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I carabinieri della stazione di Fuscaldo e della compagnia di Paola, nel corso di attività volte alla prevenzione e repressione di reati di natura ambientale, in località Sotto le Timpe Mazzei di Fuscaldo, hanno proceduto al sequestro preventivo di una vasta area abbandonata.

 

Come comunicato dalle forze dell'ordine all'interno insisteva un capannone industriale in disuso, adibita a discarica abusiva a cielo aperto di ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi, consistenti in materiali ferrosi, pezzi di ricambio di autovetture, pneumatici, materiali plastici, oli esausti, tutti abbandonati.

 

Immediati accertamenti dei carabinieri della locale stazione hanno permesso di appurare che l'area interessata, della dimensione di circa 1800 mq (l'area del capannone è di circa 530 mq) risulta del demanio pubblico dello Stato.

Considerato che la vasta area era stata oggetto di un accumulo non occasionale e ripetuto di rifiuti, in considerazione dell'eterogeneità dei rifiuti ammassati, della definitività del loro abbandono, e del degrado dei luoghi ove i rifiuti sono stati scaricati, i carabinieri hanno eseguito il sequestro preventivo dell'intera area.

I militari hanno trovato ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi, quali materiali ferrosi, pezzi di ricambio di autovetture, pneumatici, materiali plastici, oli esausti, tutti abbandonati.

 

Si trattava di un accumulo non occasionale di rifiuti.

Il Comune è stato interessato anche per la rimozione, lo smaltimento dei rifiuti ed il ripristino dello stato dei luoghi.

La intera zona demaniale sequestrata è stata affidata in custodia giudiziale all'assessore all'ambiente del Comune di Fuscaldo, così come previsto dalla disciplina nazionale per la gestione dei rifiuti.

Sono in corso accertamenti volti ad individuare gli autori dello sversamento abusivo

Peccato che non sia stato fatto nel corso dei ripetuti abbandono di rifiuti.

Pubblicato in Alto Tirreno

Dovrà rispondere di furto aggravato di legname in proprietà comunale. N.C. classe 1983 di Rossano, è stato sorpreso dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano in flagranza di reato mentre in località “Zagaria Cerasaro” mentre tagliava e asportava piante di Cerro.

 

L’area oggetto del furto ricade nel territorio comunale ed è una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.

 

L’uomo, tratto in arresto è stato posto in libertà ai sensi dell’art 121 disp. att. Cpp.

Si è inoltre proceduto al sequestro di 10 quintali di legna, dati in custodia giudiziaria al Comune di Rossano proprietario dei beni, 22 piante abbattute e ritrovate sul letto di caduta e la motosega usata per il taglio.

 

Conseguentemente l’uomo e' stato deferito per distruzione o deturpamento di bellezze naturali, opere eseguite in assenza di autorizzazione su beni paesaggistici.

Particolare attenzione viene posta dal personale dei Carabinieri Forestale sul territorio montano di competenza spesso oggetto di azioni furtive che ne deturpano il paesaggio.

 

COSENZA 20 febbraio 2017

Pubblicato in Cosenza

Due venditori ambulanti di 55 anni sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri di Amantea in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per truffa aggravata, ricettazione aggravata e sostituzione di persona aggravata.

Avrebbero acquistato migliaia di bombolette di stelle filanti ma una volta ricevuta la merce hanno pagato con un assegno rubato.

I carabinieri hanno anche sequestrato altri assegni rubati e circa 3600 bombolette di stelle filanti.

Le indagini dei carabinieri di Amantea e della Compagnia di Paola coordinate dal pm di Paola Anna Chiara Fasano, sono partite il 31 gennaio scorso ad Amantea, dopo che una ditta ha ricevuto un'ordinazione per migliaia di bombolette di stelle filanti scoprendo poi che il pagamento era avvenuto con un assegno rubato.

I carabinieri hanno ritrovato il materiale il giorno stesso e poi sono risaliti ai due che si sarebbero resi autori di altri episodi vendendo poi la merce ottenuta.

Il giro di truffe finora scoperto ammonta a circa 30.000 euro.

Pubblicato in Politica

Avrebbero sequestrato un'ispettrice del lavoro incaricata di eseguire un controllo nella loro azienda agricola.

Padre, madre e due figli, tutti allevatori, sono stati arrestati e posti ai domiciliari a Verbicaro, in Calabria, con l'accusa di sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la donna, sarebbe stata accolta inizialmente in casa ed invitata dai quattro a prendere un caffè ma, una volta all'interno dell'abitazione, sarebbe stata sottoposta a minacce con lo scopo di farla desistere dall'effettuare il controllo

Tutti i componenti il nucleo familiare, inoltre, avrebbero costretto la funzionaria pubblica a rimanere in una stanza dell'abitazione privandola anche del telefono cellulare.

