Adesso la vera casa te l’abbiamo data.
Ora non devi più andare nella tua “Villa” sul mare, dove hai vissuto per anni nel silenzio totale della “tua” comunità , dimenticato da tutti o quasi.
E poi , lo sai, stiamo realizzando la pista ciclabile che sarà utilizzata da migliaia di cittadini tra cui tantissime centinaia di turisti e non è possibile lasciare la tua “villa” abusiva in vista a tutti
Tutto era tollerabile quando nessuno passava da quel tratto di spiaggia sul quale avevi realizzato abusivamente la tua sontuosa magione fatta di cartoni, pezzi di tende da sole, ombrelloni, e tanto , tanto amore e fantasia.
Ma ora non è più possibile e nemmeno giustificabile
Che cosa direbbero di noi le migliaia di turisti che affollano le nostre spiagge di fronte ad uno spettacolo simile?
Che cosa penserebbero i cittadini amanteani che tra poco percorreranno la pista ciclabile quasi sicura perché come tutte le piste ciclabili sarà vietata a quasi tutti gli autoveicoli, se si trovassero a passare da quelle parti?
Come potrebbero credere che la tua era una scelta di vita e non il frutto della mancanza di lavoro, di redditi, di attenzione sociale ?
Ora non c’è più alcuna giustificazione
E poi magari qualcuno potrebbe innamorarsi della tua “villa” ed in tua assenza andarla ad occupare abusivamente.
Lo sai che in caso di bisogno la occupazione abusiva di un alloggio non costituisce reato e che tu non avresti potuto chiedere la rassegnazione della tua “villa” sul mare.
Ed è per questo che oggi 3 luglio abbiamo demolito la tua villa abusiva.
La legge è legge, mio caro Peppino.
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La notizia mi era stata anticipata da Francesca Menichino, alcuni giorni fa
Poi, in qualche modo, dallo stesso Peppino ieri, quando siamo andati a trovarlo, appena tornato dall’ospedale di Cosenza e mentre si accingeva a ritornarci, pieno di dubbi e di speranze.
E oggi la notizia partecipatami da altri amanteani che versano in gravi condizioni di bisogno e la cui disperata necessità di un alloggio popolare non è ancora emersa.
Stamattina finalmente Peppino ha avuto assegnato un alloggio popolare, esattamente quello che è stato tolto alla vedova G. R.
Adesso Peppino Pagliaro ha una casa.
Erano anni che la attendeva .
Per quanto posso e per come posso, seguo Peppino e la sua storia da anni, almeno da quando viveva a Coreca, in un “box turistico” graziosamente concessogli dal proprietario.
Lo seguo perchè lui è mio amico ed io suo amico. Un uomo solitario se non solo. Prova ne sia il bisogno di relazione e di confronto che ha con tutti.
Peppino è un uomo straordinariamente semplice.
Ed anche ieri, pur con la faccia dolorante per la sua malattia, non ha mancato di mostrarci con orgoglio il suo orto che cresce sulla sabbia e da cui lo scorso anno ha ricavato tanti pomodorini .
Gli auguriamo di cuore di godersi questa casa per tanti anni.......e di seguire il suo oto sulla spiaggia
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Cronaca