risposta.

Non possiamo più accettare silenzio e omertà.

Incontriamoci e parliamone, e facciamolo nelle sedi istituzionali, il Consiglio Comunale, in cui i cittadini possano vedere e sentire e sapere, e non solo immaginare cosa accade nelle segrete stanze.

Non si riunisce da più di un mese il consiglio dopo la prima seduta del 26 giugno, non sono state formate le commissioni consiliari, sembra un consiglio morto prima ancora di nascere.

Oggi abbiamo protocollato una richiesta per un consiglio urgente, in quanto Riteniamo necessario un momento di confronto pubblico su quanto accaduto perché ognuno esprima le proprie valutazioni e soprattutto per dare conto alla cittadinanza di quanto stia accadendo e possa accadere.

Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità davanti alla cittadinanza di Amantea.

Pubblicato in Primo Piano

ambulanza-notte-600x338La Procura di Paola, a seguito della denuncia presentata dai familiari apre una inchiesta per accertare le cause del decesso.

 

Una vicenda che definire triste è poco, un evento di gioia e di allegria come un matrimonio come cornice all’ultimo giorno di vita di F.G. originario del comune di Marano Principato.

Ed è così che la festa che si trasforma in tragedia, quando proprio durante le fasi conclusive dei festeggiamenti il 68 enne, comincia ad avvertire strani dolori, la sudorazione eccessiva ed i dolori al petto, sino alla sensazione di vomito.

 

La situazione precipita il malessere inizia a farsi preoccupante mentre l’uomo viene accompagnato di tutta urgenza al presidio della Guardia Medica di Amantea, dove viene prontamente visitato dal medico di turno che esclude la possibilità di un infarto in corso.

Da qui la situazione si complica e raccontarvi il “fatto” diventa difficile, la conclusione è che l’uomo viene dimesso dopo, da come sembra alcuni test e verifiche da parte dello staff medico presente, viene accompagnato nuovamente nel ristorante dove sono in corso di conclusione i festeggiamenti del Matrimonio della giovane coppia ed è lì sotto gli occhi di tutti, che avviene l’improvviso decesso.

 

Il tutto come detto sotto gli occhi degli invitati, mentre tra malori, lacrime e urla un medico invitato alla cerimonia nel disperato tentativo di aiutare il sessantottenne cerca di rianimarlo invano.

Adesso sotto volontà della famiglia, nei giorni scorsi, l’avvocato del foro di Cosenza, Massimiliano De Rose, ha così presentato una denuncia-querela presso la Procura di Paola con il fine di accertare le responsabilità dell’ipotesi di reato nei fatti occorsi e nel contesto ed in conseguenza dei quali si è verificato il decesso.

La compagna è pronta a costituirsi parte civile nel processo che per il momento è nelle primissime fasi, difatti la salma è stata posta sotto sequestro presso l’ospedale di Cetraro.

L’uomo lascia la moglie ed il figlio di 2 anni.

Pubblicato in Cronaca

Lo chiede la deputata M5s Dalila Nesci.

La deputata dice : «Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, disponga l'invio della commissione d'accesso agli atti del municipio di Amantea, dati gli arresti per voto di scambio dell'ex sindaco Franco La Rupa e del consigliere comunale Marcello Socievole».

Poi insiste : «Con i colleghi di gruppo Paolo Parentela e Federica Dieni ho appena presentato una seconda interrogazione in proposito, chiedendo al ministro di attivare i controlli consentiti dalla legge per verificare eventuali condizionamenti nel municipio di Amantea, anche alla luce di quanto la Prefettura di Cosenza aveva già rilevato in ordine a La Rupa, riassunto nella nostra precedente interrogazione».

Infine continua la parlamentare 5stelle «Di persona avevo poi incontrato il ministro, che mi aveva assicurato da subito la vigilanza dell'Interno sull'amministrazione comunale di lì».

Ricordiamo ai nostri lettori che la precedente richiesta di nomina di una commissione di accesso era stata fatta prima che venissero arrestati per voto di scambio l'ex sindaco Franco La Rupa ed il consigliere comunale Marcello Socievole, quindi per ragioni altre rispetto ai fatti recenti.

Poi conclude la deputata, insieme alle consigliere comunali 5stelle di Amantea, Francesca Menichino e Francesca Sicoli, «Adesso la commissione d'accesso è indispensabile, in base agli elementi noti e nuovi, che fanno ipotizzare un'influenza sugli uffici da parte di La Rupa, ispiratore della lista che ha portato all'elezione del candidato sindaco Mario Pizzino».

