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Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, delegato sino allo scorso anno dei diritti umani della Regione Calabria, chiede che “la nave Aquarius, di Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, con 141 migranti a bordo, faccia rotta verso il porto di Corigliano, in Calabria, “dove –

dichiara – sono pronti ad accogliere questo carico di disperati”.

Nn solo ma continua sostenendo che “A Corigliano siamo pronti ad accogliere quella nave e il suo carico di umanita’, povera e sofferente.

Non puo’ certo essere Salvini, avallato dal suo collega 5 Stelle, Toninelli, mentre e’ in vacanza con la sua compagna, a impedire, con un tweet, questo doveroso gesto di accoglienza e umanità ”.

Corbelli non spiega chi sia pronto ad accogliere i migranti ed a nome, quindi, di chi parli!

E non basta.

C’è l’altra misteriosa affermazione è quella con la quale Corbelli informa che “e’ già pronta, in un comune del Tirreno cosentino, anche una dignitosa e accogliente struttura per accogliere i bambini e le loro mamme”.

Corbelli non spiega quale sia questo comune.

Né quale sia questa dignitosa e accogliente struttura.

Né chi la gestisca e per conto di cui egli parla.

Né ancora se egli sia rappresentante di questa struttura.

Ne parla Quicosenza.it

Nel frattempo il sindaco di Palermo Orlando si dichiara disponibile ad accogliere i migranti e dichiara : "Il governo guidato dalla Lega si conferma motivo di vergogna"“

E no basta

Anche il sindaco di Napoli de Magistris ha invitato l'Aquarius «ad avvicinarsi verso il nostro porto perché, qualora non li facessero sbarcare, saremmo noi stessi ad andarli a prendere in mezzo al mare, come è giusto che sia dinanzi a persone che stanno rischiando di morire perche c'è chi vuole mostrarsi forte coi deboli, solamente per puro calcolo di opportunismo politico».

Ovviamente non si è fatta attendere la risposta di Salvini che ha vietato all'Aquarius di attraccare nei porti italiani.

«Il sindaco di Napoli vuole ospitare (e mantenere) altri immigrati in città. Paga lui?

A Napoli non ci sono cittadini in difficoltà, senza casa e senza lavoro?

Ah già, per certa sinistra è più importante pensare agli immigrati che agli italiani».

Pubblicato in Alto Tirreno

Dice Franco Corbelli “Mi è stata chiesta dai dirigenti di questo partito, a livello regionale e nazionale, la disponibilità per una mia candidatura che ho dato ben volentieri perché ritengo Liberi e Uguali con Pietro Grasso in assoluto la formazione politica che porta avanti le stesse battaglie civili del mio Movimento: lotta alla povertà, sostegno alle fasce più povere e deboli della popolazione, cancellazione del Job act e tutela dei diritti dei lavoratori, l’accoglienza dei migranti (giusta e nel rispetto delle regole e della dignità umana), Ius soli, Unioni civili, testamento di fine vita, una giustizia giusta, riforma vera della scuola contro la nefasta cosiddetta buona scuola.

Da questo breve elenco si capisce il perché della mia candidatura con Liberi e Uguali.

Solo a questo partito potevo dare la mia disponibilità.

Per continuare, dentro il Parlamento, insieme a Liberi e Uguali, un comune impegno civile, umanitario e di giustizia.

Ho scelto un collegio grande e difficile, dove i sondaggi danno paradossalmente vincente un candidato ad oggi ancora fantasma.

Il collegio di Cosenza sembra infatti vedere favorito il candidato del Movimento 5 Stelle, il cui nome e volto ancora oggi nessuno conosce!

Vince un candidato al momento ancora sconosciuto, un fantasma appunto!

Un fatto surreale a conferma del fallimento della politica e dell’ondata populista che sta per travolgere il nostro Paese.

E proprio per fermare questa deriva(almeno in Calabria) che mi candido in questo grande e difficile collegio cosentino dove sono convinto avrò il consenso e la fiducia della gente.

Chiederò e sono certo che avrò il voto per ribaltare ogni pronostico e ottenere una vittoria, che sarebbe certamente clamorosa, ma che considero possibile e come l’inizio di un riscatto dell’intera Calabria.

Sono, del resto, da una vita, abituato a combattere le battaglie più difficili e spesso anche impopolari. La stima e la fiducia dei cosentini e dei calabresi (e non solo) nei mie confronti, per quello che rappresento da sempre, sono la mia forza sociale e popolare.

Questo mi fa essere assai fiducioso per l’esito finale di questa importante competizione elettorale. Lo dico con umiltà, ma sono convinto di riuscire a vincere questa nuova straordinaria battaglia. Spero di farcela per la nostra Calabria e per il Paese”

Nemmeno il tempo di un amen e Corbelli è passato dalla candidatura al senato a quella della Camera.

