BANNER-ALTO2
A+ A A-

Per favore chiudete l’Anpi di Savona, istiga all’odio

Il direttore del quotidiano Il Dubbio, Piero Sansonetti, uomo di sinistra e di sicura fede antifascista, critica aspramente nel suo editoriale odierno l’atteggiamento dell’Anpi di Savona sul caso di Giuseppina Ghersi e il suo titolo è inequivocabile: “Per favore, chiudete l’Anpi di Savona!”.

Sansonetti si sofferma anche sulla mutazione antropologica dell’Anpi: “Oggi gli iscritti all’Anpi, per la verità, sono in minuscola parte ex partigiani, perché purtroppo il tempo passa e i militanti della Resistenza hanno superato i novant’anni.Però l’Anpi dei cinquantenni continua a rivendicare il suo ruolo e a pretendere l’esclusiva dell’antifascismo.

Lo ha fatto anche recentemente, durante la campagna del referendum, dichiarandosi custode suprema della Costituzione. 

Purtroppo i capi veri della Resistenza non ci sono più: Longo, Mattei, Parri, Valiani, Pertini, Lombardi, Pajetta. Socialisti, comunisti, democristiani, liberali.

Gente valorosa, di pensiero e di grandi principi e di forte moralità. Inorridirebbero di fronte alle idiozie dell’Anpi contemporanea“.

Quindi Sansonetti giudica una “dichiarazione demenziale” quella di Samuele Rago, segretario dell’Anpi di Savona, che appella Giuseppina Ghersi, di soli 13 anni, come una “brigatista nera”e fascista, giungendo così a giustificare la sua triste fine.

“Tutto questo, scritto, consapevolmente, da un dirigente politico, perdipiù, devo immaginare, di sinistra e antifascista. Ma a che punto può arrivare la bestialità dell’odio politico? Fino a quale limite di abiezione accompagna la mente e il pensiero?”. 

Infine, giudica debole la presa di distanza dell’Anpi nazionale, cui è mancato il coraggio di dire che la targa in ricordo di Giuseppina Ghersi è più che lecita perché la memoria di quella ragazzina va onorata.

E infine Sansonetti così conclude: “Forse chi ha ottenuto il possesso del simbolo dell’Anpi ha il diritto di vomitare fango contro una bambina stuprata e uccisa da dei mascalzoni?

No, amici miei, non esiste.

E spero con tutto il cuore i partiti antifascisti, le autorità, le istituzioni, alzino la voce contro questa follia, che di antifascista, francamente, non ha proprio nulla”

Pubblicato in Italia

Luciano Regolo, ex direttore dell’ex “Ora della Calabria” e protagonista di Oragate, interviene sulla vicenda del Garantista ricordando che quando le vicende dell’Ora portarono ad una protesta dura e coraggiosa ed alla occupazione della redazione, “Sansonetti per il tramite del suo più fedele gregario, faceva una serie di profferte e di insistenti “avances” professionali a un nutrito gruppo della nostra redazione, lucidamente convinto che la “morte” della nostra testata avrebbe creato un vuoto del quale approfittare al più presto”.

E poi aggiunge che “ non bastano le condizioni di mercato “favorevoli” a … garantire il successo di una iniziativa editoriale”.

Ed ancora il segretario generale aggiunto della Fnsi, Carlo Parisi, , commenta così l’ultima, paradossale, vicenda di un giornale per il quale, purtroppo, ancor prima del debutto il Sindacato dei giornalisti esprimeva serie riserve in materia di sostenibilità dell’impresa”.

Facile profezia.

In edicola dal 18 giugno 2014, il Garantista in 18 mesi di vita è riuscito a garantire gli stipendi appena 6 volte, pertanto i giornalisti vantano addirittura 12 mensilità e 2 tredicesime. Senza parlare dei collaboratori, ai quali sono andati solo irrisori acconti. “Un disastro – afferma Parisi –per il quale a poco è valso il contratto di solidarietà difensiva sottoscritto, il 13 febbraio scorso, per scongiurare il licenziamento collettivo dei 23 lavoratori dichiarati in esubero su un organico di 57”.

Ma quello che appare incredibile , sostiene la stampa, è che a dividersi i 700mila euro di contributi saranno solo il centro stampa di Umberto De Rose (500mila euro) e i giornalisti del defunto dorso nazionale (100mila euro).

Questo, almeno, quanto comunicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Poi Regolo conclude “Meglio la cassaintegrazione, meglio la disoccupazione dignitosa e vigile, che il lavoro non retribuito in un giornale che stringe intese moralmente discutibili. Questo, con buona pace di Sansonetti e dei suoi emuli, spero divenga chiaro per sempre”.

Parisi, invece, dopo aver ricordato che . fu lo stesso Sansonetti a garantire , ed a ragione, che si trattava di una «Impresa folle e temeraria» chiarisce che “i giornalisti hanno giustamente annunciato che adiranno le vie legali”.

E gli stessi giornalisti si riservano di incrociare le braccia sino a quando non verremo” saldati delle nostre spettanze di mesi e mesi di lavoro non ancora retribuito “.

Difficile mestiere almeno in Calabria quello di giornalista!

Soprattutto perché mancano i giornali “liberi”.

Pubblicato in Calabria

Piero Sansonetti resta famoso per avere tentato di salvare i giornalisti del suo Calabria Ora.

E se ne è andato senza piegarsi al suo editore.

Poi, lo sappiamo, L’Ora della calabra ha chiuso ed a nulla sono valsi gli sforzi di Regolo.

Ma Sansonetti è persona “tosta”

E riparte da un nuovo giornale:
“Il 18 giugno nasce un nuovo giornale quotidiano, che andrà in edicola tutte le mattine. Ce n'era bisogno? Ci sono già tanti quotidiani. Già, però sono tutti un po' forcaioli, per una ragione o per l'altra. E poi sono tutti fatti e pensati al Nord e solo agli interessi e alle ideologie del Nord rispondono. Questo invece è un quotidiano nazionale, che sarà venduto in tutta Italia, ma che nasce qui, in Calabria. Questo nuovo giornale si chiamerà “Il Garantista” e sfiderà il senso comune, le ideologie vincenti e la religione ortodossa del giustizialismo. Vi parlerà da destra e da sinistra, ma sempre cercando di far prevalere lo Stato di diritto. Impresa titanica. E vi fornirà moltissime informazioni, sempre verificate. Impresa titanica anche questa.

24 pagine nazionali (politica, cultura, cronaca, sport, tv e spettacoli: tutto) e poi un secondo fascicolo di 20 pagine, “Il Garantista della Calabria” interamente calabrese, con le notizie da ogni città e da ogni paese. E' la prima volta che la Calabria ha un giornale davvero libero e un giornale che parla a tutta l’Italia e impone il suo punto di vista. Molte firme, molti commentatori, moltissimi e diversissime opinioni.
Lo presentiamo martedì  3 giugno alle ore 17,00 alla Sala nuova della Provincia di Cosenza, piazza XV marzo                        Piero Sansonetti

Pubblicato in Italia
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy