Sequestrati 600 capi di avifauna abbattuti illegalmente
COSENZA 16 gennaio 2019 - Quindici cacciatori sono stati denunciati dai Carabinieri della specialità Forestale per aver cacciato e detenuto esemplari di avifauna nei cui confronti la caccia non è consentita. L’operazione, denominata “Osei 3”, ha visto impegnati militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, del Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza e le Stazioni di Corigliano, Acri, Castrovillari, Trebisacce e Oriolo, sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. I militari durante una attività investigativa e di monitoraggio estesa nei comuni di Villapiana, Corigliano e Cassano hanno accertato l’attività venatoria illegale dei cacciatori che si avvalevano anche di un accompagnatore del luogo. Scattati i controlli, a seguito di ispezioni e perquisizioni di automezzi in loro possesso, sono stati rinvenuti abbattuti circa 600 capi di avifauna per la maggior parte non cacciabile appartenenti alla specie di “Fringilidi” (fringuelli, verdoni, verzellini, cardellini, pettirossi, capinera, codirosso,luì, zigolo, fanello). I cacciatori, 12 provenienti dalle zone di Firenze e Arezzo, 2 veronesi e uno di Cassano Jonio (cs) sono stati denunciati per violazione alla legge sula caccia. Non è la prima volta, così come testimoniano le altre operazioni effettuate dai Carabinieri Forestali in questo territorio, che i cacciatori provenienti dal nord Italia, una volta giunti nello ionio cosentino trovino una perfetta organizzazione che gli fornisce vitto, alloggio, munizionamento e accompagnamento per effettuare la caccia a specie di avifauna protetta e non cacciabile, particolarmente apprezzata nella preparazione di tipici piatti. Oltre alla denuncia per aver cacciato e detenuto specie la cui caccia non è consentita e particolarmente protette dalla Convenzione di Berna, si è provveduto nei confronti degli indagati al sequestro dell’avifauna, in gran parte Fringuelli, di 19 fucili e di 4200 cartucce di vario calibro in loro possesso.
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COSENZA 26 novembre 2018; I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castrovillari hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Castrovillari un uomo della città del Pollino che deteneva cardellini (Carduelis carduelis). L’uomo infatti, non è riuscito a fornire alcuna documentazione attestante la lecita provenienza dei cardellini rinvenuti dai militari durante una perquisizione nella corte della sua abitazione in località Vigne di Castrovillari. In particolare sono stati rinvenuti, molti dei quali chiusi in gabbiette di legno, 13 esemplari di cardellini, avifauna questa appartenente ad una specie particolarmente protetta. Si è quindi proceduto al sequestro dei cardellini e affidati alle cure del CRAS di Rende (Centro per il Recupero della Fauna Selvatica) che in seguito su disposizione dell’autorità giudiziaria li ha rimessi in libertà. I cardellini, sono specie protetta che non è possibile detenere se non si dimostra la legittima provenienza. Per tale motivo l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione alla legge 157 per detenzione di fauna protetta. I cardellini, come tutte le altre specie appartenenti alla famiglia dei Fringillidi, sono commercializzati nel mercato clandestino, sostenuto dalla forte domanda del collezionismo amatoriale.
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