La donna però, avendo probabilmente intuito le intenzioni dei quattro, in precedenza, era riuscita ad allertare telefonicamente i carabinieri che sono intervenuti tempestivamente, ponendo fine al sequestro

ANSA16 febbraio 2017

Pubblicato in Alto Tirreno

Giuseppe Antonuccio,detto “Garibaldi” era sfuggito alla cattura nei primi giorni del gennaio scorso quando fu raggiunto da un fermo, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nell’ambito dell’operazione su ‘ndrangheta e appalti che ha portato all’arresto di 34 persone tra le quali il costruttore Giorgio Ottavio Barbieri.

 

Il 9 febbraio, il Tribunale del capoluogo aveva emesso nei suoi confronti, inoltre, un ordine di custodia cautelare in carcere con l’accusa di associazione di tipo mafioso.

Secondo gli inquirenti Antonuccio sarebbe l’uomo di fiducia diFrancesco Muto, boss dell’omonima cosca di ‘ndrangheta dell’alto Tirreno cosentino, e avrebbe avuto il ruolo di commettere danneggiamenti ed azioni intimidatorie.

 

Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Cosenza – diretti rispettivamente dal capitano Giuseppe Sacco e dal tenente colonnello Milko Verticchio – e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro nella persona del sostituto procuratore Alessandro Prontera e del sostituto procuratore Camillo Falvo – titolari del fascicolo d’indagine – del procuratore capo Nicola Gratteri e del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, hanno consentito di individuare il ricercato all’interno di un’abitazione in contrada Santa Lucia.

 

Nel blitz è stato arrestato anche un 38enne, R.M., accusato di aver favorito l’irreperibilità di Antonuccio ospitandolo nel suo appartamento.

Pubblicato in Cetraro

Una vicenda strana, quasi incredibile.

Due amici litigano

Uno ha 57 anni ed è originario di Potenza.

L’altro è un suo conoscente di 45 anni.

Secondo quanto riferito dai carabinieri, tra i due è scoppiata una lite che poi è degenerata.

A quel punto l’aggressore ha sfondato la porta d’ingresso della casa del conoscente e dopo essere entrato lo ha picchiato.

L’aggredito è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Cetraro, è stato giudicato affetto da varie lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.

I carabinieri, giunti sul posto, hanno subito notato la porta di ingresso dell’appartamento della vittima completamente divelta e, dopo essere entrati, hanno sorpreso l’aggressore che stava picchiando l’uomo nella sua camera da letto.

Il tempestivo intervento dei militari ha permesso di mettere in salvo la vittima.

L’intervento è stato compiuto dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Scalea, coordinati dal capitano Alberto Pinto, durante la scorsa

L’aggressore è stato arrestato in flagranza di reato.

E' accusato di lesioni personali aggravate, violenza privata e danneggiamento.

Pubblicato in Alto Tirreno

Dalle prime luci dell’alba, a Lamezia Terme, San Luca, Bari, e altre località del territorio nazionale, i militari del Nucleo Investigativo di Catanzaro, unitamente a quelli della Compagnia di Lamezia Terme.

 

 

I militari stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (24 in carcere e 23 agli arresti domiciliari) emessa dal GIP del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 47 indagati, affiliati alla cosca ‘ndranghetista “Cerra – Torcasio - Gualtieri” attiva nella piana di Lamezia.

Gli arrestati sono, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti con l’aggravante delle finalità mafiose.

La misura, che trae origine da un’indagine del Nucleo Investigativo di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha permesso di documentare l’esistenza di tre piazze di spaccio gestite dalla cosca nonché l’impiego degli illeciti ricavi anche per il sostentamento degli accoliti detenuti e delle relative famiglie. Tra i destinatari del provvedimento figurano i vertici della consorteria.

Tutti i dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo presso la Procura di Catanzaro.

Pubblicato in Lamezia Terme

Dobbiamo riportarla questa considerazione di un Carabiniere del Radiomobile e lasciarla alla vostra serena intelligenza.

 

A)"Ci hanno chiamato.. tre ladri sono entrati in una casa. Dentro ci sono una madre e due bimbi terrorizzati, ci implorano di fare presto!"

B)"Ok andiamo.. ma mi raccomando non correre.. rispetta i limiti di velocità e i semafori, altrimenti qualcuno ci filma, ci mette su youtube e dice che noi ce ne sbattiamo del codice della strada.. e giù commenti contro di noi..."

 

A)"Ma come? ma stai scherzando? li dentro potrebbero esserci tua moglie ed i tuoi figli!!"

