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ischiaProgetto finalizzato a ripulire i fondali dei mari calabresi con l’aiuto dei pescatori. 300mila euro la somma a disposizione grazie ai fondi europei

Ripulire i fondali dei mari calabresi con l’aiuto dei pescatori. È questo l’obiettivo del bando – pubblicato sul portale www.regione.calabria.it – relativo alla misura del “Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca” (Feamp) concernente la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili, in riferimento all’annualità 2020.

Tutela dell’ambiente. “Si tratta – spiega l’assessore regionale all’agricoltura ed alla pesca, Gianluca Gallo – di una misura volta a salvaguardare l’ambiente. In considerazione della crisi scatenata dall’emergenza sanitaria, abbiamo ritenuto opportuno rendere disponibili nell’immediatezza risorse finanziarie che consentiranno, nell’ambito di attività di pesca che siano sostenibili, il ripristino di aree marine degradate da varie tipologie di rifiuti presenti sui fondali, nonché azioni volte a ridurre il fenomeno delle cosiddette reti fantasma, con la possibilità di avvalersi di servizi comunali di raccolta e smaltimento dei rifiuti marini”.

Privilegiata l’innovazione. In particolare, saranno ritenuti ammissibili progetti dai contenuti innovativi, presentati da cooperative di pescatori ed armatori di imbarcazioni da pesca iscritti nel Registro delle imprese di pesca tenuto dall’Autorità Marittima (e, qualora il soggetto richiedente l’aiuto fosse diverso dal proprietario dell’imbarcazione da pesca, dovrà essere in possesso, alla presentazione della domanda di sostegno, dell’autorizzazione rilasciata dallo stesso).

300mila euro a disposizione. L’imbarcazione da pesca coinvolta nel progetto, inoltre, dovrà risultare iscritta nel Registro comunitario delle navi da pesca ed in uno dei Compartimenti marittimi della Regione Calabria. Nello specifico, sono ritenuti ammissibili gli interventi di raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare, ossia attrezzi da pesca perduti, e dei rifiuti marini. La dotazione finanziaria del bando è pari a 300mila euro, mentre l’importo massimo ammissibile per ciascun progetto è pari a 60mila euro. La misura prevede un’intensità massima dell’aiuto pubblico pari al 50% delle spese ammesse sulla base dei costi sostenuti dai beneficiari. La scadenza dei termini per la presentazione delle domande di aiuto è stata fissata alle ore 12 del primo giugno 2020.

Fonte notizia

Pubblicato in Calabria

tempoRiceviamo e pubblichiamo la nota di Giusy Perna che contesta il ritardo dell'amministrazione nella redazione del bando   convenuto con la associazione commercianti e con gli albergatori.

Un ritardo oggettivamente inaccettabile, un ritardo dovuto ad un apparato in insufficiente ma anche ad una giunta distratta e che non è in grado di avere le necessarie risposte per essere rispettata dai cittadini.

Nel pomeriggio di ieri abbiamo partecipato alla riunione indetta dall’assessore Veltri con le associazioni del territorio. Abbiamo ancora una volta chiesto delle risposte sull’imposta di soggiorno. L’assessore ha motivato il ritardo e la mancata preparazione del bando con l’impegno profuso dei competenti uffici nella presentazione del bilancio pareggiato. A dire il vero, a dicembre, quando l’assessore assunse questo impegno, sapeva già che sarebbero stati impegnati con il bilancio ma disse che avrebbero agito subito e che la realizzazione dei progetti sarebbe stata immediata. Inoltre crediamo che, con una delibera già uscita, il 24 dicembre, per preparare questo relativo bando occorrano 2, forse 3, ore di lavoro, non di più. Tempo che, nonostante gli impegni presi, non è stato evidentemente trovato. Sempre ieri però, l’Assessore VELTRI, coadiuvata dall’Assessore Ferraro, ha assunto un nuovo impegno, ci ha fatto una nuova promessa, davanti al Sindaco, il vice Sindaco e tutti i presenti. Entro la metà di aprile il bando sarà pronto! Ci sono ancora 528 ore a disposizione, ora più ora meno. Siamo sicuri che stavolta queste 3 ore di lavoro necessarie alla creazione di questo bando ancora più necessario, verranno finalmente trovate.

