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cartinaUn nuovo progetto artistico è entrato in cantiere: i docenti di storia dell’Arte prof. Bruno Cipolla e prof.ssa Francesca Tropea hanno coinvolto le loro classi quarte (rispettivamente IVA LS, IVB LS, IVC LS, IVA OSA e IVB OSA) in un viaggio alla scoperta dei castelli della nostra regione.

La Calabria ha da sempre ricoperto un ruolo strategico nella geografia del Mediterraneo, la sua posizione rendeva le sue coste il perfetto raccordo tra gli scambi tra Oriente e Occidente favorendo quindi la nascita di villaggi isolati e borghi ancor oggi magnifici da visitare nella loro austera solitudine. Dalle valli del Pollino alla punta estrema di Reggio Calabria sono circa ventiquattro i castelli che disegnano lo “skyline” della regione. Ognuno di essi sarebbe da visitare ma per esigenze logistiche ed impegni scolastici si è optato per un percorso che si sviluppa secondo tre “itinerari-visite guidate” che partono dalla sede del Liceo e in tre giornate attraversano tutto il litorale tirrenico calabrese da Belvedere Marittimo a Scilla.

Nella prima giornata, fissata per il giorno 14 aprile c.a., le classi coinvolte percorreranno la costa in direzione nord, fermandosi in ben quattro tappe: la prima avrà luogo a Fuscaldo, del cui castello sono purtroppo visibili soltanto alcune rovine delle mura di cinta. Di proprietà della famiglia Spinelli, la fortezza custodisce la tragica storia dei Valdesi che, nonostante fossero fuggiti dalle persecuzioni in terra natìa, il Piemonte, cercando rifugio presso i Marchesi, furono processati per eresia proprio in questo castello. La seconda tappa corrisponde al castello di Guardia Piemontese, il quale non è altro che una torre di vedetta nata per controllare le incursioni saracene e in una posizione tale da comunicare velocemente con quelle dei borghi vicini attraverso segnali d’allerta fatti con il fumo di giorno, con il fuoco durante la notte. La terza tappa sarà il castello di Belvedere Marittimo che per la sua posizione strategica fu oggetto di contesa di molte famiglie e infine venne confiscato dal re Ferdinando d’Aragona. Sulla via del ritorno la quarta e ultima tappa: il castello di Paola, di cui oggi rimane soltanto un torrione chiamato “Torre dei soffio” per via delle forti raffiche di vento che colpiscono la zona. Questo, insieme con la Torre del capo di Bonifati, comunicava con la fortezza guardiola.

L’itinerario della seconda giornata interesserà la zona sud della regione per visitare altre quattro fortezze: quella di Fiumefreddo Bruzio, della quale rimangono solo i ruderi a causa della violenta espugnazione del 1807 con un conseguente incendio ordinato da Napoleone; quella di Longobardi, anch’essa ridotta a rovine e affiancata da numerosi palazzi e dal “Timpone”, torre costruita durante il programma di fortificazione; quella di Belmonte Calabro, opera in stile gotico-mudéjar commissionata al maestro Hannequin de Bruxelles dal marchese di Villena Juan Pacheco; in conclusione del viaggio, quella di Amantea. Quest’ultima può essere considerata il simbolo di un’antica roccaforte che, già dal tempo dell’avvento in Calabria dei Saraceni e dei Bizantini, era stata innalzata ad emirato per la sua preziosa posizione strategica.

Nella terza e ultima giornata il gruppo proseguirà il viaggio in direzione sud della regione e sarà articolato in tre visite: la prima presso il castello di Pizzo Calabro, ora una delle mete turistiche più gettonate per aver ospitato il corpo e le gesta di un grande condottiero, Gioacchino Murat, cognato di Napoleone Bonaparte; la seconda alla fortezza di Tropea, la cui demolizione ha rivelato l’esistenza di un importante cimitero cristiano; la terza e ultima al castello di Scilla, conosciuto anche come Castello Ruffo di Calabria e fatto costruire dal tiranno Anassila il Giovane per fronteggiare le incursioni dei pirati nel territorio reggino.

Riceviamo e pubblichiamo.

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Grotta dei desideri 2015Amantea (Cs), 10 aprile 2015 – Come già preannunciato nelle scorse settimane saranno 25 gli stilisti in gara che si contenderanno lo scettro della vittoria dell’undicesima edizione della Grotta dei desideri.

