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mammografia digitaleE’ lunga la fila di donne di varie età che sono costrette ad andare presso l’ospedale di Cetraro per effettuare le mammografie di controllo, indispensabili per tutte le donne, in particolare ad una certa età.

 

Ma molte di loro non sapendo come raggiungere Cetraro non riescono ad effettuare le indispensabili mammografie con i maggiori rischio conseguenti.

Come può la signora anziana di Cleto o di Serra d’Aiello giungere a Cetraro se non esistono mezzi di linea per raggiungere il detto ospedale?

Dovrebbe avere un parente che la accompagni, magari non andando al lavoro, o noleggiare un’auto con conducente ed impegnare metà della sua pensione di anzianità.

Probabilmente non esiste in Italia un posto dove per eseguire una mammografia occorre percorrere circa 75 km! Vergognoso, inaccettabile, da terzo mondo.

E tutto questo mentre il Poliambulatorio della vicina Amantea, facilmente raggiungibile per ognuna di loro ha un mammografo che è stato donato da un’associazione di donne proprio per dare risposta ai problemi delle donne!

Occorreva preparare le stanze per il mammografo. Certo, ma già questa è una vergogna! Possibile che NESSUNO IN QUARANT’ANNI abbia mai pensato che un servizio similare è indiSpesabile per un bacino di oltre 36 mila abitanti quale è quello di competenza di Amantea ?

Questa è la dimostrazione del malgoverno della sanità sul territorio calabrese, in via generale, e soprattutto del malgoverno della sanità territoriale nel Basso Tirreno Cosentino!

Diamo atto che Giuliana Bernaudo ha tentato, finora non riuscendoci- e non ne sappiamo le ragioni perché gli enti pubblici non rendono conto del loro operato- di dare risposta a questa viva esigenza delle nostre donne, ma non BASTA.

Gli ammalati dell’hinterland di Amantea devono lottare quotidianamente contro RITARDI VERGOGNOSI, INACCETTABILI CARENZE, PROGRAMMAZIONI SENZA SENSO, “ STORTURE VIZI ED INEFFICIENZE RISPETTO ai servizi essenziali”, come denuncia da anni il Tribunale per i Diritti del Malato, .

Alla loro, invero flebile voce, uniamo la nostra, in quella che ci sembra una battaglia da condurre quotidianamente denunciando quanto è dato sapere.

Intanto sollecitiamo la direttrice del Distretto Sanitario Tirreno dell’ASP Cosenza d.ssa Giuliana Bernaudo a superare le pastoie ed i lacci che bloccano la attivazione del mammografo di Amantea, pronti- glielo riconfermiamo- ad ogni azione.

Ora è davvero tempo di dire BASTA.

Il poliambulatorio e con esso la tutela della salute degli abitanti del Basso Tirreno Cosentino saranno l’ obiettivo principale della nostra azione politica.

 

Amantea 20.10.2014

Miriam Bruno , Concetta Veltri, Fabio Garritano, Sergio Ruggiero e Giuseppe Marchese

Pubblicato in Primo Piano

Puntuali alle ore 10.00 i componenti della commissione consiliare dell’urbanistica si sono incontrati nella sala consiliare

Erano presenti il presidente e consigliere comunale Franco Chilelli, il sindaco Monica Sabatino, il presidente del consiglio Linda Morelli, l’assessore Emma Pati, i consiglieri Miriam Bruno, Francesca Menichino, Sante Mazzei, Sergio Ruggiero, Salvatore Alessandro ed infine l’assessore all’urbanistica .

Presente anche l’ingegnere Franco Lorelli responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale

Ampia ed approfondita la discussione sorretta in particolare dalle osservazioni sul destino della città e sulla capacità di risposta del PSA alle esigenze della comunità.

Nella parte finale dell’incontro la forte richiesta del consigliere Ruggiero sulla necessità di aree attrezzate per i giovani , nelle quali vivere momenti di gioco e di comunione, aree che dovrebbero essere presenti in ogni quartiere.

Ancora una volta era indisponibile la relazione al PSA dalla quale trarre i dati sulla capacità della proposta urbanistica di dare risposta alle esigenze delle comunità di Amantea e di Campora SG e sulla rispondenza del piano alle esigenze della città, avuto riguardo al patrimonio di immobili di Amantea che mostra una disponibilità di migliaia di seconde case , che presenta tanti nuovi fabbricati non richiesti dal mercato, tantissimi magazzini commerciali sfitti, che eccede ogni logica previsione di sviluppo della popolazione almeno per i prossimi 50-100 anni anche per la attuale fortissima disponibilità di aree edificabili alcune delle quali che da oltre 20 anni sono inutilizzate.

Relazione che come dichiarato dall’ingegnere Lorelli sarà posta in visione appena adottato il Piano e dalla quale si potrà vedere se realmente sono rispettati i parametri imposti dal DM 2 aprile 1968 n 1444 che impongono limiti inderogabilli di densità edilizia, di altezza, di distanza tra i fabbricati e i rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti, ai sensi dell’art.17 della legge 6 agosto 1967 n°765 .