B)"ma non sono loro.. ne tuoi parenti, giusto? quindi vai piano.. ricordati che se facciamo l'incidente per correre in aiuto di questa perfetta sconosciuta ti ripaghi la macchina per intero.. senza parlare se nell' incidente facciamo male a qualcuno..."

 

A)""ma santiddio noi abbiamo fatto un giuramento..."

B)"io ho giurato ai miei famigliari che tutti i santi giorni farò rientro a casa sano e salvo.. e tra i due neanche ti sto a dire quale per me sia il più importante. Tu sei giovane, hai voglia.. ma non conosci la strada, le sue regole, non conosci la gente comune, non conosci i giornali, non conosci la magistratura.. Io sono più vecchio di te, sono anni ed anni che sto col culo su questa fottutissima gazzella e ti devo mettere in guardia. Se noi ora corriamo e, con l'aiuto di Dio, non facendo incidenti, arriviamo mentre quelli stanno ancora in casa che facciamo?"

 

A)""come che facciamo? ma stai scherzando? interveniamo, li blocchiamo e li arrestiamo!!!"

B)"ahahahaha beata gioventù.. se noi corriamo e li troviamo dentro vedrai che quelli tenteranno di scappare e per farlo non esiteranno a colpirci o ferirci con armi se mai ne avessero. Noi che dovremmo fare? difenderci ed ingaggiare magari una colluttazione per arrestarli? e se ci facciamo male? se uno di quelli ha l'aids o l'epatite e ce li becchiamo sporcandoci con il loro sangue? chi lo dice alle nostre famiglie? E se invece nella colluttazione gli rompiamo qualcosa? dobbiamo lavorare il resto della nostra vita per ripagarli invece di spendere i soldi per i nostri figli. Poi sai domani i giornali e le trasmissioni in TV come ci godrebbero? farebbero vedere i Carabinieri violenti, fascisti, nazisti, razzisti che si scaglierebbero, solo per il sapore macabro della battaglia, contro tre poveri cristi che per mangiare erano entrati dentro una abitazione per racimolare qualcosa. Allora domani leggeremmo su facebook i commenti contro sti due bastardi di Carabinieri violenti... Invece noi andiamo piano piano , ci facciamo sentire con le sirene prima di arrivare così quelli scappano e noi non abbiamo nessun problema!"

 

A)""sono confuso.. io mi sono arruolato per aiutare la gente..."

B)"Anche io amico mio, ma le cose cambiano.. il grande Indro Montanelli una volta scrisse: SI PRETENDE CHE I CARABINIERI FRUGHINO NELL' IMMONDIZIA MA NON SI ACCETTA CHE SI SPORCHINO LE MANI. Allora noi le mani non ce le sporchiamo, aspettiamo semplicemente che passi il camion della nettezza urbana..."

 

A)""...Dici?"

B)"Dico figliolo.. facciamo che la gente che scrive contro di noi oggi, si trovi in difficoltà domani.. e vediamo come se la cava.. tanto a noi lo stipendio ce lo pagano lo stesso.. perché andare a cercare i problemi? Poi se questi sono talmente scemi da farsi trovare ancora dentro e li arrestiamo senza problemi, domani leggeremo sui giornali che gli uomini, magistralmente diretti dall' Ufficiale e grazie alle sue direttive operative e di pianificazione, traevano in arresto bla bla bla... Amico mio.. l'opinione pubblica vuole i Carabinieri ligi e rispettosi delle regole? ebbene noi gli diamo quei Carabinieri, cominciando dal rispettare i 50 all'ora in città, che ci siano interventi per stupri, rapine, risse, incendi, soccorso a persone, staffette, furti ecc ecc, non usciamo dalle regole.. ligi fino in fondo!!"

 

A) Questa è la triste realtà. ...Ma io sono un cc del radiomobile e non ci sto.

 

QUESTE SONO LE FORZE DELL'ORDINE CHE VOLETE?

NO. E noi, ad Amantea, per fortuna, abbiamo Signori Carabinieri!

I Carabinieri hanno arrestato Luigi Bevilacqua, 48 anni (nella foto) per furto aggravato.

Secondo quanto reso noto alle 3 di questa notte le pattuglie della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme

 

 

sono state attivate per un furto consumato poco prima nel comune di Nocera Terinese.

Un soggetto non meglio specificato aveva rubato un autocarro e il proprietario del mezzo aveva tentato di inseguirlo lungo la SS18.

Immediatamente i militari dell’Aliquota Radiomobile si sono portati lungo l’itinerario, percorrendo la stessa arteria stradale nella direzione di fuga.

Giunti nei pressi della località Marinella intercettavano l’autocarro rubato che procedeva a fortissima velocità effettuando anche manovre pericolose.