«Completano il quadro sullo stato della democrazia ad Amantea – concludono Nesci, Menichino e Sicoli – le dimissioni dell'assessore comunale al Bilancio, il Pd Rocco Giusta, in quanto indagato per presunte irregolarità nell'esercizio della professione di commercialista».

Ma quello che è sorprendente è la affermazione della «singolarità del silenzio sugli ultimi fatti da parte della deputata del Pd Enza Bruno Bossio, che siede in commissione parlamentare Antimafia».

pallaAmantea – Dopo il grande successo dello scorso anno, le Finali Scudetto del Campionato Italiano di Beach Volley U19 e U21 (24-27 Agosto), fanno ritorno anche quest’anno in Calabria: sarà Amantea (CS) la cornice per l’assegnazione dello Scudetto, così come già avvenuto nel 2016.

Il teatro di questo evento unico per tutto il territorio nazionale sarà il Centro Federale Fipav “Sport Village Amantea”, che dal 24 al 27 agosto ospiterà le coppie di beachers più forti d’Italia. Ma non finisce qui, perché quest’anno all’interno della “Amantea Beach Week 2017”, una settimana intensa di beach volley e divertimento, sarà ospitato anche il torneo Paolo Nicolai’s U23 Tour il 20 e 21 agosto.

Così, dal 20 al 27 agosto sulla sabbia del lungomare di Amantea si alterneranno senza sosta le coppie più forti del panorama nazionale, che pur essendo composte da atleti giovanissimi, si sono già aggiudicate delle tappe del circuito Master, dimostrando la qualità degli atleti e la capacità di crescita e miglioramento del movimento del beach volley italiano.

L’evento è promosso dall’ASD Beach&Volley Amantea in collaborazione con la Federazione Italiana Pallavolo e con il patrocinio della Regione Calabria, del Consiglio Regionale, della Provincia di Cosenza, del Comune di Amantea, del Comitato Regionale Fipav Calabria, del Comitato Provinciale Fipav di Cosenza e dal CONI. Infatti, proprio nei giorni scorsi lo stesso Presidente Giovanni Malagò ha informato l’associazione che il CONI nazionale sosterrà con il proprio patrocinio l’importante evento agonistico.

Amantea quindi si trasformerà per una settimana nella capitale del beach volley giovanile. Il torneo Paolo Nicolai’s Tour si configura come una vetrina per i più talentuosi giovani beachers under23. Un tour di tre tappe, promosso dal campione europeo e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016, Paolo Nicolai, che ha toccato le città di Pescara e Senigallia ed arriverà ad Amantea dove si svolgeranno le fasi finali. Mentre per le Finali Scudetto arriveranno nella città tirrenica i più forti beachers under 19 ed under 21, dopo aver preso parte alle tappe di avvicinamento di Milano, Giulianova, Lignano Sabbiadoro, Cervia, Jesolo, Vasto, Cellatica e Pescara per contendersi il titolo di campione d’Italia 2017.

Un importante riconoscimento per il gruppo di giovani alla base dell’AsD Beach & Volley Amantea, che arriva dopo aver realizzato dal 2010: la Finale Scudetto 2016, 3 tappe del Campionato Italiano, 1 Finale Regionale, 4 Tappe Regionali, 45 Tornei amatoriali, 5 Selezioni Regionali, 2 collegiali regionali e 2 collegiali della Nazionale Italiana.

<< Siamo certi che l’evento si riconfermerà come un’importante vetrina per tutto il territorio calabrese e, soprattutto, per la Città di Amantea che saprà sicuramente distinguersi per calore ed accoglienza. Ringraziamo la Fipav ed il campione Paolo Nicolai - affermano il Presidente Socievole ed il Promoter dell’evento Vincenzo Pugliano - per averci affidato questo importante compito che cercheremo di onorare con il massimo impegno. Per tutto ciò un grazie di cuore va a tutto lo staff dell’associazione che è il vero protagonista dei successi di questi anni >>.