Stando a quanto ripetutamente evidenziato dagli studiosi e dagli urbanisti per ogni abitante potenziale sono imposti

4,50 mq destinati all’istruzione

2,00 mq destinati alle attrezzature di interesse comune

9,00 mq destinati agli spazi pubblici attrezzati

2,50 mq destinati a parcheggi

E non sembra che tali parametri sino stati mai rispettati; dal che emergerebbe la responsabilità di tutti i tecnici e di tutte le amministrazioni precedenti.

E'  forte lapresunzione di poter dimenticare dal novero degli abitanti potenziali della città quelli che possono utilizzare i sottotetti che sono stati sanati nel rispetto di una folle legge regionale.

Come emerso in sede di discussione la commissione non era in grado di insidiare le proposte del PSA atteso che “il PSA deve essere adottato dal comune di Amantea per evitare problemi agli altri PPSSAA!” e solo dopo chiunque potrà formulare eccezioni da portare al consiglio comunale.

Ovviamente resta il problema delle tasse da pagare sulle aree ipotizzate come edificabili ma che non lo saranno certamente nei prossimi 50 anni!

Ma questo va bene per il bilancio del comune!

Pubblicato in Politica

Un tempo Amantea ed il suo Hinterland è stata sede di una Unità Sanitaria Locale che ha avuto la autonomia tipica delle AASSLL, dotata di autogoverno.

Il Basso Tirreno Cosentino aveva, così, ottenuto molti servizi sanitari mai avuti

Poi questa autonomia è scomparsa ed Amantea ed il suo hinterland sono diventati Distretto sanitario.

Ovviamente questa trasformazione si è accompagnata alla perdita di servizi.

In quella occasione gli organi di governo della ASL ha fatto man bassa perfino dei mobili oltre che dei servizi che man mano si sono ridoti.

Ma la spoliazione non è bastata

Alla fine la follia politica delle ASP, cioè degli organi di governo coincidenti con le province così che la Calabria aveva province come Cosenza da 720 mila abitanti e province come Vibo da circa 160 mila abitanti

E nell’ASP di Cosenza nascevano Distretti con popolazione vicina a quella di alcune ASP calabresi.

Ma torniamo ad Amantea

Amantea ed il suo hinterland non hanno un ospedale sul proprio territorio ed i suoi ammalarti devono a Lamezia, Catanzaro, Paola, Cetraro o Cosenza, senza che nemmeno esistano mezzi di collegamento ordinari efficienti e sufficienti

Proprio per questa carenza il Poliambulatorio ha assunto una importanza fondamentale per la salute dei suoi abitanti.

In questa struttura territoriale perle di efficienza e disastri di inefficienza

Tra le perle il laboratorio di Analisi che ha un trend di utenti in crescita e che serve anche gli abitanti dei comuni del catanzarese: parliamo di Nocera Terinese, Falerna, Gizzeria, Martirano, San Mango d’Aquino, Martirano Lombardo

Pur a fronte a tali parametri di efficienza i responsabili dei laboratori di analisi continuano a spogliare il poliambulatorio di personale tecnico addetto al laboratorio di analisi di Amantea per dotare il Centro Trasfusionale di Paola, determinando così problemi nell’espletamento della notevole mole di lavoro che il laboratorio espleta.

Ci viene riferito che il servizio presso il Centro Trasfusionale potrebbe essere facilmente svolto se tutto il personale che vi opera rendesse i proprio servigi nell’interesse del servizio trasfusionale e senza preferenze improprie ed inaccettabili. Se non peggio!

Appare inaccettabile infatti che il poliambulatorio di Amantea continui ad essere il caveau dove attingere per ogni cosa riducendo i già pochi ed insoddisfacenti servizi sanitari resi

E questo senza fare per il momento riferimento alle lettere anonime che vengono usate( speriamo solo usate) per creare disservizi.

I firmatari della presente dicono BASTA restano impegnati ad assumere ogni iniziativa atta a tutelare i diritti degli ammalati del territorio di Amantea e del suo hinteland.

Amantea 18 ottobre 2014                                        

                                                                                  Miriam Bruno e Giuseppe Marchese

Pubblicato in Primo Piano

"Siamo indignati" E’ il messaggio principe dei Giovani Democratici in Piazza Commercio ad Amantea.

Presenti Vincenzo Pugliano, Giacco e Muoio

La protesta evidenzia che il diritto alla salute dei calabresi è messo seriamente in discussione.

Ed allora ecco il grido di protesta:

Basta ad una sanità pubblica incompetente, pressappochista, degradata.

No all’ese5cizio arbitrario del potere di nomina

Stop agli sprechi, alle inefficienze, alla riduzione dei servizi

Mai più scandali e casi di mala sanità

Sanità pubblica vuol dire servizi facilmente accessibili, efficienti ed efficaci e non morte, paura e disperazione.

