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Come riceviamo pubblichiamo:

“Questa è la situazione incresciosa del lungomare di Amantea nell'area dei giochi per i bimbi. Prima che un bambino si faccia seriamente male, mi chiedo come mai il comune non è intervenuto? Forse non si vede che le altalene sono rotte e che non sono assolutamente idonei e sicuri, anzi, sono parecchio pericolosi?

Il tutto ovviamente l'ho segnalato alla Polizia Municipale rispondendo che sarebbero intervenuti per transennare con del nastro i giochi pericolosi e che lo avrebbero segnalato al servizio manutentivo.

I problemi che volevo esporre sono questi:

– I giochi non coprono i requisiti di sicurezza generali;

– Non viene fatta una regolare manutenzione;

– Non sono conformi alle norme tecniche di sicurezza EN1177 e UNI11123:2004 ed EN1176;

– Non esiste recinzione e, oltretutto, i cani lasciano i loro escrementi nelle vicinanze (quando non sopra) dei giochi;

– Non esistono info sui numeri utili per interventi sulle attrezzature e di pronto soccorso;

– Le superfici non sino idonee ad assorbire l’impatto di eventuali cadute e la pavimentazione non ha una sicurezza anitrauma (polyshock);

– I giochi hanno parti mancanti rotte ed o usurate;

– Le altalene hanno ganci di attacco alle sospensioni, alla struttura e al sedile non regolari e non ci sono ganci di chiusura a sedile;

– I bulloni di tutti i giochi non sono protetti.

Ora mi chiedo ma possibile che non se ne siano accorti prima?

Un Padre Marco Taruffi”

Pubblicato in Politica

Occorre dire un bel grazie all’ingegnere Pileggi che ha fatto affiggere gli avvisi specifici della inutilizzabilità dei giochini per ragioni di sicurezza.

Almeno questo.

Ma ha fatto di più. Ben di più. Ha fisicamente impedito l’accesso almeno agli scivoli facendo apporre tavole di compensato che inibiscono la salita dei bambini

Certo è brutto vedere le faccine tristi dei bambini che cercano di accedere agli scivoli e si vedono proibito l’uso.

Le mamme in particolare quelle dei paesi collinari che arrivano sul lungomare di Amantea fanno commenti sulla carenza di accoglienza.

E segnalano la assoluta mancanza di altri giochini fruibili.

Manca perfino un segnale che indichi la presenza di altri giochini nella villa comunale con espresso indicazione del modo per raggiungerla

Intanto la politica in tutt’altre faccende affaccendata per preoccuparsi dei bambini.

Ma non disperate!

Vedrete che qualcuno che ha in mano le chiavi dei forzieri troverà i soldi per nuovi giochini proprio prima delle elezioni del 25 maggio!

Scommettiamo?

 

Siamo già intervenuti sulla vicenda dei giochini sul lungomare

Ed abbiamo ricordato che sono giochini datati, anzi vecchi, logorati dall’età oltre che dall’uso.

Una struttura di pochi euro ma che ha un uso notevole da parte dei bambini.

Praticamente quel poco che resta di una antica dotazione.

Non dimentichiamo che ogni volta che è stato necessario il personale del comune ha provveduto a manutenzionarli, facendo quello che è stato possibile e perfino colorandoli.

Ora sono fatti così vecchi che è necessario sostituirli. Anzi obbligatorio sostituirli.

Gli interventi manutentivi non ci appaiono sufficienti.

Nella prima delle foto in basso potrete notare una tavola orizzontale che nelle intenzioni dovrebbe essere la soluzione di sicurezza.

Non solo ma avrete modo di notare nuove tavole verticali che sostituiscono quelle deteriorate.

Ma andiamo al problema principale

L’uso dei giochini viene inibito circuitandoli con le strisce colorate Polizia Municipale, le stesse strisce che durane carnevale delimitano la zona per gli spettatori da quella dei carristi. Meramente teorici ed in realtà afunzionali

Ed afunzionali sono anche in questo caso.

Nella foto iniziale e nella seconda in basso vedrete i bambini che bypassano le strisce ed usano i giochini al punto da rendere necessario l’intervento di una pattuglia di Vigili Urbani che sono costretti a ricordare ai genitori di non far usare i giochini stessi

Un genitore interviene e chiede perché mai non sia stata emanata ed affissa la ordinanza di divieto di uso un vigile risponde che non si tratta di sequestro e che quindi non può essere emessa una ordinanza.

Ad Amantea diciamo “ trictapè” per dire “ci risiamo”

Lo sappiamo tutti che non è così, almeno altrove, nelle altre parti dell’Italia.

Ma ad Amantea la sottrazione all’uso pubblico, la inibizione alla frequenza , si fa con una striscia bicolore senza bisogno di alcuna ordinanza che ne vieti l’uso.

In sostanza siamo al paradosso!

La striscia che dovrebbe soltanto indicare la zona inibita ad Amantea diventa ordinatoria .

Ma allora perché quando si appone la striscia a carnevale si appone anche il testo dell’ordinanza?

Forse perché a Carnevale si scherza?

Se qualcuno si fa male di chi è la responsabilità?

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