Lo staff dell’associazione, infatti, è in moto da mesi insieme ai partner ed agli sponsor dell’evento, per organizzare al meglio la kermesse che sarà seguita dai media nazionali e trasmessa in diretta web, radio e sui social e che vedrà l’arrivo in città di 164 atleti provenienti da tutta Italia, più accompagnatori, arbitri, famiglie ed appassionati. Inoltre l’Amantea Beach Week sarà accompagnata da eventi di avvicinamento, attività collaterali e di intrattenimento. Un fitto programma che sarà diffuso nelle prossime settimane attraverso un’apposita conferenza stampa, per attivare il territorio e renderlo sempre di più un passaggio obbligato per il movimento del beach volley italiano, sperando di sfornare presto qualche giovane talento.

ASD BEACH&VOLLEY AMANTEA

Amantea Beach Week #abw2017

mascheraQuando ero molto piccolo non ero consapevole che la maggior parte delle persone ha la tendenza a proiettare sempre il proprio inconscio all'esterno, però intuivo che c'era qualcosa di strano quando venivo accusato di cose che non avevo nemmeno mai pensato.

 

 

Poi ho imparato che esiste questo meccanismo psichico, ma non capivo perché a me capitava raramente di cascarci dentro.

La proiezione è un fenomeno affascinante che a scuola difficilmente ci viene insegnato. Sembrerebbe un trasferimento involontario del nostro comportamento inconscio sugli altri, in modo da farci credere che queste qualità in realtà appartengano ad altre persone. Dal momento che mentiamo a noi stessi riguardo ai nostri sentimenti più intimi, l’unico modo per ritrovarli è vederli negli altri: essi ci rimandano l’immagine riflessa delle nostre emozioni nascoste, e questo ci permette di riconoscerle e riappropriarcene.

 

Istintivamente ci ritraiamo dalle nostre proiezioni negative: è più facile esaminare ciò da cui siamo attratti piuttosto che guardare ciò che ci ripugna.

Se mi offendo della tua arroganza è perché non sto accettando la mia stessa arroganza.

Si può trattare di un sentimento che senza accorgermene sto manifestando nella vita presente, oppure di arroganza che nego di poter manifestare nel futuro.

Se la tua arroganza mi offende, devo rivolgere uno sguardo attento a tutte le aree della mia vita e devo pormi qualche domanda.

Quando sono stato arrogante in passato?

Mi sto comportando in modo arrogante nel presente?

Potrei essere arrogante in futuro?

Qualcuno deve avere scritto che il metodo per diventarne consapevoli e quindi poterlo evitare è cercare di osservarsi sempre in quello che si sta dicendo e facendo, fino a distaccarsi da sé stessi e vedersi esternamente, come se quella persona non fosse la stessa, pur essendo sempre presente (metodo della disidentificazione).

Il problema non si risolve imparando a diventare impersonali, perché questo non coinvolge anche le altre persone con cui si viene in contatto, che invece continuano a proiettare all'esterno e spesse volte non se ne rendono conto, e ti accusano delle loro “ombre”.

Sarebbe certo arrogante da parte mia rispondere negativamente a tante domande senza davvero esaminare me stesso o senza chiedere agli altri se abbiano mai visto in me atteggiamenti arroganti. L’atto di giudicare qualcun altro è arrogante, perciò ovviamente noi tutti siamo capaci di arroganza.

Se abbraccio la mia stessa arroganza, quella altrui non mi potrà turbare: potrò notarla, ma non avrà alcun effetto su di me.

E’ solo quando mentiamo a noi stessi o odiamo qualche aspetto del nostro io che riceviamo una scossa emozionale dal comportamento di qualcun altro. "Non so cosa sia la vita di un mascalzone, non lo sono mai stato; ma quella di un uomo onesto è abominevole.”

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Pubblicato in Amantea Futura

Ecco i risultati della indagine de Il Quotidiano sulla più bella della Calabria.

 

Confermiamo tutte le nostre critiche a partire dal titolo che giudica del futuro( cioè non quale è stata).

E poi di seguito, dopo la lettura dei risultati ottenuti, alcune riflessioni.

