Guardando l’orizzonte colpisce l’occhio un'inquietante schiuma bianca che ha fatto la sua comparsa sulle coste dell’Ulisse e che preoccupa non poco. Il mare mosso, anzi agitato, schiumoso con la spuma bianca che sferza le creste in lunghe strisce mi ha sempre attratto:
Una brutta giornata
Chiuso in casa a pensare
Una vita sprecata
Non c'è niente da fare
Non c'è via di scampo
Mah, quasi quasi mi faccio uno shampoo(Giorgio Gaber).
Quando nelle giornate di forte maestrale tutti camminano spensierati sul lungomare, io qualche volta vorrei saltare sulla Zuby, per uscire e giocare a cavalcare le onde, surfarle, prenderle di prua e di poppa, cercando le andature migliori e divertendomi al tempo stesso.
Ma i mostri che ho quasi sempre davanti agli occhi sono altra cosa. Mi affascinano perché… mostri … ma non vorrei incontrarne uno in mezzo al mare; le chiamano onde anomale.La stessa onda che, cavalcandola mi permetterebbe di osservare ciò che succede sulla terra ferma, dove altri tipi di mostri cannibalizzano gran parte degli umani.
Mai prima di oggi si era raggiunto un livello di schiavitù fisica e mentale di così vaste proporzioni, un controllo di massa attuato in maniera così effimera e allo stesso tempo arguta, da impedire all'individuo di essere libero di pensare. Forse è giunto il momento di chiedersi se questa forma di schiavitù sia dovuta esclusivamente alla bravura del Potere di lobotomizzare, attraverso pandemie e distrazioni di massa al punto tale da impedire alle persone qualsiasi atto di ribellione, o all'incapacità di molti individui che, per mancanza dei mezzi necessari, non comprendono il reale funzionamento del sistema socio-economico di cui fanno parte, oppure si tratta della "paura della libertà" come la definiva Erich Fromm, oppure ancora se sia semplicemente indifferenza ed alienazione a tutto ciò che accade intorno all’essere umano.
Probabilmente la risposta sarà data da tutte queste cose messe insieme, come un veleno che scorre nelle vene della maggior parte delle persone che le persuade ad accontentarsi di ciò che hanno, pensando che magari potrebbe andar ancora peggio di così e che tutto sommato non stanno poi così male. Questo veleno ha solo un antidoto: la capacità analitica, e non solo, delle persone che può condurle verso la conoscenza di se stessi e del sistema in cui sono immerse, con il conseguente desiderio di aspirare ad un mondo migliore di quello nel quale vivono. La più pura e concreta manifestazione di tale necessità è la lotta.
“Il sapiente sa quel che dice, lo stolto dice quello che sa”. Qualche anno fa, con l’avvento della TV commerciale esplose anche il fenomeno delle televendite. Vendevano di tutto, ad ogni ora, come del resto anche adesso: piatti, pentole, mobili, tappeti, orologi, quadri, materassi, preservativi,profumi e creme di bellezze, gioielli e guaine contenitive, numeri al lotto, prodotti finanziari e guarigioni da malattie gravi, regalando biciclette, viaggi e finanche speranze di vita.
Così si è arrivati anche ai piazzisti politici. O ai politici piazzisti. O ai piazzisti della politica. Non è la stessa cosa. In ogni caso, si tratta comunque di venditori di fumo. La produzione di fumo è un classico dell’industria magica e teatrale. Spesso usato solamente come contorno, ha un impatto forte sul pubblico e crea interesse. Tutti abbiamo in mente le tazze o i bicchieroni pieni di fumo in produzioni televisive come la “Famiglia Addams”, o nei laboratori di scienziati privi di una coscienza collettiva.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik in collegamento da un sommergibile!