camposportivo“Il Bando per l’affidamento di gestione dell'impianto sportivo F.Ciaccio è stato pubblicato” . Ad annunciarlo è stato direttamente l’assessore allo sport e al turismo del comune di Scalea, Eugenio Orrico, che ha specificato le motivazioni per cui l’amministrazione comunale ha scelto di concedere la struttura a società sportive specializzate nel settore, capaci di valorizzare e riprendere la struttura ferma da anni. “ La scelta di concedere a società comprovate nell’ambito dello sport, il Francesco Ciaccio, - ha detto l’assessore Orrico,- è dettata dalla necessità di riprendere la struttura attraverso investimenti privati, essendo il comune, in qualità di Ente proprietario, sprovvisto di risorse finanziare proprie per tentare ristrutturazioni a breve periodo. La concessione prevista per 10 anni, - ha continuato Orrico,- permette alle società private interessate di investire in settori chiave per lo sviluppo di discipline sportive che abbracciano, non solo il calcio, ma anche federazioni CONI di atletica e aggregazioni di promozione sociale, anche amatoriali, di natura culturale e integrativo. Auspico perciò, - ha detto Orrico, che a partecipare al bando visibile su www.comune.scalea.cs.it , cosi come previsto dalle finalità dell’avviso reso noto alla cittadinanza, siano più società di professionisti dello sport, di qualsiasi tipo di disciplina CONI, in modo che si possa lavorare in sinergia per puntare alla immediata valorizzazione e ristrutturazione della struttura in tempi brevi. Come già detto, l’Ente apre e spera che le iniziative private, opportunamente guidate, possano raggiungere obiettivi di crescita, cosi come già di esempio sono altre strutture e realtà sportive presenti nel panorama nazionale. Abbiamo la necessità, - ha concluso l’assessore allo sport,Eugenio Orrico,- di rilanciare il territorio. Sono convinto che una volta raggiunto un accordo per recuperare la piscina comunale adiacente e affidato lo stadio comunale “Ciaccio”, spero che quell’area diventi il polo sportivo di eccellenza di Scalea e della nostra Regione”.

Scalea lì 28/12/2016

Per la stampa

Antonio Pappaterra

Pubblicato in Alto Tirreno

5stelleL’assessore ammette il pasticcio burocratico, ma non intende concedere proroghe. Perché?

 

Rende (CS) – Sul bando del Centro Anziani avevamo espresso un giudizio preciso: la gestione è stata un “pasticciaccio” di quelli che non dovrebbero mai accadere. Soprattutto quando si conosceva “bene il livello di polemica politica che questo argomento avrebbe suscitato a Rende”, come ha precisato l’assessore Bozzo in risposta alla nostra nota. E non poteva essere altrimenti, dopo lo scontro in Consiglio su un argomento così delicato, che vede la completa privatizzazione di servizi socio-assistenziali importantissimi.

 

Ma che si è trattato di un pasticciaccio lo precisa anche l’assessore quando spiega che “per un errore di procedura da parte di un operatore gli uffici competenti hanno ritenuto necessaria la ripubblicazione in evidenza”.

Non dice il vero l’assessore quando afferma che il bando “è stato sempre visibile nella sezione “Bandi” e in quella “Archivio” dell’Albo pretorio”. Ripercorrendo all’indietro questa vicenda abbiamo ricostruito i fatti e sappiamo per certo che dal 18 al 27 dicembre l’avviso del bando è letteralmente sparito dalla sezione “Bandi” dell’Albo Pretorio, venendo confidato nella sezione “Archivio”.

E già qua si nota un prima irregolarità, evidentemente causata da errore umano, che pone un primo dubbio sulla legittimità del bando che non ha ricevuto quella pubblicità sul sito dell’ente che avrebbe invece meritato.

 

E poi l’altro pasticcio, cioè l’avviso pubblico datato 4 gennaio, con cui si rende noto che la PEC comunicata, unico e solo strumento da utilizzare per prenotare il sopralluogo, era sbagliata.

Questi sono i fatti incontrovertibili, e se uno o più sbagli potevano essere giustificati tramite la revoca del bando con successiva ripubblicazione o semplicemente allungano i termini di scadenza per dare la giusta opportunità di partecipazione a più ditte, non è accettabile perseverare nell’errore e cercare di difendere l’indifendibile come fa l’assessore.

Nessuna dietrologia, da parte nostra. Abbiamo soltanto evidenziato palesi errori procedurali chiedendo al sindaco Manna di porre rimedio. Una proroga dei termini di scadenza, unica soluzione che avrebbe evitato, questo sì, facili dietrologie e soprattutto non avrebbe favorito nessuno, se non l’ente che dirige per conto dei cittadini rendesi.

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende

Pubblicato in Comunicati
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