 

La prima fase ha visto:

19% Trebisacce - Cosenza (1518 voti)

10% Capo Vaticano - Ricadi - Vibo Valentia (811 voti)

9% Cetraro - Cosenza (705 voti)

8% Tropea - Vibo Valentia (630 voti)

8% La spiaggia della Tonnara di Palmi - Reggio Calabria (593 voti)

7% Roseto Capo Spulico - Cosenza (549 voti)

5% Pizzo - Vibo Valentia (386 voti)

5% Punta Alice a Cirò Marina - Crotone (358 voti)

4% Bagnara - Reggio Calabria (334 voti)

4% Scalea - Cosenza (316 voti)

3% Caminia - Catanzaro (204 voti)

3% Arcomagno San Nicola Arcella - Cosenza (203 voti)

2% Le Cannella Isola Capo Rizzuto - Crotone (147 voti)

2% Michelino - Parghelia - Vibo Valentia (150 voti)

2% Sant'Andrea dello Ionio - Catanzaro (149 voti)

2% Crucoli Torretta - Crotone (168 voti)

2% Rossano - Cosenza (130 voti)

2% La Marina Grande di Scilla - Reggio Calabria (145 voti)

1% Rocca del Capo S. Giovanni d’Avalos a Bova Marina - Reggio Calabria (53 voti)

1% Capo Bruzzano - Reggio Calabria (72 voti)

1% Roccella - Reggio Calabria (41 voti)

1% La spiaggia di Scifo a Capocolonna - Crotone (62 voti)

0% Sellia Marina - Catanzaro (37 voti)

0% Paola - Cosenza (26 voti)

0% Gizzeria - Catanzaro (11 voti)

0% Nocera Terinese - Catanzaro (11 voti)

 

Amantea non era in lista (la lista era stata scelta senza alcun criterio conosciuto dal quotidiano).

Non sappiamo, quindi, quanti voti avrebbe avuto Amantea ed altri bei posti regionali, se fossero stati negli elenchi.

Dal web rileviamo che uno sarebbe stato sicuramente certo (l’amico V.A., assuntore delle meraviglie della nostra spiaggia e del nostro mare).
(nella foto la spiaggia di Catocastro oggi!)

 

Nella seconda fase questi i risultati finali:

Vince Trebisacce che era prima anche nella fase iniziale 30% Trebisacce - Cosenza (1996 voti)

Seconda Roseto capo Spulico che passa nientemeno dal 7% al 25%

25% Roseto Capo Spulico - Cosenza (1644 voti) , ottenendo, prima, 549 voti e successivamente 1644( ben 1095 preferenze in più!)

9% Scalea - Cosenza (580 voti)

Terza Scalea che passa dalla ultima posizione della prima fase (era decima) addirittura alle medaglia di bronzo della ultima fase!!!

 

8% Palmi - Reggio Calabria (558 voti)

7% Punta Alice Cirò Marina - Crotone (444 voti)

5% Cetraro - Cosenza (324 voti)

5% Bagnara - Reggio Calabria (312 voti)

4% Capo Vaticano Ricadi - Vibo Valentia (287 voti)

4% Tropea - Vibo Valentia (290 voti)

3% Pizzo - Vibo Valentia (205 voti)

 

L’altra cosa strana è che Cetraro, Bagnara, Capo vaticano, Tropea, Pizzo, perdono tantissimi fans ed alcuni crollano nelle preferenze!?!?!?!?

 

Confermiamo che Amantea avrebbe almeno confermato il suo fan!!!

Scherziamo , ovviamente. Ma penso che si fosse capito!

 

Ma per avere riprova di quanto detto aspettiamo la edizione (?) del 2018!!!

Sempre che l’anno prossimo ci siano ancora le nostre spiagge!

voto02Tutti conosciamo il rinnegamento di Pietro e tutti siamo sempre pronti a deprecare e a condannare questo vile atto compiuto da un discepolo di Gesù nei Suoi confronti, proprio nel momento in cui più che mai Gesù avrebbe avuto bisogno di solidarietà e di sostegno da parte di coloro che più gli erano stati vicini.

Ritengo utile soffermarmi un po’ sui particolari di questo episodio per cercare di cogliere, come sempre, degli spunti utili.

 Dopo aver arrestato Gesù, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano.  Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro. 

Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: “Anche questi era con lui”.

 Ma egli negò dicendo: “Donna, non lo conosco!”.  Poco dopo un altro lo vide e disse: “Anche tu sei di loro!”. Ma Pietro rispose: “No, non lo sono!”.  

Passata circa un’ora, un altro insisteva: “In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo”.  

Ma Pietro disse: “O uomo, non so quello che dici”. E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.  Allora Gesù, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte”. 

Una riflessione attenta sul comportamento di Pietro dopo la cattura di Gesù e sulla facilità con cui passò da una conclamata fedeltà al rinnegamento del suo Maestro avrebbe potuto essere una preziosa lezione per il neo eletto sindaco di Amantea al quale è bastato una sola volta per rinnegare il suo mentore e ideatore della lista che ha vinto le elezioni.

