Parla Nesci, nella foto, e dice: «Non mi sento ridimensionato»
Il comandante della Polizia municipale di Vibo commenta con distacco la scelta del sindaco Limardo di ritirargli la competenza su vari settori dopo il maxi-blitz della Finanza
«Non mi sento ridimensionato, non sono deleghe importanti quelle ritiratemi».
Così il comandante della Polizia municipale di Vibo Valentia, Filippo Nesci, intervistato – a margine delle celebrazioni della Virgo Fidelis – a proposito della riorganizzazione degli uffici decisa dal sindaco Maria Limardo, all’indomani della notizia della maxi indagine della Dda di Catanzaro.
Il dirigente, che prima si occupava anche di Urbanistica e di una serie di servizi diversi dall’Area vigilanza, smentisce quindi di sentirsi declassato dopo le disposizioni che il primo cittadino ha deciso e che tanti commentatori hanno considerato un giro di vite, effetto delle nuove attenzioni degli investigatori dell’antimafia.
Nesci, che qualche consiliatura fa aveva subito anche l’onta della sospensione, ha inoltre affermato di «non avere processi in corso, di non essere rinviato a giudizio», trovandosi d’accordo con la collega Adriana Teti che aveva prefigurato una certa normalità nel binomio indagine-dirigenza.
LaCNEWS
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Storia locale della Calabria
«Nessuno stupore e nessuna meraviglia ha suscitato nei componenti della maggioranza la presa di posizione di Alessandro Salvatore nel corso dell’ultimo consiglio comunale. In effetti era un passaggio che covava da tempo, già all’indomani dell’assegnazione delle deleghe si era verificata una frattura con l’esecutivo che non si è mai sanata. Lo sapevamo che sarebbe successo, ce lo aspettavamo anche perché non è mai stato un elemento sul quale fare affidamento, basti ricordare che nei momenti topici, in cui un’amministrazione deve dimostrare la propria compattezza e la propria unione, lui non c’era. Non ha votato né il bilancio di previsione né il consuntivo, non ha mai convocato la commissione consiliare che presiedeva, ha partecipato a pochissime commissioni consiliari, ha espresso rarissimamente la sua posizione sulle varie questioni affrontate nel corso dell’ultimo anno, non ha mai preso nessuna iniziativa che riguardasse le deleghe consiliari che gli erano state attribuite. Quindi se avesse voluto portare avanti le necessità della popolazione avrebbe avuto tutte le possibilità per impegnarsi come fanno non solo gli assessori (che percepiscono l’indennità sulla quale a breve faremo chiarezza con cifre alla mano per dimostrare che la spesa per gli amministratori non è aumentata come il becero populismo vuole far credere ai cittadini ma è diminuita), ma anche i suoi colleghi consiglieri sempre attivi, propositivi e collaborativi con lo scopo di portare avanti il programma elettorale che abbiamo presentato ai cittadini e per il quale abbiamo avuto il consenso».
«Dalle considerazioni fatte dal consigliere Salvatore ci chiediamo se lui questo programma lo abbia mai letto, il dubbio è forte… Se un ragazzo di 28 anni si candida alle amministrative della propria città lo fa perché ha in mente delle idee che vuole attuare per migliorare e adeguare lo standard di vita dei propri concittadini, e se è determinato nel suo percorso non si ferma se non ha la delega o l’incarico che voleva. Ma ciò che ha scritto il consigliere Salvatore dimostra anche e soprattutto la completa lontananza dall’avere consapevolezza di ciò che voglia dire essere consigliere comunale, probabilmente qualcuno gli aveva insegnato che amministrare il paese significava mandare l’operaio a Tizio, la ruspa a Caio e la luce a Sempronio, promettere i 10 giorni di lavoro al compare o la sistemazione definitiva all’amico. Se questo era il modo in cui il consigliere Salvatore voleva stare in mezzo alla gente e portarne la voce in consiglio comunale che lo faccia pure dai banchi dell’opposizione».