L’evento di arte, moda e cultura, organizzato dall’associazione CP Produzioni e patrocinato dal Comune di Amantea avrà luogo nel prossimo mese di agosto con due serate dedicate al fashion e alla bellezza. L’1 agosto in piazza Calavecchia alle ore 21 si svolgerà la Serata di Anteprima, mentre giorno 4, allo stesso orario presso il Parco della Grotta, si terrà la Serata di Gala.

Lo stilista primo classificato si aggiudicherà una borsa di studio da 1.300 euro, mentre per chi arriva sulla piazza d’onore il premio è di 700 euro. I primi tre stilisti classificati, inoltre, acquisiscono il diritto ad effettuare uno shooting fotografico con modelle e fotografi professionisti. Ma le novità sono in continuo divenire. «Nei giorni scorsi – spiega il direttore artistico Ernesto Pastore – abbiamo dovuto registrare l’abbandono alla competizione dello stilista Andrea Perrino che, per sopraggiunti motivi personali, non potrà essere in Calabria nel prossimo mese di agosto. In ottemperanza a quanto previsto dal regolamento abbiamo fatto scorrere la graduatoria degli stilisti selezionati, dando così il benvenuto ad un nuovo protagonista: Giovanni Cirillo che ha già completato la documentazione necessaria alla ratifica dell’iscrizione».

Questo l’elenco definitivo dei fashion designer ammessi alle finali. Dalla Sicilia: Simone Bartolotta & Salvatore Martorana, Massimiliano Zumbo, Ina Bordonaro; dalla Liguria: Lucia Caprì; dalla Campania: Rosaria Parisi, Alessandra Rossi, Daniele Terracciano & Michela Casalino, Stefania Voria, Martina La Mantia, Giovanni Cirillo; dalla Toscana: Federico Stefanacci; dalla Puglia: Maria Gaeta; dalle Marche: Stefania Lanza; dal Lazio: Samantha Castrucci, Emanuela Forte, Rossana Pane; dalla Lombardia: Simone La Bella, Danilo Forestieri; dalla Calabria: Maria Chiara Saraceno, Immacolata Greco, Nicola Cavallaro, Martina Raso, Silvia Aiello, Angela Argirò, Francesco Lorenti.

Prosegue, inoltre, la selezione per individuare le modelle ed i modelli che sfileranno nel corso delle due serate dell’evento. Il bando è aperto a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni. La selezione prevede la presentazione da parte dei candidati di un mini book fotografico composto da almeno tre fotografie in formato jpg: una in primo piano, una a mezzo busto e una a figura intera (preferibilmente in costume da bagno) unitamente alla compilazione del modulo d’iscrizione. Tutta la documentazione è scaricabile dal blog ufficiale della manifestazione http://lagrottadeidesideri.wordpress.com e dalla pagina Facebook della kermesse. I candidati dovranno inviare la domanda di selezione, unitamente al materiale fotografico, all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 30 aprile 2015. La commissione esaminatrice sceglierà i concorrenti ritenuti a suo insindacabile giudizio più meritevoli di partecipare alle serate dell’evento, riservandosi il diritto, qualora lo ritenesse necessario, di convocare i modelli e le modelle prescelti per un casting dal vivo.

Ufficio Stampa la Grotta dei Desideri

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info: 3893425668

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tribunaIl nostro appello è rivolto non solo al gruppo ultras, che comunque non ha mai fatto mancare il necessario apporto sia in casa che in trasferta, bensi alla comunità Amanteana  tutta.

Questa lettera è un palese invito a sostenere la nostra amata maglia blucerchiata nella delicata partita “spareggio”di domenica. Tutti quanti uniti, squadra,società e la città intera dovremo far di tutto per non disperdere il “NOSTRO” patrimonio sportivo che ripetiamo, appartiene a tutti. Il mantenimento della categoria per forza dipenderà dalle prossime due gare. Mai come quest’anno e in questo la squadra ha bisogno del sostegno della città della tifoseria, considerato il fatto che l’attuale rosa è composta quasi interamente da ragazzi locali. Allora è il momento di stringerci tutti insieme cercando con tutte le nostre forze la permanenza nella categoria e la continuità calcistica della nostra città. Tifosi,gente comune, donne e bambini dovranno riempire la tribuna dello stadio comunale “STEFANO MEDAGLIA”.Questo è l’unico mezzo che noi tutti abbiamo unito all’impegno e al sudore dei giocatori, per non disperdere un bene prezioso come il calcio nella nostra città. Questo non dovrà succedere altrimenti sarà l’ennesima sconfitta che il nostro paese sarà costretto a subire.

