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comune-amantea-01Si è da poco concluso il Consiglio Comunale di Amantea, in cui è stata accolta la mozione presentata dai Giovani Democratici in occasione della Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne.

 

Gli stessi chiedevano di introdurre tra i punti all'ordine del giorno, l'impegno dell'Ente ad attuare opere di prevenzione e contrasto contro le violenze di genere.

L'Assise Comunale, in seguito agli interventi del Consigliere Giusi Osso, presidente della consulta per le pari opportunità, e del Segretario Stefano Spina - che si è soffermato in particolar modo sull'importanza di attuare opere di sensibilizzazione, negli istituti d'istruzione, già fin dalle scuole primarie - ed affrontata la discussione in merito, si è espressa unanimemente favorevole ad impegnarsi nella battaglia di sensibilizzazione culturale partendo proprio dai luoghi di formazione, come le scuole.

 

Inoltre in seguito ad un breve colloquio, avuto col primo cittadino, è stata rimarcata la necessità di ampliare il numero delle pensiline nella zona del polo scolastico, ricevendo il suo preciso impegno nel cercare di risolvere il problema in tempi brevi.

GD AMANTEA

La questione della Notte Bianca assume sempre più connotazioni kafkiane. La politica distrugge e la politica crea. Ed allora ecco il punto di vista equilibrato del PD e dei GD.

 

“Come annunciato, nella giornata di ieri abbiamo incontrato l’Associazione Notte Bianca al fine di approfondire le motivazioni che hanno portato alla loro forte presa di posizione.

Il punto sul quale i ragazzi dell’Associazione hanno posto l’accento – che, sinceramente, ci sentiamo di condividere – riguarda la diversità di vedute rispetto alla trama ed al senso della manifestazione.

 

In uno sforzo di sintesi, il nocciolo della questione concerne la rinuncia al respiro culturale che l’Associazione avrebbe voluto dare alla Notte Bianca.

Non una parola sulle risorse, ma un malessere riconducibile anche alla formula utilizzata per istituzionalizzare l’evento che – volendo semplificare al massimo – ridimensiona il ruolo di chi ha ideato l’evento a soggetto di cui si richiede la collaborazione, in qualche modo depotenziando la possibilità di incidere sul senso della manifestazione.

 

Anche per tali ragioni, non possiamo nascondere le nostre perplessità a sentir parlare di ricatto.

Se ci sforziamo di contestualizzare la vicenda in un quadro più ampio, ovvero quello di una cittadina turistico-commerciale che – diciamoci la verità - non vive uno dei suoi momenti migliori e, conseguentemente, necessita come il pane del contributo di tutti coloro i quali desiderano partecipare al suo rilancio, non possiamo che rilevare l’inopportunità di un irrigidimento dei rapporti con le forme associative più attive nella nostra realtà (il Comitato Carnevale e l’Associazione Amanteani nel Mondo ieri, l’Associazione Notte Bianca oggi).

 

Tra le altre cose, le istanze poste dai padri ideatori della Notte Bianca – almeno per come presentate – sono oggettivamente legittime, in quanto non invadono le prerogative della burocrazia comunale, ma si riferiscono alla realizzazione di un programma già presentato – che abbiamo letto – e che rappresenterebbe una bella vetrina per Amantea.

Ci sentiamo di consigliare all’Amministrazione Comunale di abbandonare certe forme di rigidità e di rivedere i rapporti e le relazioni con tutte le Associazioni del territorio che desiderano lavorare per il bene comune, perché compito di chi governa è anche quello di promuovere le migliori sinergie tra le diverse realtà presenti in una società, perché la riconciliazione rappresenta il miglior indotto per creare le migliori condizioni di contesto, e perché la crescita è innanzitutto un fatto collettivo che coinvolge anche le forme associative, che presuppone la logica della mano tesa e del buon senso e non reazioni che portano nella sostanza ad arroccarsi, allontanando - invece di ricomporre - le differenti posizioni. Lo diciamo perché siamo fortemente convinti del fatto che, proprio in considerazione del particolare momento che vive la nostra cittadina, è necessaria una squadra dove tutti, e non solo alcuni, siano messi nella condizione di poter dare il proprio prezioso contributo.

Per quanto ci riguarda, come PD e GD Amantea, siamo pronti a fare la nostra parte.

