Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa dei Carabinieri Forestale
COSENZA 19 ottobre 2019 – A seguito di un controllo lungo il fiume Trionto avvenuto nei giorni scorsi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano hanno posto sotto sequestro nel comune di Crosia un vecchio impianto di lavaggio inerti oramai non più a norma.
Durante il controllo della zona i militari hanno colto in flagranza un uomo del luogo mentre lavorava del materiale inerte all’interno di un impianto fatiscente, con conseguente riversamento, stoccaggio e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da liquido e solido che provenivano dal processo di trattamento.
Si è quindi proceduto al sequestro dell’impianto di lavaggio di località Trionto Sorrento di Crosia realizzato in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, dell’invaso realizzato sul terreno e prodotto dal processo di lavorazione dell’impianto, del gruppo elettrogeno usato per alimentare l’impianto e del materiale inerte rinvenuto sul posto.
L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari per scarico di reflui industriali non autorizzato, e stoccaggio e smaltimento illecito di rifiuti provenienti dal processo di lavorazione degli inerti.
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Il Personale del Comando Stazione di Cosenza, ha posto sotto sequestro un impianto industriale per la produzione di conglomerato bituminoso in località Ciraulo-Pirelli nel comune di Castrolibero.
Le indagini inerenti tale impianto sono scattate su alcune segnalazioni pervenute al numero 1515 di pronto intervento ambientale del Corpo Forestale dello Stato riguardanti la presenza in questa area di molesti e nauseabondi odori di bitume durante alcune ore della giornata.
Durante tale attività di indagine si è accertato che tali emissioni in atmosfera venivano provocate da un impianto industriale per la produzione di conglomerato bituminoso.
Con l’attività di indagine posta in essere dagli uomini del Comandante regionale Giuseppe Graziano, e le relative verifiche volte a controllare il rispetto della normativa urbanistico edilizia ed ambientale, si è accertato che l’impianto era stato realizzato in assenza del necessario permesso a costruire ed altresì che, per l’esercizio dello stesso, non era mai stata richiesta e rilasciata la prevista autorizzazione per l’emissione in atmosfera necessaria a verificare il rispetto dei limiti di emissione previsti per tale tipologia di impianti. Alla luce di tali accertamenti, il personale forestale del neo nato Comando Stazione di Cosenza procedeva a sequestrare l’impianto abusivo ed a deferire alla competente Autorità Giudiziaria il responsabile di tale illecita attività.
La competente Procura della Repubblica ha convalidato il sequestro.
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