Scritta da parte dei giocatori Dell'Amantea calcio

morelliProsegue senza sosta l’attività concertistica presso il Campus “Francesco Tonnara”.

Il prossimo 19 aprile l’Orchestra Filarmonica della Calabria presenterà un appuntamento unico nel suo genere: il repertorio è dedicato a George Gershwin e sarà presente anche il celebre trombettista Marco Pierobon, definito dalla “Yamaha Corporation” un artista “che il mondo musicale ci invidia per la sua abilità e duttilità attraverso i vari generi”.

«La prestigiosa iniziativa – spiega l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli – è frutto della collaborazione che l’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino ha posto in essere con l’Istituto superiore di studi musicali “Tchaikovsky” di Nocera Terinese e la direzione artistica del “Festival del Mediterraneo”. La città di Amantea ed il Campus ospitano già da qualche mese eventi concertistici di altissimo livello che nella cornice suggestiva ed elegante del teatro auditorium situato in via Vulcano acquistano ancora maggior spessore».

Il concerto del prossimo 19 aprile, intitolato “Marco Pierobon plays Gershwin”, sarà preceduto da una conferenza stampa che avrà luogo giovedì 16 aprile alle ore 11 presso l’Ateneo della Filarmonica a Nocera Terinese (Cz).

«L’incontro con gli organi di informazione – spiegano i promotori del progetto – è stato programmato per illustrare nel dettaglio le scelte musicali del concerto».

Interverranno tra gli altri il maestro Filippo Arlia, direttore dell’Orchestra Filarmonica della Calabria e dell’Issm “Tchaikovsky”, il maestro Enrico Corapi, primo contrabbasso dell’Orchestra Filarmonica della Calabria, il maestro Marco Pierobon e l’assessore al turismo del comune di Amantea Giovanni Battista Morelli. Modererà i lavori Alessandra Mazza, docente di storia ed estetica della musica. Gli organi di stampa sono invitati a partecipare.

Un momento della seduta consiliare 1Il consiglio comunale, nel corso dell’ultima seduta, ha conferito la cittadinanza onoraria al medico – scrittore Gabriele Turchi, originario della vicina Belmonte Calabro. La proposta di conferimento è stata presentata dal consigliere di minoranza Sergio Ruggiero, ma è stata sposata con gioia dall’amministrazione nel suo complesso.

Gabriele Turchi è nato a Belmonte Calabro nel 1931 ed è un grande appassionato di studi storici. Dopo essersi laureato in medicina e chirurgia ha conseguito la specializzazione in pediatria. La sua passione per il passato lo ha portato a ricoprire vari ruoli nel mondo della cultura: Accademico cosentino, socio della Deputazione di storia patria per la Calabria, fondatore e presidente del circolo “Galeazzo Di Tarsia” e membro della Pro loco di Belmonte Calabro. Tra le attività portate avanti con vigore e passione c’è da segnalare l’organizzazione del premio “Galeazzo Di Tarsia”, un particolare concorso letterario che negli anni ha assunto rilevanza nazionale. Lo scopo di questa particolare iniziativa, patrocinata anche dalla rivista “Calabria Letteraria”, è valorizzare la figura e l’opera di Galeazzo Di Tarsia, poeta petrarchista del ‘500 che scrisse le “Rime” nel castello di Belmonte, suo feudo baronale.