Amantea, 9 agosto 2016                    I Segretari di Circolo PD e GD Enzo Giacco & Stefano Spina

Ora non resta che aspettare la risposta dell’amministrazione invero già anticipata sia del sindaco che dal Vicesindaco.

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Ecco il comunicato inviatoci dal Partito Democratico e dai Giovani Democratici di Amantea.

“I Circoli del Partito Democratico e dei Giovani Democratici di Amantea esprimono forte preoccupazione e condanna per i fatti accaduti nelle ultime ore in città.

Già nelle scorse settimane alcuni episodi di violenza avevano lanciato un campanello d’allarme minando la serenità dei nostri cittadini.

Non vorremmo che quanto accaduto nelle ultime ore celi una nuova escalation di atti di violenza tesi a diffondere paura e insicurezza.

Dinnanzi a tale timore, riteniamo sia compito di tutti – dalle istituzioni, alle organizzazioni politiche, sociali ed economiche, ai cittadini - stringersi a salvaguardia della legalità, alzando un coro di disapprovazione e di condanna, e ponendo in essere azioni di contrasto rispetto a tutto ciò che è contrario alla dignità, al senso comunitario ed alla civiltà.

Noi riteniamo che ci sia in Calabria un popolo che ha fame di regole e di legalità e che è consapevole del fatto che l’affermazione di un modello culturale basato su valori etici e morali sia propedeutica a qualsivoglia forma di crescita.

Per tale ragione riteniamo necessario esprimere la ferma condanna di fronte a tali episodi di violenza. Amantea, 22 marzo 2015”.

Non si comprende bene a cosa il PD ed i GD si riferiscano .

Sembra che la paura di “ una nuova escalation di atti di violenza tesi a diffondere paura e insicurezza” possa aver riferimento all’incendio delle due auto.

Ma allora la nostra supposizione di un incendio doloso potrebbe essere verosimile .

Ma allora si tratterebbe di un attentato.

Ma diretto a chi? Al medico-cardiologo amanteano? Od all’imprenditore amanteano? Od alla dipendente comunale che usava una della due autovetture?

Certo è che i Carabinieri di Amantea stanno investigando e potrebbero giungere alle prime conclusioni sulla base di testimonianze fornite da alcuni amanteani.

Pubblicato in Politica

Anche a Cleto nelle scorse settimane si è celebrato il congresso del circolo locale dei Giovani Democratici.

 

I tesserati all’unanimità hanno indicato come nuovo segretario il ventunenne Eugenio Vairo, studente di Scienze Politiche all’Unical e già membro della segreteria provinciale di Cosenza dei Giovani Dem e presidente del circolo il ventiduenne Salvatore Caputo.

 

Subito dopo la fase congressuale,i GD di Cleto si sono ritrovati per un incontro nella loro sezione, che ha registrato una larga affluenza, aperto a tutti i giovani cletesi e alle realtà giovanili del comprensorio, come Aiello, Lago, Amantea, Paola e Serra D’Aiello, a dimostrazione dei rapporti di collaborazione che si possono tenere fra i circoli del tirreno, e con tanti ospiti accorsi all’iniziativa come il segretario regionale Mario Valente e il candidato alla segreteria nazionale Mattia Zunino.

 

Il segretario Eugenio Vairo ha dichiarato : “Ringrazio tutti i ragazzi per la fiducia espressa nei miei confronti, sono felice e orgoglioso dell’onore e dell’onere che mi è stato affidato nel guidare un circolo cosi importante come quello di Cleto, che negli anni, con umiltà e dedizione, ha saputo diventare punto di riferimento di tanti giovani e non nella difficile comunità cletese, riuscendo a portare le diverse istanze e gli interessi collettivi dinanzi alle istituzioni tornando alla sana politica, in modo trasparente e concreto ,dove alla base stanno discussione,partecipazione e confronto.

 

Ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi che fanno parte di questo gruppo fin dall’inizio, quelli che si sono aggregati strada facendo e quelli che hanno iniziato un percorso insieme a noi ed hanno deciso poi di prendere strade diverse.

Un grazie particolare ad Armando Bossio,”padre” di questo circolo, che ha saputo gettare delle basi solide a sostegno di questo gruppo, ai segretari Michele Rizzuti (provinciale) e Mario Valente (regionale) per la vicinanza costante dimostrata nei confronti del circolo di Cleto; un grazie a Mattia Zunino per la piacevole visita fatta nei giorni scorsi nella nostra sezione e un augurio per le imminenti primarie nazionali del 12 e 13 marzo.

