Amantea. Si concludono stasera gli incontri “Venerdì letterari fronte mare. Tramonti culturali sul Tirreno”. Ospite d’eccezione Nicola Gratteri , Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, impegnato in prima linea contro la ‘Ndrangheta, di recente chiamato dal Presidente del Consiglio Letta a far parte della task force contro la ‘ndrangheta.
Il PM Gratteri sarà intervistato dal giornalista Orfeo Notaristefano, e presenterà il suo ultimo libro, scritto con Antonio Nicaso, uno dei massimi esperti di mafia, “Dire e non dire. I dieci comandamenti della ‘ndrangheta nelle parole degli affiliati”.
Edito da Mondadori, il libro racconta, in duecento pagine, l’universo criminale calabrese e spiega la ‘ndrangheta attraverso le parole, i pensieri, le riflessioni di chi l'ha abbracciata, difesa, ma anche tradita. Le fonti sono intercettazioni, “pizzini”, verbali di atti giudiziari e sentenze dal 1860 ad oggi. Parlano gli uomini della 'ndrangheta e parlano di tutto: di famiglia, regole, potere, di vita e di morte, ma anche del loro rapporto con la politica e lo Stato. Per gli affiliati la 'ndrangheta è "la più bella cosa perché ha le più belle regole": ha rituali, precetti, norme, principi. Dietro la disumanità della strategia criminale si cela il rispetto di un preciso codice di comportamento: "non si sgarra e non si scampana", "chi tradisce brucerà come un santino", "la famiglia è sacra e inviolabile".
Scrivono Gratteri e Nicaso: «I mafiosi nascondono il loro credo criminale e la ferocia dei loro comportamenti dietro espressioni e gesti in apparenza normali, persino insignificanti nella loro sgrammaticata sintassi. Spesso non si riesce a leggerne la pericolosità. Ogni parola, ogni gesto va a completare il lessico criminale, il “dire e non dire” di chi ha scelto di vivere seguendo un proprio sistema di regole alternative a quelle dello Stato».
Appuntamento oggi venerdi 28 giugno al Grand Hotel la Tonnara, ore 18.30.