Una forte reprimenda di Biagio Miraglia alla politica silente, alla politica assente, ai politici senza spina dorsale, senza certezze, alla mancanza di speranze, alla irresponsabilità di chi ha portato il paese sull’orlo dell’abisso e pretende di continuare a fare danni…
Ecco il comunicato di Miraglia:
“Ho sperato tanto che la politica ad Amantea potesse avere un sussulto tale da poter offrire alla cittadinanza, in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale, un progetto amministrativo degno di tale nome, utile a cancellare il fallimento dell’ultima Amministrazione Sabatino. Al contrario, ho purtroppo constatato sul campo il livello bassissimo raggiunto complessivamente dalla politica nella nostra Città.
E quello che sta avvenendo in questi giorni ne è prova tangibile.
L’assenza totale dei partiti, l’inesistenza di ogni dibattito politico pubblico sui grandi problemi che assillano Amantea e Campora San Giovanni, la mancanza assoluta d’informazione (e oserei dire anche di trasparenza) sulla costruzione delle liste e dei programmi elettorali (ci toccherà qualche bel copia e incolla come nel passato già accaduto), sono tutti elementi che la dicono lunga su “i fritti misti” che qualcuno sta preparando e più in generale sul livello scadente della classe politica presente in Città.
Proprio per queste ragioni, pur ringraziando le numerose persone che mi hanno “offerto” un posto in questa o quella lista elettorale, sono arrivato alla determinazione di non poter dare il mio disinteressato contributo in questa competizione elettorale per l’elezione del Consiglio Comunale.
E’ stata una scelta non facile per una giovane persona che crede alla “nobile arte” della politica, che crede che un contributo alla propria Città vada sempre e comunque dato, che crede nell’impegno civile e sociale.
Ma a tutto c’è un limite, superato il quale ogni persona per bene si ferma a riflettere con calma. E questa mia riflessione mi ha portato ad un’amara conclusione: non ci sono oggi ad Amantea le condizioni per mettere su un progetto politico ed amministrativo valido, frutto della condivisione di un nutrito gruppo di persone che non hanno velleità personali, interessi individuali da difendere, appetiti da sfamare ma che invece offrono se stessi e le loro capacità per la crescita sociale ed economica della Città.
Mi sbaglierò, ma questo è il mio convinto pensiero, ovviamente opinabile.
Intanto, i problemi della nostra Comunità sono ancora tutti sul tappeto: la oramai ufficiale chiusura della Tenenza della Guardia di Finanza di Amantea (un altro presidio di legalità che verrà meno), la scuola media di Amantea dichiarata inagibile, la gestione della raccolta rifiuti, l’ottimizzazione della rete idrica e fognante, la riorganizzazione della macchina comunale.
Per non parlare poi dello stato di dissesto finanziario del nostro bilancio comunale.
Su questi fondamentali punti (ma ne dimentico sicuramente degli altri) tutto tace e non può essere credibile chi fino a questo momento è rimasto silente e ora per ottenere consensi (e magari un posto al sole e qualche indennità) salirà su un palco per promettere di tutto e di più.
Non è questa l’idea di politica che ho condiviso con diversi amici che, guarda caso, hanno deciso, come me, di non prendere parte alla prossima disputa elettorale in quanto non ci sono le minime condizioni di agibilità.
Spero tanto che subito dopo questa tornata elettorale un gruppo di persone per bene e qualificate possa sedersi a un tavolo comune con l’obiettivo di iniziare un vero e costruttivo confronto (anche pubblico) sulle problematiche che vive la nostra Comunità e gettare, quindi, solide basi per la costruzione di un progetto politico e amministrativo atto a far incamminare il nostro territorio sul sentiero dello sviluppo economico e civile.
Biagio Miraglia
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E pur si muove!. Eppur si muove!. E pur si move!
La frase sarebbe stata pronunciata da Galileo Galilei al tribunale della Inquisizione al termine della sua abiura dell'eliocentrismo.
In realtà la frase è stata soltanto attribuita a Galileo da Giuseppe Baretti, che aveva ricostruito la vicenda per il pubblico inglese, in un'antologia pubblicata a Londra nel 1757, Italian Library. Il proposito di Baretti era chiaramente quello di evidenziare l'atteggiamento contraddittorio ed intellettualmente violento della Chiesa cattolica del tempo.
Parliamo del famoso Galileo, che fu sottoposto all'inquisizione per sei anni, e torturato per aver detto che la terra si muoveva.
Quando fu liberato, egli alzò lo sguardo al cielo e giù verso terra e battendo il piede, con animo contemplativo disse: Eppur si move; ossia, ancora si muove, intendendo la terra.
La frase viene ancora usata, nel lessico giornalistico e colloquiale, per significare un'intima certezza che resiste a tutte le intimidazioni.
Una frase di speranza che sottende insieme il bisogno di verità, di giustizia, di cambiamento, ma anche il valore della somma di micro elementi , di micro fatti, che lasciano intravvedere che chi dovrebbe garantirli non resterà immobile per sempre e si adopererà in tale direzione prendendo comunque atto che intorno c’è chi tortura per indurre il silenzio e per sollecitare l’immobilismo.
Ci riferiamo all’universo ed ai microcosmi
Tra questi ultimi anche alla nostra cittadina dove ancora la gran parte del popolo ritiene che il potere terrestre sia il centro del mondo da cui parte tutto e che sia anche invincibile, così che non valga la pena di lottare per far capire le ragioni galileiane e le loro verità.
Alla nostra cittadina dove l’inquisizione non è mai cessata di esistere e di dominare le poche intelligenze che la natura eccezionalmente ha messo al mondo.
Alla nostra cittadina dove la mediocrità domina e fa scuola insegnando a tanti, se non a tutti, che la cultura non serve, che la verità è ipocrita, che l’inquisizione non ha mai cessato di esistere e di dominare le poche intelligenze alle quali la natura, eccezionalmente, ha permesso di svilupparsi e di esistere in questo luogo.
Ed il segno principale è la paura. Tanta paura.
Una paura che giunga anche ai protettori nascosti in tante parti, tra le gente comune, l politica, la massoneria, la magistratura, la burocrazia, ed altro.
D’altro canto, se vero, il sole continuerà a sorgere e la terra continuerà a girarvi intorno.
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