Anche alla Camera Corbelli dice “Faremo un’impresa storica, fermeremo l’ondata populista, conquistando il collegio di Cosenza e ottenendo con Liberi e Uguali, il partito più serio, autorevole, affidabile e credibile del panorama italiano, uno straordinario successo in tutta la Regione e sono certo nel resto del Paese, con la fiducia e il sostegno degli elettori ed elettrici della nostra regione e del Paese”.

Pubblicato in Cosenza

E’ incomprensibile quello che succede in Calabria!

Un regione dove persone straordinarie quali sono Giovanni Manoccio e Franco Corbelli si dichiarano disponibili ad ospitare 50 migranti

 

sgomberati con la forza a Roma e che sono accampati davanti all'Altare della Patria, in condizioni indegne di un Paese civile e accogliente, e nessuno gli risponde.

Una vergogna.

Non sappiamo a chi si siano rivolti e chi avrebbe loro dovuto questa risposta.

La verità è che Franco Corbelli leader del movimento Diritti Civili ( solo diritti, in verità, mai doveri civili) ha dichiarato “Siamo pronti ad ospitare, in stanzette ottimali, donne e bambini togliendoli in questo modo da quella situazione allucinante in cui, da oltre dieci giorni vivono"

Un suggerimento, allora, è d’obbligo.

Manoccio e Corbelli, non aspettino altro tempo, noleggino un pullman , vi facciano salire i profughi e li portino in Calabra in questo dignitoso e accogliente immobile, situato a pochi metri dalla spiaggia, dove potranno anche prendere il sole e fare il bagno, assegnino loro le stanze in relazione al nucleo familiare e provvedano a tutte le altre incombenze.

Noi e l’intera Calabria saremo loro grati per questa straordinaria opera di beneficenza che non solo hanno proposto ma che effettueranno

Se poi sarà loro possibile ci facciano sapere chi non ha loro risposto così’ impedendo di fare il bene dei profughi eritrei ed etiopi.

Pubblicato in Calabria

L’ultima di oggi è la proposta di Corbelli.
Dice Corbelli “Se ogni comune adotta e ospita una famiglia Rom bastano poche decine di comuni e il problema, provvisoriamente, si risolve subito”, magari cominciando dai componenti delle associazione che si battono per i diritti dei ROM, anche se si parla della concessione di una sorta di indennizzo affinchè possano scegliere se tornare in Romania oppure iniziare a trovarsi una sistemazione ed un lavoro.

 

Poi il grande Papa Francesco che primo di tutta la Chiesa ha detto non solo Fate ma anche Facciamo ed ha invitato le parrocchie di tutta Europa, le comunità religiose, i monasteri ed i santuari ad adottare ognuno una famiglia di migranti.

In Italia restano almeno due grandi problemi : le famiglie povere ( ad iniziare dagli anziani con pensioni sociali) ed i disoccupati( ad iniziare dai giovani che, quando va bene, sono costretti ad emigrare allontanarsi dalla propria terra, dalle proprie famiglie o che diventano manodopera della ‘ndrangheta).

Il problema delle famiglie italiane povere, senza casa, senza stipendio, senza reddito o con reddito bassissimo ed insufficiente ad ogni elementare esigenza ( scusandomi se inizio dalla famiglie italiane) si risolve con la adozione. Basta che ogni famiglia ricca adotti una famiglia povera.

 

Anche il problema dei disoccupati si risolve con la adozione. Basta che ogni titolare di azienda adotti una decina di giovani disoccupati ( almeno fintanto trovino lavoro). Lo stesso dovranno fare i grandi manager e burocrati di Stato con stipendi da centinaia di migliaia di euro all’anno. Similmente i grandi sindacalisti con stipendi da centinaia di migliaia di euro all’anno ed i politici con 10-15 mila euro di stipendio al mese.

 

Anche il lavoro nero si risolve con la adozione da parte delle imprese che poi in casa ai figli adottivi corrisponderanno la differenza tra quello che avrebbero dovuto pagare e quello che corrispondono.

 

Infine il problema della manovalanza della’ndrangheta si risolve facilmente con la adozione di ogni giovane avviatosi su una cattiva strada da parte di giudici, generali ed alti ufficiali, questori, eccetera.

Insomma esiste un irrisolto problema di giustizia sociale in Italia, in Europa e nel mondo.

E’ da lì che bisogna partire e se la adozione non è la soluzione è certo un buon inizio.

Non solidarietà professata o cantata ma solidarietà praticata.

Pubblicato in Italia
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