 

Ora, dopo seppur qualche divergenza interna e qualche rallentamento dell’ultimo anno,questo circolo è pronto a tornare ad essere soggetto attivo di questa comunità e a farlo su gambe nuove,rimettendo a disposizione di tanti giovani la possibilità di fare discussione politica e di impegnarsi in prima persona per il proprio territorio,ma anche quella di socializzare e creare luoghi di incontro.

Molte sono già le iniziative in cantiere di cui stiamo già discutendo,e le battaglie che andremo ad affrontare da qui a breve.

Prima fra tutte quella delle imminenti elezioni amministrative, dove confermo già da ora che i Giovani Democratici saranno in campo da protagonisti, consapevoli delle diverse difficoltà che il nostro paese attraversa e per contribuire attivamente al processo di cambiamento di cui questa comunità ha inevitabilmente bisogno”.

Pubblicato in Basso Tirreno

Il PD verso il cambio generazionale ed ideologico: 16 febbraio 2014. Il prossimo 16 Febbraio si terranno le tanto attese “primarie” per scegliere il nuovo segretario regionale del Partito Democratico.

“Dopo anni di sterile commissariamento – dicono dalla segreteria provinciale dei Giovani Democratici di Cosenza - la Calabria ha finalmente la possibilità di poter costruire un nuovo partito, fondato e retto dalla base, lontano da dietrologie e vecchie logiche. In una regione lacerata da ‘ndrangheta, povertà, emigrazione, disoccupazione, emerge chiaramente l’esigenza di un Partito che si faccia portatore di quei principi che vadano a migliorare le condizioni economiche e sociali in cui versa la Calabria allo stato attuale”

E poi continuano che occorre avviarsi ad un cambio generazionale e ideologico di cui necessita il partito. “In uno stato di profonda crisi economica, sociale e morale, il Partito Democratico deve essere promotore di una nuova politica: il cambiamento. Bisogna cercare di identificare il Partito Democratico sotto due profili: strutturale e funzionale”.

Per quanto riguarda il profilo strutturale, il principio è la trasparenza assoluta in ogni decisione; la pubblicazione delle spese dei gruppi nei vari organi territoriali; il divieto per il segretario regionale di partecipare come candidato a competizioni elettorali per tutta la durata del proprio mandato; l’introduzione delle preferenze nella scelta dei componenti delle assemblee e direttivi degli organismi ed eliminazione, a partire da questa fase regionale, del sistema delle liste bloccate; la creazione di meccanismi di coinvolgimento dei singoli circoli ovvero aggregazione di circoli, quando si discute a livello regionale, sia politico che istituzionale, di scelte che interessano singoli territori della nostra regione; una segreteria regionale itinerante e più vicina alla gente ed ai circoli; il divieto assoluto di deroghe nelle candidature per chi ha svolto già due mandati nel medesimo livello istituzionale.

Per quanto al profilo funzionale. Il partito deve essere promotore dei principi contenuti nella Carta Costituzionale, deve avere come punto di riferimento la “questione meridionale” e la legalità, in quanto, nonostante siano passati anni da quando venne pronunciata la prima volta questa frase, gli scenari restano pressoché immutati. La Calabria registra notevoli deficit in diversi ambiti dall'istruzione (le prove invalsi ne sono dimostrazione), al lavoro (tassi di disoccupazione elevatissimi), dalla sanità (numerosa è la popolazione che decide di curarsi fuori dalla Calabria), alla differenza di genere.

La Calabria chiede che il Partito Democratico si avvicini a tali problemi e che abbia le competenze necessarie per affrontarli. Chiede, altresì, che venga cambiata la prospettiva: allontanarsi dalle poltrone e avvicinarsi alle esigenze della popolazione.

Bisogna rompere con il passato, con una politica tradizionale e consuetudinaria.

La Calabria ha bisogno di Sinistra. È arrivato il momento di dire basta, di chiudere con il passato, di concentrarsi su progetti e idee, di investire sul capitale umano, di cambiare il partito da un “partito oligarca” sorretto da capibastone, ad un partito aperto capace di combinare le diverse sinergie che lo compongono.

Per avere questo occorre un segretario libero e di tutti.

