La querelle tra maggioranza e minoranza sulla perdita del finanziamento regionale di 349.200,00 euro per l’avvio della raccolta porta a porta , e che ha visto anche un consiglio comunale intenso e partecipato, ha trovato risposta definitiva.
Amantea ha perso il contributo ma non è il solo.
Amantea risulta tra i progetti mai avviati insieme ad Acquappesa, alla Comunità montana Alto Ionio, alla Comunità montana Alto Mesima-Mopnte Poro, al consorzio Locride ambiente enti locali, a Fertoleto Antico, ad isola capo Rizzuto, a Longobardi, a Mottafollone, a Motta san Giovanni, a Petilia Policastro, a Varapodio, ad 8 Unioni dei comuni, comprendenti ben 32 comuni, tra i quali Rossano e Corigliano calabro.
Non solo.
Ma sono stati anche revocati i cofinanziamenti di altri 30 comuni tra cui Crotone e Reggio Calabria che devono restituire ognuno 300.000,00 euro che erano stati anticipati della regione.
Insomma un grande flop.
Un flop iniziato forse con lo stesso bando che chiedeva risultati irraggiungibili.
O forse si tratta di querelle tra assessori regionali. Dice infatti Pugliano che il prof Greco( precedente assessore all’ambiente che ha denunciato incompetenze varie) “sia come quel guidatore che va contro mano e chiama la Polizia per denunciare tutti gli altri che vanno contro senso”
La triste verità è che i fondi europei potevano costituire un impulso per raggiungere risultati di raccolta più europei togliendo la Calabria( ed ovviamente i suoi comuni) dal ruolo di Cenerentola della Raccolta differenziata con percentuali di poco più del 10 %.
Ora per quanto riguarda Amantea la parola passerà sicuramente al TAR, come assicurato dal sindaco Tonnara nella riunione consiliare del 25 giugno, atteso che secondo i legali del nostro comune sussisterebbero evidenti ragioni a favore del nostro ente.