La prolifica opera letteraria e storica di Gabriele Turchi si concretizza anche nella stesura di pregevoli testi di approfondimento e ricerca che sono diventati punti di riferimento per coloro che si avvicinano allo studio della storia, soprattutto di quella locale. Tra le opere di maggior spessore: “Storia di Belmonte Calabro” (1963 e 2004), “Le Rime di Galeazzo Di Tarsia” (1971), “La Calabria nell’epoca antica ed in alcuni altri importanti momenti della sua storia” (2011), “Prose e poesie” (2011), ma soprattutto “Storia di Amantea” (2002). «Quest’ultimo lavoro – spiega lo stesso autore – è nato dal desiderio di voler illustrare e fare conoscere il passato glorioso dell’antica città di Amantea, onusta di memorie che non poteva rimanere più a lungo senza una propria storia scritta poiché, ad eccezione di alcuni lavori monografici vetusti ed incompleti, mancava per essa un’opera organica ed unitaria».

È stato il sindaco Monica Sabatino a consegnare la pergamena che attesta il conferimento della cittadinanza onoraria, ricordando il periodo dei suoi studi e della tesi e di come i testi di Gabriele Turchi si fossero rilevati fonte preziosa di apprendimento. Anche il vice sindaco Giovanni Battista Morelli ha ricordato la meritoria opera di Turchi, non solo come scrittore e storico, ma anche come medico. Particolarmente grato al civico consesso il consigliere Sergio Ruggiero che ha voluto ringraziare tutti per aver saputo cogliere l’opportunità di rendere merito ad uno dei figli più illustri della Calabria. Presente alla cerimonia anche il sindaco di Belmonte Calabro Francesco Bruno.

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grotta 02L’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino guarda avanti e si appresta a varare un provvedimento atteso da tempo che consentirà alle coppie di sposi di contrarre matrimonio civile in uno dei luoghi simbolo della città: il Parco della Grotta.

La proposta verrà discussa in consiglio comunale e presentata dal delegato alla comunicazione Giusi Osso che ha portato a felice conclusione un iter avviato nel 2008 dall’allora Commissione straordinaria.

Amantea potrebbe dunque diventare, al pari di tante altre località romantiche e suggestive, meta prediletta per giurarsi amore eterno, assimilando dal punto di vista legale, il parco della Grotta alla stessa casa comunale.

«In questo angolo di paradiso – spiega la stessa Osso – che trova accoglimento tra l’antichità del centro storico e la modernità dell’Amantea commerciale, il tempo sembra essersi fermato. La silenziosità e la monumentalità che la natura offre rappresentano la cornice ideale per dare forza ad un unione che è soprattutto espressione di sentimenti e di amore. Ed è in questa particolare vocazione che si estrinseca anche il nome stesso della nostra città: Amantea, la città che ama, che accoglie e che unisce. Chi visita il Parco della Grottra rimane incantato. E sono state innumerevoli, in questi anni, le richieste che giovani e speranzosi ragazzi, ma non solo, hanno inoltrato alla pubblica amministrazione per coronare il proprio sogno d’amore non in una istituzionale sala comunale, ma nella poesia che solo il cielo e la terra sanno offrire. Quello che noi ci apprestiamo a fare è esattamente questo: variamo un regolamento che consente, a chi lo vorrà, di realizzare un sogno. Un piccolo sogno che si trasforma in auspicio positivo per una vita insieme. L’avvio di un percorso che genererà nuova vita, nuove attese e nuove speranze».

«La possibilità di celebrare matrimoni al parco della Grotta – conclude la Osso – trova adempimento anche nel parere favorevole che la Prefettura di Cosenza ha inoltrato all’attenzione dell’ente comunale nello scorso mese di giugno, creando così i presupposti per dare seguito ad un’iniziativa che avrà importanti ricadute anche sul tessuto sociale ed imprenditoriale della città. Amantea, infatti, è costellata da strutture ricettive ed attività commerciali che potranno trarre sicuro giovamento dall’adozione di questa misura. Il regolamento prevede che la richiesta relativa all’utilizzo del parco dovrà essere inoltrata almeno trenta giorni prima della data del matrimonio. Potranno essere posizionati arredi ed addobbi floreali, ma non sarà possibile gettare o lasciare in terra riso, confetti o coriandoli. Mi auguro che il consenso verso questa proposta sia il più ampio possibile: renderemo la città migliore, per il semplice motivo che il sorriso e la gioia portano sempre nuove speranze».

