Il monologo dello scrittore Scurati che doveva andare in onda sabato sera 20 aprile su RAI 1 in occasione dell’anniversario del 25 aprile è stato censurato. In Italia oggi, con Giorgia Meloni Presidente del Consiglio che ancora non si dichiara antifascista, c’è un regime totalitario. Ci sono in Italia rigurgiti fascisti. La RAI, che dovrebbe essere di tutti, è diventata TeleMeloni. Dopo la censura lo scrittore Scurati se ne è avvantaggiato. E’ apparso in televisione diverse volte, ha letto il suo monologo censurato, dal palco a Roma in occasione della festa del 1° Maggio. Il suo monologo è stato letto dal giornalista Gramellini e dal cantante Vecchioni, e dai politici in tutte le piazze d’Italia. Allo scrittoreè stata fatta tanta propaganda gratuita e ha fatto conoscere agli italiani i suoi libri sul fascismo che moltiignoravano. Ma viviamo in un regime totalitario e in Italia c’è la censura, non c’è libertà di parola. Il fascismo è ritornato. E la polemica non si placa, anzi viene continuamente cavalcata dall’opposizione e dai tanti giornalisti radical shick nei vari talk show e sui giornaloni di maggiore diffusione in Italia. Sono un uomo vecchio e non potendo spesso uscire di casa e fare quello che facevo prima, seduto comodamente in poltrona accendo la televisione. Seguo quasi tutti i programmi RAI, di Mediaset, di La7 e di Sky: Otto e mezzo; Di Martedì; Bruno Vespa; Fuori dal Coro; Quarta Repubblica; Bianca Berlinguer; Che tempo che fa e quasi tutti i telegiornali della sera e della notte. E poi la mattina, appena alzato, do uno sguardo alle prime pagine delle varie testate giornalistiche italiane e straniere, comprese quelle sportive. Poiché tutti dicono che in Italia non c’è libertà di parola mi sarei aspettato di vedere comparire sullo schermo televisivo e sulle prime pagine dei giornali camionette della Polizia, fascisti col fez e col fiasco di olio di ricino in mano e Figli della Lupa, Balilla e Giovane Italiane. Delusione. Niente di tutto questo. Spesso appaiono in televisione comici che fanno satira, a volte anche un po’ volgare, contro il Governo Meloni che non tutela la libertà di parola. E poi Lilly Gruber, e poi Santoro, e poi Gad Lerner, e poi Marco Travaglio, e poi Carlo Rossella che ironizza su una RAI in cui manca la libertà di parola, e poi ancora un certo Di Battista, il desaparecidos del Movimento 5 Stelle, che denuncia un paese che soffoca la libertà di parola. E poi l’ex Direttore Massimo Giannini che ogni santa sera è in televisione e infine Elly Schlein, segretario del partito democratico. E tutti parlano male del governo Meloni e tutti dicono che in Italia non c’è libertà di parola. Ma appaiono ogni sera in Televisione e dicono quello che vogliono, raramente c’è qualcuno che replica alle loro fesserie e baggianate. Se la RAI fosse davvero diventata una TeleMeloni ogni sera dovrebbero comparire sugli schermi televisivi giornalisti, scrittori, poeti, comici, nani e ballerine pronti ad incensare il governo di centro destra guidato da Meloni e anche i Ministri. Non compaiono. Meno male dico. Finalmente ci sono in Italia uomini e donne come Travaglio, Santoro, Lerner, Ruotolo, Gruber, Annunciata, Schlein che hanno piena libertà di parola. Finalmente ci sono in Italia persone intelligenti, probe e oneste, che prendono le parti di tutti coloro che sono stati censurati, di tutti coloro che sono stati messi a tacere e che è stata tolta la libertà di parola. La libertà, la democrazia in Italia è salva. Meno male. Si è fatto tardi. Spengo la televisione e vado a dormire. Quando la mattina mi sveglio, dopo aver sorseggiato una tazzina di caffè napoletano, mi affaccio dal balcone, che non è quello famoso di Piazza Venezia in Roma, e non vedo sulle strade e sulle piazze camionette cariche di uomini in camicia nera. Ci sono ragazzi e ragazze con lo zainetto carichi di libri che vanno a scuola. E una camionetta, non è della Polizia o dei fascisti, ma di Ecologia Oggi che gira per la città a raccogliere la spazzatura.