«Lamenta l’abbandono di Campora (anche se sembra contraddirsi quando vota contro lo spostamento di 250 mila euro per la costruzione del passaggio a mare su Campora) ma non sa forse che l’assessore Cannata insieme al gruppo di consiglieri rappresentanti della frazione Mannarino, Arone e Morelli sono sempre a disposizione dei cittadini e in continuo contatto e confronto con il consiglio di frazione? Inoltre da giovani amministratori si dovrebbe superare l’antico campanilismo e far passare il messaggio che non esiste differenza tra il capoluogo e la frazione. L’accusa che rivolge all’amministrazione sull’inefficienza del proprio operato nel settore sociale, urbanistico e manutentivo è sintomatico della sua totale assenza dall’attività di programmazione e rendicontazione dell’amministrazione Sabatino. Se fosse venuto ad una delle tanti riunioni avrebbe non solo potuto sapere i risultati raggiunti e cosa si sta programmando, ma avrebbe potuto dare il suo contributo e la sua opinione. Ma Alessandro ha rinunciato dal primo giorno a questa possibilità, nonostante l’impegno di tanti nel tentare di fargli capire la grande opportunità che aveva tra le mani di cambiare questa città se solo avesse deciso di ragionare con la propria testa».
«Hai preso la tua decisione e la rispettiamo, ti auguriamo un proficuo percorso politico e auspichiamo per te di trovare un ambiente più congeniale alle tue peculiarità di quanto lo sia stato l’amministrazione Sabatino».
Nota comune di Amantea.
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Ridistribuite le deleghe dell’ex assessore Antonio Carratelli
Quelle più fortemente appetibili erano turismo e spettacolo e sono andate al consigliere comunale delegato Biagio Miraglia che ha firmato oggi pomeriggio la accettazione ed ha voluto partecipare ai sui amici la propria soddisfazione
Soddisfatto anche il consigliere Marcello Socievole al quale è andata l’altra delega fortemente appetita dei servizi manutentivi per la frazione Campora San Giovanni. Il consigliere delegato Socievole aggiunge quindi questa importante delega a quelle in materia di Attività produttive e PIP, Costituzione Ente Fiera, Commercio, Fiere e mercati, programmi comunitari.
Al vicesindaco Vadacchino Michele (Sindaco f.f.) restano le deleghe in materia di: Servizi Tecnologici – Servizi Manutentivi Campora S.G. - Beni archeologici - Viabilità.
All’assessore Tempo Sergio restano le deleghe in materia di: Bilancio - Contenzioso - Urbanistica.
All’assessore Suriano Gianfranco le deleghe in materia di: Servizi Sociali - Cooperazione sociale e del lavoro - Infrastrutture sportive
All’assessore Sante Mazzei le deleghe in materia di: Lavori Pubblici - Coordinamento Organismi per studi Centro Storico e Gestione Casa delle Culture.
All’assessore Cappelli Luciano le deleghe in materia di Attività Culturali - Porto Turistico - Igiene e Sanità.
Al Consigliere Ruggiero Pasquale le Deleghe Speciali in materia di Ambiente, riordino raccolta rifiuti, agricoltura e pesca, gruppo di azine locale protezione civile, sicurezza urbana
Al consigliere Pugliano Vincenzo le deleghe speciali in materia di politiche giovanili e sport
Al consigliere e presidente del consiglio Sabatino Monica le deleghe speciali pubblica istruzione, mensa e trasporto scolastico, pari opportunità
Al consigliere Socievole Marcello le deleghe speciali in materia di Attività produttive e PIP, Costituzione Ente Fiera, Commercio, fiere e mercati, programmi comunitari, servizi manutentivi della frazione Campora sg
Al consigliere Pizzino Mario le deleghe speciali in materia di Personale, Educazione alla legalità, servizio civile, Politiche pe gli anziani, servizi cimiteriali, piano spiaggia, unione dei comuni
Al consigliere Biagio Miraglia turismo e spettacolo.
Praticamente l’unico consigliere senza deleghe resta Tonino Carratelli
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