Comunicato comune Amantea

Modella edizione 2014-1AMANTEA (Cs) – Dopo la fortunata esperienza dello scorso anno che ha consentito a centinaia di ragazze e di ragazzi di partecipare liberamente alla formazione del casting, la direzione artistica della Grotta dei desideri, allo scopo di rendere ancora più trasparente l’organizzazione del concorso che si svolge ad Amantea (Cs) e che nel prossimo mese di agosto celebrerà l’undicesima edizione, ha pubblicato il bando per individuare le modelle ed i modelli che sfileranno nel corso delle due serate dell’evento. La prima, quella di anteprima improntata al classico talk-show televisivo, avrà luogo l’1 agosto alle ore 21 in piazza Calavecchia, mentre la serata di gala si svolgerà il 4 agosto, sempre alle 21, nella suggestione del Parco della Grotta. Gli stilisti partecipanti si contenderanno due borse di studio da 1.300 e 700 euro ed uno shooting fotografico professionale.

«La Grotta dei desideri – spiegano i promotori del progetto – ha sempre premiato il talento, il fascino e la bellezza. Crediamo che la pubblicazione del bando rappresenti un ulteriore passo verso questa direzione, soprattutto se in continuità con quanto fatto lo scorso anno. La selezione pubblica consente di dare a tutti le stesse opportunità e di premiare il merito. Le modelle ed i modelli selezionati prenderanno parte ad uno degli eventi di moda più importanti del panorama nazionale ed internazionale, istituito con la delibera di giunta numero 333/2010 dal comune di Amantea. La stessa selezione consentirà di determinare le hostess e gli stewart necessari allo svolgimento delle serate. Il bando di selezione è aperto a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 18 e i 28 anni. La selezione prevede la presentazione da parte dei candidati di un mini book fotografico composto da almeno tre fotografie in formato jpg: una in primo piano, una a mezzo busto e una a figura intera (preferibilmente in costume da bagno) unitamente alla compilazione del modulo d’iscrizione. Tutta la documentazione è scaricabile dal blog ufficiale della manifestazione http://lagrottadeidesideri.wordpress.com. Sullo stesso sito e sulla pagina Facebook della kermesse verranno pubblicati i nominativi dei prescelti».

I candidati dovranno inviare la domanda di selezione, unitamente al materiale fotografico, all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 30 aprile 2015.

La commissione esaminatrice sceglierà i concorrenti ritenuti a suo insindacabile giudizio più meritevoli di partecipare alle serate dell’evento, riservandosi il diritto, qualora lo ritenesse necessario, di convocare i modelli e le modelle prescelti per un casting dal vivo. L’obiettivo è offrire una possibilità di lavoro concreta alle nuove generazioni che vogliono intraprendere una carriera professionale in questo particolare settore. Non resta dunque che attendere con pazienza le iscrizioni.

Ufficio Stampa

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coreca3CONTINUA INCESSANTE IL LAVORO DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO, CHE ANCHE NEL WEEK END PASQUALE HA OPERATO CONTROLLI IN MATERIA DI TUTELA AMBIENTALE LUNGO LA FASCIA COSTIERA DI COMPETENZA E CHE HA PORTATO ALL’INDIVIDUAZIONE DI ETERNIT ABBANDONATO SULLA SPIAGGIA DELLA LOCALITA’ CORECA DEL COMUNE DI AMANTEA.

NELLO SPECIFICO, UN OPERATORE BALNEARE DELLA ZONA, ALLERTATO DA ALCUNI TURISTI CHE AVEVANO INDIVIDUATO FRAMMENTI DI ETERNIT SPARSI SULLA SPIAGGIA DI CORECA, HA CONTATTATO IL NUMERO EMERGENZE IN MARE 1530 DELLA GUARDIA COSTIERA.

LA SALA OPERATIVA DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO, ANALIZZATA LA SEGNALAZIONE, DIROTTAVA IMMEDIATAMENTE IN ZONA LA PATTUGLIA DELLA GUARDIA COSTIERA DI AMANTEA, IL CUI EQUIPAGGIO ESPLETA UNA ACCURATA ISPEZIONE DEI LUOGHI. I MILITARI, INFATTI, OLTRE A INDIVIDUARE I FRAMMENTI DI ETERNIT SULLA SPIAGGIA, VERIFICAVANO CHE ALTRI DI DIMENSIONI PIU’ GRANDI ERANO STATI OCCULTATI TRA I MASSI A PROTEZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA.