La consigliera Miriam Bruno ha incontrato i Giovani Democratici sposando la loro protesta.

La stessa nei giorni corsi ha incontrato la direttrice del distretto tirrenico per esporre alcuni dei problemi della popolazione amanteana ricevendo assicurazione che il Poliambulatorio amanteano e la popolazione del Basso Tirreno Cosentino sono tra gli obiettivi primari della d.ssa Guliana Bernaudo che è alla ricerca delle soluzioni ai problemi prospettati

Pubblicato in Cronaca

La politica ha il dovere di operare costantemente per migliorare i servizi a favore della popolazione.

In questa ottica Miriam Bruno e Peppe Marchese, interessati dai cittadini di Amantea e del comprensorio sulle insufficienze del Poliambulatorio di Amantea, si sono recati presso lo stesso per parlare con gli utenti e cogliere i loro problemi

Basta poco per sapere.

Basta volerlo

E così i due politici amanteani hanno avuto conoscenza

-Che il mammografo che è stato donato al distretto di Amantea ANCORA NON FUNZIONA .

“Si tratta di una situazione inaccettabile- ha detto Peppe Marchese- Le nostre donne sono costrette ad andare con mezzi propri a Cetraro per effettuare le mammografie . Chiederò un incontro urgente prima con la d.ssa Giuliana Bernaudo e successivamente con Gianfranco Scarpelli”

La consigliere Miriam Bruno ha, poi, dichiarato “ Diagnosticare precocemente una malattia al seno è una prevenzione necessaria a cui le donne devono essere facilitate. E’ in controtendenza con la sensibilizzazione verso questa problematica costringerle a recarsi con i propri mezzi fino a Cetraro”

-Che per una semplice visita oculistica occorre andare fuori Amantea . “Ci è stato detto che le prenotazioni sono bloccate fino ad aprile 2015 . E’ una condizione da terzo mondo. Nell’incontro con i responsabili chiederemo ragione anche di questa inaccettabile situazione pretendendo che gli utenti del servizio sanitario di Amantea abbiano lo stesso servizio che hanno gli altri e che pertanto abbiano gli stessi temi di attesa degli amici di Paola. Una perdurante diversità ci indurrà ad azioni eclatanti”

-Che il CIM è chiuso il venerdì mattina. E’ incredibile ed inaccettabile!

-Che ed infine il servizio di cardiologia sia fortemente carente. Dopo il malore dello stimato dr Garcea, al quale porgiamo gli auguri di una pronta guarigione, è stato temporaneamente presente il dr Musacchio che ha lavorato in modo ottimale ma che ora è assente . In conseguenza i pazienti in attesa sono centinaia con tempi lunghissimi. Anche per questo servizio siamo di fronte ad una situazione abnorme ed inaccettabile che non può non essere denunciata”.

“Insieme con amici della lista stiamo raccogliendo ulteriori dati ed informazioni” –concludono Miriam Bruno e Peppe Marchese.

Marchese, poi, conclude evidenziando che ” Riteniamo necessario un incontro dibattito sullo stato della sanità pubblica nel Basso Tirreno Cosentino. Un incontro al quale chiederemo di partecipare le forze politiche che saranno in campo alle prossime elezioni regionali perché si impegnino a garantire i diritti sanitari di Amantea e del suo hinterland. Troppo il silenzio sulle carenze del poliambulatorio di Amantea , anche da parte della politica locale che nulla ha fatto finora “

“E’ tempo di dare risposte agli amanteani ed agli utenti del Poliambulatorio di Amantea- dice Marchese- e se non la fa la politica lo faremo noi da cittadini.”

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del gruppo consiliare “Insieme per la città”

Gruppo Consiliare “ Insieme per la Città “

I Consiglieri comunali del gruppo “ Insieme per la Città “ : Sante Mazzei, Concetta Veltri, Miriam Bruno, appresa la notizia del dissequestro del porto turistico di Amantea, esprimono la propria soddisfazione per la decisione assunta dal Tribunale del Riesame.

Pur non conoscendo le motivazioni di tale decisione, riteniamo importante che la stessa sia arrivata in maniera cosi tempestiva nel mentre la stagione estiva entra nel suo momento più caldo.

Esprimiamo al tempo stesso la nostra vicinanza ai pescatori, ai lavoratori ed ai diportisti che possono tornare ad utilizzare liberamente l ’importante struttura in questo periodo dell’anno, che costituisce il momento più produttivo della stessa.

Le nostre posizioni già espresse nell’ultimo Consiglio Comunale trovano condivisione nella decisione dell’ organo giudiziario, al tempo stesso ci adopereremo affinchè si possa procedere in maniera spedita alla risoluzione dei rilievi mossi dalla Procura della Repubblica di Paola.

Amantea, 17/07/2014                        Il Gruppo Consiliare      “ Insieme per la Città “

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