“Vuoi che la tua fidanzata continui a lavorare? Allora tu, lei e la sua famiglia mi dovete votare.” È questo il ricatto che ha fatto finire in carcere il consigliere comunale di Amantea, Marcello Socievole, 53 anni, e il suo mentore politico, l’ex consigliere regionale ed ex sindaco Franco La Rupa, 61 anni.
Per i magistrati della procura di Paola sono entrambi responsabili di voto di scambio e tentata estorsione in concorso, mentre a Socievole la procura contesta anche il reato di violenza privata.
I fatti risalgono alla campagna per le ultime amministrative. All’epoca, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza, il consigliere comunale era alla ricerca di voti che ne garantissero l’elezione, mentre La Rupa si muoveva come sostenitore-ombra della coalizione guidata dall’attuale sindaco di Amantea, Mario Pizzino.

Pur di accumulare preferenze, i due politici non avrebbero esitato ad utilizzare ricatti e minacce.
Oggetto delle pressioni un ragazzo di Amantea, obbligato a convincere la fidanzata e la famiglia di lei a votare per Socievole, pena il mancato rinnovo del contratto di lavoro che la ragazza aveva con la scuola materna gestita dal comune di Amantea attraverso una cooperativa. Un ricatto cui nessuno – né i due fidanzati, né la famiglia di lei avrebbe accettato di sottostare.
Per tentare di sottrarsi i genitori della ragazza avrebbero persino registrato di nascosto Socievole, minacciando poi di denunciarlo. Ma il consigliere comunale non avrebbe tenuto minimamente in conto la loro determinazione. Al contrario, avrebbe tentato di intimidirli prospettando un’azione giudiziaria nei loro confronti. Anche in questo caso però, le minacce del politico non avrebbero avuto effetto alcuno.
Quel nastro è stato messo a disposizione degli investigatori, che in pochi mesi hanno trovato evidenze e riscontri alla denuncia dei due fidanzati e dei genitori di lei. Elementi sufficienti a chiedere e ottenere l’arresto del politico e del suo mentore.
 Se oggi abbiamo delle certezze che ci sembrano incrollabili, non è detto che in momenti di dura prova, queste certezze non vacillino e non siano più tali. Quando si guarda ad Amantea ci si può aspettare di tutto. E si può anche scoprire che i malavitosi, oltre a tessere le file del potere e della politica, è capace anche di far eleggere oppure sciogliere un consiglio comunale solo perché non gradisce le linee imposte da amministratori pubblici fedeli e lontani da logiche mafiose. Chiaramente non è questo il caso. I signori che oggi occupano il ruolo di amministratori hanno accettato di far parte del gruppo pur sapendo dove, questo loro atto volontario, li avrebbe condotti, E così, usando le regole della liberal democrazia possono esser fatti fuori da i loro mandanti: basta minacciare un buon numero di consiglieri comunali, obbligandoli a dimettersi, e il gioco è purtroppo fatto poiché di conseguenza viene decretato lo scioglimento dell'amministrazione e la decadenza del sindaco che, come se non fosse successo nulla, ha dichiarato: "Ci siamo proposti con un progetto politico chiaro, indirizzato alla legalità e alla trasparenza. Sono queste le due direttrici che segnano il nostro cammino, oggi come in futuro, nel rapporto con la comunità e con le nuove generazioni, linfa vitale della società.” Senza tentennamenti ha aggiunto “L'onestà è il nostro credo".

Gigino A Pellegrini & G el Tarik di ritorno dal Libano

 

Pubblicato in Primo Piano

Un incidente affatto curioso.

Erano le 23 circa di ieri 18 luglio.

 

Una serata afosa.

Forse per il caldo un migrante ospite della “Ninfa marina” era su un balcone del centro di accoglienza.

Per ragioni sconosciute il giovane migrante è caduto su un altro migrante che sotto il balcone fumava una sigaretta

 

Il migrante caduto batteva la testa e veniva immediatamente soccorso e trasportato nel vicino nosocomio di Paola

Anche l’altro migrante,quello sul quale è caduto il primo giovane, ha avuto bisogno delle cure dei sanitari ed è stato accompagnato all’ospedale di Paola.

 

 

Quest’ultimo è rientrato oggi.

Il primo migrante, quello caduto, invece è ancora in ospedale.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.

Nella foto la freccia indica da dove è caduto il migrante.

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