Se non è l’effetto dell’intervento della procura della repubblica ditemi voi cos’è
Parliamo del fatto che la determina dell’ingegnere Pileggi n 295 del 27 giugno 2014 è stata registrata il 2 luglio 2014, cioè pochissimi giorni dopo previo impegno di spesa sul capitolo80035/18, intervento 1110504 tratti sulla competenza del bilancio 2014
Eravamo abituati dalla precedente determina n 359 del 18.08.2013 era stata registrata soltanto il 31 dicembre 2013, cioè 4 mesi e 13 giorni dopo, sempre sul capitolo 80035 ma senza indicazione dell’appartenenza alla competenza od ai residui
Eppure parliamo dell’identico impegno di spesa di 22.603,00 euro per oneri ed indennità. Tassa demaniale euro 19.654,59 e contributo regionale euro 2.948,19, l’uno relativo al 2012(?) e quest’ultimo relativo al 2014.
Ma può anche darsi che esista una determina per il pagamento del canone per l’anno 2013.
Certo resta la stranezza di capire come sia possibile questa dicotomica valutazione del canone demaniale , dal comune calcolato come ricognitivo in circa 20 mila euro mentre nel verbale di sequestro si ragiona in termini di centinaia di migliaia di euro annui.
Stasera comunque in consiglio avremo dati maggiori e più completi.
Non sembri poca cosa la delibera di pagamento anticipato del canone demaniale.
Anzi ci sembra funzionale alla possibilità non remota che fermo restando il sequestro dell’opera per le carenze tecniche ed amministrative si possa giungere ad una fruizione dello stesso per qualche tempo in più.
Il comune opportunamente ha fatto ricorso al Tribunale della Libertà che si pronuncerà a breve e che potrebbe anche orientarsi all’accoglimento della richiesta.
Quale novazione infatti può aver costituito l’elemento induttivo del sequestro? Si tratta certamente di una situazione antica che ben poteva far giungere al sequestro in tempi ben più opportuni.
Dove potrebbero essere allocate in questi pochissimi giorni teoricamente concessi le imbarcazioni oggi presenti nel porto di Amantea?
Non solo ma chi avrebbe dovuto comunicare agli interessati l’obbligo di allontanare le imbarcazioni? E’ questa una notizia alla quale appare difficile rispondere attesa la mancata visione degli atti di sequestro che stando alle dichiarazioni della consigliere Menichino risulterebbero perfino secretati.
E dove potrebbero andare i marinai le cui imbarcazioni sono oggi nel porto di Amantea quando perfino il vicino porto di San Lucido risulta essere parzialmente insabbiato?
Non solo ma sembrano stemperate le ragioni del sequestro, da un lato con la manifestata volontà di pagare i canoni annuali e dall’altro con il verbale della commissione di collaudo del porto del 30 giugno ( presenti Genio Civile OOMM, Capitaneria e Demanio) nel quale si legge la incontestata affermazione che il PAI non si applicherebbe al porto di Amantea perché la approvazione del PAI stesso sarebbe successivo alla approvazione del progetto del porto.
Insomma sarebbero buone le speranze di conservare fino alla fine della stagione estiva l’uso del porto medesimo rinviando la esecuzione del sequestro e la inibizione dell’uso del porto a settembre pv.
Né escludiamo in via di principio che stasera il consiglio approvi una mozione d’ordine per dichiarare a chiunque, ed alla unanimità, il desiderio di conservare la fruibilità del porto fino al mese di settembre evitando danni di immagine della città, perdita di lavoro, problemi ai pescatori ed ai diportisti