Ai fini del rilancio dell'economia della Calabria, il porto di Crotone ha un ruolo fondamentale: a sostenerlo è proprio la Camera di commercio di Crotone, secondo la quale è dal mare che può arrivare un cambiamento del paradigma economico di tutta la regione. Si tratta, in sostanza, di andare a riscoprire le origini marinaresche del territorio crotonese per valorizzarle: seguendo questa strada, si avrebbe a che fare con una radicale trasformazione che potrebbe esercitare influssi benefici sul turismo. Tutti i progetti legati al mare innescherebbero un effetto volano, e il settore di attività primario potrebbe essere individuato nella blue economy.
Per bocca del presidente Alfio Pugliese, pertanto, la Camera di commercio di Crotone ha voluto mettere i puntini sulle i in relazione alla questione della portualità. Se è vero - secondo Pugliese - che nel Crotonese i processi di sviluppo sono frenati da ostacoli di natura ambientale, rallentati da problemi sociali e contrastati da vincoli fisici, è altrettanto vero che sono molteplici le potenzialità non ancora sfruttate a dovere e che possono costituire dei punti di partenza eccellenti per la nascita di percorsi di sviluppo nuovi.
La presenza di infrastrutture portuali di valore è, a tutti gli effetti, un fattore strategico più che significativo: vale la pena di approfittarne, tenendo conto che nel Crotonese oltre a un porto che ha funzioni industriali e commerciali si può beneficiare addirittura di tre porti turistici. Il problema è che allo stato attuale sono infrastrutture che non vengono utilizzate come sarebbe possibile, giacché richiedono interventi di potenziamento e di adeguamento. Sempre Pugliese rileva che è proprio il porto di Crotone a dover sfruttare con più efficacia la propria collocazione geografica: esso potrebbe diventare un porto satellite, garantendo la gestione delle merci in ingresso che provengono dall'Asia e delle merci in uscita che sono destinate agli hub internazionali più importanti. Per quel che concerne i porti turistici, invece, la Camera di commercio locale fa notare che le infrastrutture calabresi possono essere interessanti tanto per la nautica da diporto quanto per la crocieristica. Tra il 2008 e il 2015 sono stati 27 gli scali di navi da crociera nel porto di Crotone, per poco meno di 10mila turisti in transito.
In attesa che i porti della provincia crotonese si rifacciano il look e trovino una funzionalità migliore, ci si può sempre lustrare gli occhi con le imbarcazioni visibili su www.bellininautica.it, così da scegliere quella con cui solcare le acque del Tirreno.
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