La droga conservata all’interno di una cassaforte che, a sua volta, era sapientemente occultata all’interno del bagno dell’abitazione e per la cui apertura si è reso necessario l’intervento di un fabbro
Nascondeva in cassaforte una tavoletta di hashish del peso complessivo di 50 grammi circa. I carabinieri di Paola hanno arrestato un 32enne, P.P., noto alle forze dell’ordine.
I militari, nel corso di attività di perquisizione di un’abitazione nella disponibilità dell’uomo, hanno rinvenuto la droga conservata all’interno di una cassaforte, a sua volta sapientemente occultata all’interno del bagno dell’abitazione e per la cui apertura si è reso necessario l’intervento di un fabbro.
Il 32enne, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, è stato tradotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
L’arresto è stato convalidato dal giudice monocratico – dott.ssa Altamura – che ne ha disposto la sottoposizione all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
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Paola
Ricadi. (Vibo Valentia). Una cena costata cara! I proprietari dell’alloggio escono per andare a cena.
Via libera così ai malviventi che hanno agito indisturbati.
Aperta la cassaforte è stata fatta man bassa degli oggetti d’oro, per una perdita ingente di migliaia di euro.
Lo sportello cassaforte di famiglia è stato tagliato letteralmente a metà.
Poi il rientro. Insieme ad una figlia ed ai nipotini.
Tanto lo spavento e la rabbia appena visto la casa con cassetti e sportelli di armadi spalancati, cartacce e qualche monile in mille pezzi a terra.
I malviventi non hanno lasciato nulla di intentato aprendo non solo la cassaforte ma anche tutti gli sportelli della camera da letto padronale
«Siamo rientrati dalla serata fuori attorno alla mezzanotte. Abbiamo lasciato casa verso le 20.50. Non appena tornati, abbiamo subito notato le porte d’ingresso all’appartamento spalancate».
I ladri per non essere visti hanno svitato ogni lampadina del terrazzo e realizzato un passaggio nella siepe.
Ai proprietari non è rimasto allora che denunciare il furto ai carabinieri di Spilinga, sperando si faccia luce sulla vicenda
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Calabria
Gli impiegati del comune, giunti stamattina sul posto di lavoro, si sarebbero accorti della forzatura della cassaforte, all’interno della quale era conservato il denaro
Un furto da 10mila euro.
Questa la cifra che sarebbe stata sottratta dalle casse comunali Cetraro.
Secondo le prime indiscrezioni il furto avvenuto nel Municipio della cittadina tirrenica, risalirebbe a questa notte.
Gli impiegati comunali, giunti sul posto di lavoro stamattina, si sarebbero accorti della forzatura della porta e poi della cassaforte (pare sia stato utilizzato un piede di porco) all’interno della quale era conservato il denaro
Parliamo del denaro ricavato dai ticket della mensa scolastica e dai diritti di segreteria.
Sull’episodio stanno indagando le forze dell’ordine, per risalire ai responsabili del furto, anche visionando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nei locali comunali.
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Alto Tirreno
Polizia di Stato. Attività del commissa riato di P.S. di Paola (CS)
Nei giorni scorsi, la Poli zia di Stato ha denuncia to a piede libero due cittadini di Amantea D.V. B., di 54 anni, e D.V.P., di anni 22, per i reati di furto e ricettazione.
A carico dei due, legati da vincoli di parentela, infatti, emergevano precise responsabilità in merito al furto ed alla ricettazione di vari oggetti preziosi, custoditi all’interno di una cassaforte di una abitazione ove i due effettuavano pulizie domestiche.
La proprietaria dell’abitazione non riusciva tuttavia ad indicare con precisione l’epoca in cui i preziosi erano stati asportati, poiché aveva da tempo smarrito la chiave della cassaforte al cui interno erano custoditi i gioielli di famiglia; riuscendo poi ad aprirla, si avvedeva che l’interno la cassaforte medesima era completamente vuoto.
L’attività degli investigatori si rivolgeva quindi verso i vari negozi di “compro oro” della zona; presso uno di tali esercizi commerciali, venivano reperiti alcuni verbali di vendita degli oggetti trafugati, corredati delle copie dei documenti di identità dei venditori.
Non appena effettuati i dovuti riscontri, anche fotografici, nel corso dei quali la vittima del reato aveva modo di riconoscere quanto sottrattole, si avviavano le procedure di rito nei confronti dei due presunti autori del furto, denunciandoli a piede libero.
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Primo Piano