Mercoledì 7/3 sarà presentato il progetto Sprar di Crosia
CROSIA (Cs) - Lunedì, 5 Marzo 2018 – Progetto (Sistema di Protezione Rifugiati e Richiedenti Asilo) SPRAR "Mar'haba" (Benvenuti) di Crosia, dopodomani, mercoledì 7 Marzo l'Open Day alle ore 17.30, presso la sede Cidis Onlus di Mirto, in via Castello. Una giornata per mettere in evidenza i servizi offerti dal progetto e far conoscere gli ospiti, 19 beneficiari suddivisi in quattro nuclei familiari, al fine di una concreta e reale integrazione dei popoli.
La manifestazione, che prevede la partecipazione della Diocesi, con la presenza di Don Pino Straface - Responsabile Caritas, di professionisti del settore e rappresentanti di associazioni, oltre che dell'amministrazione Comunale e dell'ente gestore, è promossa dal Comune di Crosia e dal Cidis Onlus.
Negli ultimi anni – commenta l’Assessore alle Politiche Sociali Graziella Guido - il percorso di accoglienza nazionale è stato riformato, privilegiando lo Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) che va oltre l’approccio emergenziale, puntando con decisione su un piano d’accoglienza e integrazione. Integrare gli immigrati non è solo un dovere morale o una questione di equità. Va fatto anche per ragioni di efficienza economica e lungimiranza politica. Se gli stranieri sono ben integrati, infatti, i vantaggi che apportano alle economie ospitanti si amplificano e diminuiscono le probabilità di conflitto sociale, con tutta una serie di benefici sul piano del welfare, oltre che su quello della crescita economica.
Il progetto SPRAR del Comune di Crosia gestito da Cidis Onlus è stato finanziato a seguito del Decreto Ministeriale del 10 agosto 2016 ed è attivo dal 13 giugno 2017. Già il 17 agosto 2017 era stata organizzata una giornata relativa all'accoglienza e all'inclusione. Tuttavia si è ritenuto opportuno organizzare questo ulteriore evento di presentazione per mettere in evidenza i servizi offerti dal progetto e far conoscere meglio gli ospiti.
Pubblicato in
Calabria
Siamo alle solite.
I migranti ospiti della malgrado tutto si sono stancati di aspettare che l’apposita com missione rilasci l’atteso per messo di soggiorno che permetterebbe loro di andare via e di andare anche in Europa.
In realtà ognuno di loro teme che il permesso di soggiorno venga negato donde la sola possibilità di ricorrere al giudice che ove non accoltp comporterebbe il ritorno obbligatorio nella loro patria.
E’ una storia che si ripete e che viene da lontano.
D’altro canto la commissione ha bisogno di tempi che ai migranti appaiono lunghi ( ed invero lo sono) ed allora le proteste.
Da ieri pomeriggio ed ancora oggi un nutrito gruppo di migranti staziona davanti alla sede del Commissariato di Polizia.
Anche stamattina.
I migranti presenti avvertono la pressione che esiste ormai in tutta Europa. Confini che si chiudono. Rimpatri verso la Turchia. Od alternativamente immissioni facilitate verso alcuni paesi europei.
Insomma incertezze positive che si alternano ad incertezze negative, come se alla fine si trattasse di fortuna o di opportunità discendenti dalle pressioni fatte.
Ovviamente c’è qualche reazione che potrebbe anche moltiplicarsi e diventare esplosiva.
Per esempio Fratelli d’Italia che chiedono di ripristinare immediatamente l’ordine pubblico
"Premesso che il nostro partito, è impegnato con varie campagne a livello nazionale per tutelare prima gli italiani e poi per far rivedere questa politica d’immigrazione effettuata dall’attuale Governo, ma in ogni caso ci sentiamo in dovere – asseriscono i dirigenti del coordinamento cittadino di FdI - di prendere una posizione netta in merito agli ultimi eventi di protesta effettuati da soggetti extracomunitari in città per motivi di ritardo dei permessi di soggiorno o asilo politico.
Non è concepibile che venga permesso ai migranti ospiti di centri accoglienza, di uscire liberamente dai centri di accoglienza, di occupare arterie principali della città destinate al raggiungimento dell’Ospedale, di uffici pubblici, creando ingenti disagi a tutta la popolazione e impiegando anche dispendio di Forze dell’Ordine che devono poi necessariamente monitorare tali eventi.
Come Fratelli d’Italia, chiediamo che tali forme di proteste vengano immediatamente represse, con un ripristino dell’ordine pubblico immediato al fine di non creare disaggi a tutta la popolazione lametina. La politica dell’accoglienza, in ogni caso - concludono i dirigenti del partito di Giorgia Meloni - non può e non deve essere effettuata in spregio dei diritti dei cittadini italiani e delle normative italiane in materia di orine pubblico".
Pubblicato in
Lamezia Terme