NdR Non chiedetevi per favore dove siano stati i Giovani Democratici mentre la Calabria si avviava alla situazione fallimentare testè evidenziata, né chi abbia nominato e garantito un commissario sterile e fallimentare. La colpa è sempre della oligarchia e dei capobastone che hanno governato il PD nel silenzio di tanti.

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la forte presa di posizione dei Giovani Democratici di Amantea sulla nuova discarica di Lago. Una nota, ci sembra, che nel dare spessore alla convinzione che “ la stagione delle discariche deve terminare”, indica nella ““raccolta differenziata spinta su base regionale” la unica strada da seguire per affrontare e risolvere il problema dei rifiuti in Calabria, e solo a seguire “ impianti di trasformazione e lavorazione del rifiuto o impianti di recupero dell’energia”.

Praticamente gli stessi obiettivi fissati dal Governo al tempo del Commissariamento della Calabria e mai raggiunti né dai governi regionali di Centro destra che da quelli di centro sinistra.

In quindici anni l’unica cosa cambiata è la consapevolezza del popolo sul fatto che si sia stati presi per i fondelli e quella di pochi che noi si sia lasciati fare: in Calabria come in Campania, dove nessuno ha mai visto ed oggi si grida questa verità .ma ecco la nota:

“In questi giorni si è sollevata la giusta preoccupazione delle popolazioni del Basso Tirreno Cosentino per la scelta del Comune di Lago (CS) di realizzare una discarica di RSU con capienza di 400 mila metri cubi. Riteniamo che la scelta fatta dalla Regione Calabria, insieme agli enti locali consenzienti, di aprire nuove discariche (avvenuta contestualmente in altre località) sia scellerata ed incomprensibile. La discarica dovrebbe sorgere in località “Cozzo Giani” non lontano dalla Vallata del fiume Oliva. Un territorio già colpito da un gravissimo inquinamento (proprio tra Cozzo Giani, Foresta e Carbonara) dovuto all’illecito smaltimento di circa 140 mila metri cubi di materiali tossici e nocivi, e una problematica tutt’ora aperta per la quale nel 2009 migliaia di persone sono scese in piazza a manifestare. Una zona che andrebbe bonificata e non ulteriormente danneggiata. I finanziamenti per la realizzazione di questa discarica, arriveranno da un "a.p.q." e dai fondi FAS, che dovrebbero finanziare opere pubbliche utili ed innovative e non opere per le quali siamo già stati “condannati” dall’Unione Europea. Un progetto il cui “Piano di monitoraggio e controllo”, utile per ottenere le necessarie autorizzazioni, riportava il frontespizio di un impianto poco simile del crotonese (notizia riportata dalla stampa regionale), e che fa pensare ad una clamorosa opera di “scopiazzatura”. In questo periodo, mentre la nostra bellissima terra veniva utilizzata come pattumiera contestualmente i cittadini calabresi pagavano profumatamente quindici lunghi anni di commissariamento (tra indennità e consulenze) per progettare come exit strategy nuove discariche..?? No grazie! Se questa è la “vera” politica ambientale della Regione, sicuramente “tamponerà” per qualche anno l’emergenza, con ulteriori costi ambientali, ma di certo non risolverà il problema dei rifiuti in Calabria. Noi Giovani Democratici siamo convinti che la stagione delle discariche deve terminare. Oggi è utopistico pensare ad un cambiamento sostanziale immediato, ma è un dovere invertire la rotta gradualmente investendo con convinzione nella “raccolta differenziata” spinta su base regionale, e solo dopo questo passo affiancare impianti di trasformazione e lavorazione del rifiuto o realizzare impianti di recupero dell’energia. Un piano regionale chiaro e lungimirante, unito ad un piano di investimenti a lungo termine che rispetti e non aggiri le direttive europee. In quanto giovani calabresi siamo presenti in tutti i presidi che si preoccupano di favorire l'innovazione ed il rispetto del territorio, collaborando e facendo rete nei diversi territori assediati da iniziative poco chiare, come nel crotonese, nel comprensorio Acri-Bisignano, nella Presila cosentina, e nel territorio di Donnici. Pertanto saremo presenti anche nel basso Tirreno Cosentino con i nostri circoli ed amministratori locali, per evitare ulteriori scempi ambientali e per confrontarci con gli enti e le popolazioni locali su investimenti innovativi nel ciclo dei rifiuti.GD Calabria – Forum Ambiente -GD Circolo di Amantea”

Pubblicato in Basso Tirreno
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