A quel punto i militari si mettevano all’inseguimento. Il conducente del mezzo rubato, accortosi della presenza dei Carabinieri alle calcagna, si addentrava nel centro abitato di Gizzeria per poi abbandonare il veicolo nel tentativo di proseguire la fuga a piedi lungo la spiaggia.

I Carabinieri facevano altrettanto.

In un primo momento l’uomo sembrava averla fatta franca ma a tradirlo è stata la calma piatta del mare che non ha cancellato le sue orme sulla sabbia e ha permesso, quindi, ai militari di scovarlo sulla riva, nascosto sotto una piccola imbarcazione mentre fingeva di dormire.

L’uomo veniva identificato e tratto in arresto per “furto aggravato”.

In mattinata, a seguito di convalida, gli è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Inseguito e arrestato dai Carabinieri.

I Carabinieri hanno arrestato Luigi Bevilacqua, 48 anni (nella foto) per furto aggravato.

Secondo quanto reso noto alle 3 di questa notte le pattuglie della Compagnia Carabinieri di Lamezia Terme sono state attivate per un furto consumato poco prima nel comune di Nocera Terinese.

Un soggetto non meglio specificato aveva rubato un autocarro e il proprietario del mezzo aveva tentato di inseguirlo lungo la SS18.

Immediatamente i militari dell’Aliquota Radiomobile si sono portati lungo l’itinerario, percorrendo la stessa arteria stradale nella direzione di fuga.

Giunti nei pressi della località Marinella intercettavano l’autocarro rubato che procedeva a fortissima velocità effettuando anche manovre pericolose.

A quel punto i militari si mettevano all’inseguimento. Il conducente del mezzo rubato, accortosi della presenza dei Carabinieri alle calcagna, si addentrava nel centro abitato di Gizzeria per poi abbandonare il veicolo nel tentativo di proseguire la fuga a piedi lungo la spiaggia.

I Carabinieri facevano altrettanto.

In un primo momento l’uomo sembrava averla fatta franca ma a tradirlo è stata la calma piatta del mare che non ha cancellato le sue orme sulla sabbia e ha permesso, quindi, ai militari di scovarlo sulla riva, nascosto sotto una piccola imbarcazione mentre fingeva di dormire.

L’uomo veniva identificato e tratto in arresto per “furto aggravato”.

In mattinata, a seguito di convalida, gli è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Pubblicato in Lamezia Terme

Riceviamo e pubblichiamo la seguente dichiarazione del sindaco Monica Sabatino sulla consegna dell’encomio al comandante della stazione Carbinieri di Amantea Tommaso Cerza ed al maresciallo Enrico Caporaso

 

“Più volte, nel recente passato, la comunità amanteana ha mostrato vicinanza ed affetto nei confronti delle forze dell’ordine ed in particolare dell’Arma dei Carabineri.

 

I militari della Benemerita, in più occasioni, hanno saputo distinguersi per impegno e abnegazione, ponendo l’interesse della collettività davanti ad ogni cosa.

Come sindaco non posso che rappresentare la mia personale soddisfazione e quello della gente onesta e perbene che vive ad Amantea per l’encomio deliberato all’unanimità dal civico consesso a seguito dell’atto di coraggio mostrato dal comandante della locale stazione Tommaso Cerza e dal maresciallo Enrico Caporaso per quanto compiuto nello scorso mese di maggio quando entrambi si adoperarono in prima persona per spegnere le fiamme scaturite da una bombola di gas collocata su di un balcone lungo via Santa Maria, nello stesso quartiere dove è situato il poliambulatorio.

Molti ricorderanno quella vicenda che, solo grazie all’impegno dei Carabinieri, resta oggi una delle più belle pagine d’impegno civico da parte dell’Arma.

 

L’incendio si era innescato, con molta probabilità, a seguito di una perdita della stessa bombola. I militari, con l’ausilio degli estintori in dotazione, placarono l’ira delle pire, provvedendo alla messa in sicurezza dell’area ed allo sgombero della palazzina.

Nessuno si fece male e noi come cittadini avvertimmo il senso profondo di protezione che i Carabinieri sanno infondere.

Un merito da condividere con il capitano di Compagnia Antonio Villano e con i vertici provinciali, regionali e nazionali.

Siamo dunque ben consci di non essere da soli e ci auguriamo che quanto prima, considerato che seguiamo da vicino l’evoluzione della cosa, la stazione dei Carabinieri di Amantea venga trasferita presso le ville situate lungo il vecchio tracciato della Ss 18, confiscate alla criminalità organizzata ed oramai annesse definitivamente al patrimonio immobiliare dello Stato”.

 

In merito ricordiamo i nostri seguenti 2 articoli:

ARTICOLO 1

ARTICOLO 2

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