VENIVA, QUINDI, RICHIESTO L’INTERVENTO DELL’UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI AMANTEA, CHE GIUNTO SUL POSTO, FACEVA INTERVENIRE UNA DITTA SPECIALIZZATA ALLO SMALTIMENTO DEL MATERIALE INQUINANTE COMPOSTO DA LASTRE DI ETERNIT, CHE, UNA VOLTA RACCOLTO (QUASI UN METRO CUBO), VENIVA MESSO IN SICUREZZA E RECINTATO CON TRANSENNE DI ALLUMINIO, PER ESSERE SUCCESSIVAMENTE ANALIZZATO DALL’ASP COMPETENTE PER L’AVVIO A DISTRUZIONE.

L’EQUIPAGGIO DELLA PATTUGLIA DELLA GUARDIA COSTIERA, PROVVEDEVA, INOLTRE, AD AVVISARE TELEFONICAMENTE IL PUBBLICO MINISTERO DI TURNO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PAOLA, CHE HA PRESO IL COORDINAMENTO DELLE INDAGINI TESE AD INDIVIDUARE I SOGGETTI CHE HANNO ABBANDONATO MATERIALE PERICOLOSO INQUINANTE SU SUOLO DEMANIALE MARITTIMO, RENDENDOSI RESPONSABILI DEL REATO DI ABBANDONO DI RIFIUTI PERICOLOSI.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

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gigginoLa concussione, dal latino medievale  concussio “scossa, eccitamento”  dunque “pressione indebita, estorsione” è il reato del pubblico amministratore che, abusando della sua qualità e delle sue funzioni, costringe(concussione violenta) o induce (concussione implicita o fraudolenta) qualcuno a dare o promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità anche di natura non patrimoniale. Questo termine è entrato prepotentemente nel nostro linguaggio quotidiano  a partire da Tangentopoli agli inizi degli anni 90. E’ un reato tipico dell'ordinamento giuridico penale della Repubblica Italiana, la fattispecie concussiva non è presente nella maggior parte degli ordinamenti europei e pubblica amministrazione. Oggi, la normativa italiana di contrasto al fenomeno concussivo è contenuta nel codice penale e precisamente nel Libro II, Titolo II "Dei delitti contro la pubblica amministrazione" (art. 314-360). Il reato “potrebbe essere punito con la detenzione da 3 a 11 anni.  Da non confondere con  La truffa aggravata che è configurabile quando la qualità o funzione del pubblico amministratore concorrono in via accessoria alla determinazione della volontà del soggetto passivo, che viene convinto con artifici o raggiri ad una prestazione che egli crede dovuta. Invece deve ravvisarsi concussione tutte le volte che l'abuso delle qualità o della funzione del pubblico amministratore si atteggia come causa esclusivamente determinante, così da indurre il soggetto passivo all'ingiusto pagamento che egli sa di non dovere. Il fenomeno rientra pienamente nel rispetto della tradizione dell’antica Roma, quando la maggior parte dei componenti della nobiltà consideravano le province terra da bottino e il loro rappresentante il Pubblicano, cavaliere romano  svolgeva determinati incarichi per conto dello Stato: costruzioni di edifici pubblici e riscossione delle tasse nelle province. Il Pubblicano, chiaramente faceva di tutto per ottenere la costruzione al minor costo possibile con l’abbassare i salari ovvero con l’estorcere, senza alcuno scrupolo, più tasse di quelle che si era convenuto di pagare allo Stato da parte del popolo. In aggiunta non indietreggiava di fronte a nessuna oppressione, estorsione o ad alcuna sopraffazione del diritto, pur di arricchirsi. I Pubblicani erano, chiaramente, protetti dal ceto dominante. Solo nel 194 a.C. veniva varata una legge (la Lex Calpurnia  che prese il nome del suo ideatore Lucio Calpurnio Pisone Frugi) che rendeva possibile l’incriminazione di un Governatore o Pubblicano, che per i loro metodi oppressivi ed estorsivi si erano fatti odiare dalla popolazione. Di conseguenza “potevano” essere accusati di “repetundis pecuniis” (concussione). Questa legge, come è facile dedurre, non ebbe mai grande effetto. Le denunce non venivano prese in considerazione, oppure, chi si macchiava di tale reato, veniva condannato ad una semplice e banale multa, tanto per salvare le apparenze. Nel tempo intercorso da allora ai nostri termpi, poco è cambiato e se proprio si dovesse decidere di analizzare questo fenomeno tipicamente italico, bisognerebbe tenere in seria considerazione l’importanza delle nostre tradizioni e il rispetto delle stesse nel perpetuarle il più possibile senza stravolgerle. L’ex ministro dell’industria  Franco Nicolazzi, per esempio, durante Tangentopoli è stato condannato per concussione nell'ambito del processo per le cosiddette "carceri d'oro"; ciò “causò”, “udite!  udite!,  il suo ritiro dalla vita politica attiva. Altro esempio lo abbiamo avuto dal tribunale di Termini Imerese che ha condannato l'ex dirigente del settore Lavori Pubblici e del settore Finanziario del Comune di Bagheria, Giovanni Mercadante, a 2 anni e 8 mesi di reclusione per concussione. Avrebbe costretto la cooperativa sociale Serenità, minacciandola di ritardare i pagamenti delle fatture per crediti vantati nei confronti del Comune di Bagheria, a dargli 3 mila euro. Ovviamente, essendo la condanna a meno di 3 anni, il dirigente pubblico non fece carcere. Tutto nel pieno rispetto di almeno 2000 anni della nostra storia passata e nel rispetto della tradizione, perché solo così si distingue dalla semplice moda. Non è dunque un caso che una società nella quale le tradizioni sono svigorite diventa preda delle mode. Non sia mai!

Gigino A. Pellegrini & G el Tarik

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Amantea-LidoCapire quale sia l’effettivo stato di salute del mare e orientare le scelte delle nuove generazioni verso le problematiche ecologiche. La presentazione del progetto “Quanto è profondo il mare”, avvenuta presso il polo scolastico di località Sant’Antonio, ha messo in luce le potenzialità del territorio, ma soprattutto le difficoltà che esso subisce dall’antropizzazione. Il discorso, complesso e articolato, è stato introdotto dal dirigente scolastico Francesco Calabria che ha evidenziato le peculiarità di un progetto che vede collaborare fianco a fianco l’istituzione scolastica, la Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, il Dipartimento di biologia dell’Università della Calabria, il Nucleo subacqueo paolano ed il gruppo comunale di Protezione civile di Amantea.

L’assessore all’ambiente del comune di Amantea Antonio Rubino, nel corso del suo intervento, ha confermato la massima disponibilità dell’amministrazione “ad attivare ogni possibile forma di collaborazione per favorire politiche attive finalizzate alla salvaguardia ed alla sostenibilità del territorio. «L’avvio della raccolta differenziata – ha sottolineato lo stesso Rubino – è stato solo il primo passo e certamente non sarà l’unico».

Gli studenti, secondo un piano concordato con la stessa Arpacal, parteciperanno in prima persona all’effettuazione dei test sulla balneabilità delle acque che verranno effettuati nel corso dei mesi di aprile e maggio. La città di Amantea, infatti, è divenuta punto di monitoraggio permanente: uno status che consente il prelievo dei campioni per l’intero arco dell’anno, con la possibilità di creare nel tempo una mappatura più che esauriente del livello qualitativo delle acque.

«Il nostro fine ultimo – ha spiegato il preside Calabria – è lavorare per consentire la nascita nella scuola di una stazione di monitoraggio permanente che possa consentire l’ingresso nel mondo del lavoro da parte degli studenti che attualmente frequentano le scuole amanteane e che se vorranno potranno seguire dei percorsi formativi ad hoc».

«Il miglioramento costante del mare – ha evidenziato il comandante della Capitaneria di porto Antonio Lo Giudice – è il nostro obiettivo supremo. Per fare ciò siamo “scesi a terra”, analizzando il funzionamento dei depuratori ed il grado di pulizia dei fiumi. Non bisogna dimenticare, infatti, che ciò che è a terra prima o poi arriva in acqua. Il risultato è incoraggiante. Certamente le cose sono in miglioramento, ma non dobbiamo abbassare la guardia. L’interesse dei giovani è fondamentale per programmare il futuro e per fare in modo che di mare e di ambiente si possa vivere. Mi riferisco ad esempio al turismo».

Comunicato comune di Amatea.

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