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Ci fu un tempo in cui le Amministrazioni comunali investivano per garantire non solo campi sportivi ma anche una libera attività sportiva.

Il calcio era la nuova America, il sogno di una vita migliore ed insieme il sogno della notorietà.

Era difficile trovare un papà che non sognasse per il proprio figlio una munifica e gloriosa carriera di calciatore.

Ed il calcio, per taluni, era addirittura un trampolino per la politica.

Ora l’A.C. Campora Calcio non risulta nemmeno iscritta al campionato di prima categoria.

E la storica A.C.D. Città Amantea 1927 è stata iscritta da cinque nobili finanziatori che hanno messo mani al loro portafoglio per pagare i costi di iscrizione, ma, nel contempo, hanno rassegnato le proprie dimissioni nelle mani dell’amministrazione comunale, consegnando, così, ad essa la squadra cittadina.

Era già successo con il Sindaco Tonnara.

E Tonnara senza perdersi d’animo aveva trasferito il gravoso compito al Consigliere comunale Gianfranco Suriano che si ritrovò dalla sera alla mattina a guidare la squadra della nostra Città.

Oggi non c’è più Tonnara e Suriano non è più Consigliere comunale.

Ed è proprio con Gianfranco Suriano che ne abbiamo parlato. Ecco una sintesi della sua intervista.

D) “Il campo è abbandonato a se stesso. In particolare il tappeto erboso.”

R) “Il tappeto va rifatto il più velocemente possibile. Peraltro non ha un costo eccessivo, di circa 22 mila euro. Occorre anche considerare che questa struttura può essere utilizzata anche da altri sport come, ad esempio, il rugby.”

D) “A chi serve un buon campo erboso se l’A.C.D. Città Amantea 1927 è stata solo iscritta ma non si sa chi la gestirà?”

Scappa un sorriso amaro all’ex Commissario straordinario Suriano il quale afferma.

R). “Bella domanda. Penso che, in ogni caso, sia dovere del Comune preservare l’unica struttura sportiva pubblica al momento esistente ad Amantea che peraltro è un vanto per la nostra Città, essendo questo campo uno dei migliori della intera provincia e non solo. Certo deve essere correttamente e costantemente manutenzionato. Ricordo che l’ultimo intervento serio di manutenzione al terreno di gioco è stato fatto nel 2004, se non erro, e mi domando se una struttura del genere non meriti ogni 10 anni un tale impegno finanziario. Peraltro ci sono dei residui di mutui relativi ai lavori effettuati allo stesso campo sportivo per l’impianto di illuminazione che non si capisce perché non si vogliono utilizzare. I cittadini devono sapere che dal mese di marzo 2013 giace presso l’ufficio tecnico comunale il bando per l’indizione della gara di appalto per il rifacimento del terreno del campo sportivo. Ma evidentemente tale intervento non è ritenuto necessario.”

Poi continua evidenziando:

“Ho chiesto lunedì scorso al Consigliere comunale con delega alle strutture sportive Alessandro Salvatore di intervenire con urgenza per conservare un bene che appartiene alla comunità e che comunque è usato per manifestazioni sociali, sportive, scolastiche e da qualche tempo anche teatrali e musicali. Però, ancora tutto tace.”

D) “Sembra che il Sindaco non trovi nella sua squadra un Commissario straordinario come te per salvare la squadra amanteana.”

R) “Ci siamo trovati con il sindaco Tonnara in una situazione simile e convenimmo di fare lo sforzo di salvare l’A.C.D Città Amantea 1927 per non far mancare ai giovani amanteani la possibilità di incontrasi praticando una attività sana e socializzante. L’Amantea calcio non è solo un giocattolo da dare in mano ai tifosi. Essa porta con sé altre attività da far praticare a decine e decine di giovani del nostro comprensorio come i campionati Under 18, allievi e giovanissimi addirittura sia a livello provinciale che regionale. Ma di fronte a tale importante fatto l’Amministrazione comunale sembra essere sorda e cieca.”

Poi Gianfranco Suriano si mostra esperto conoscitore della situazione ricordando che se non c’è una prima squadra non ci possono essere le giovanili.

“Non capisco questa Amministrazione comunale come possa sottovalutare il problema e mi chiedo dove finiranno i tantissimi giovani amanteani che finora hanno trovato occasione di incontro e socializzazione proprio nella pratica sportiva, evitando altre strade non felici.”

D) “Secondo te una Amministrazione può mancare al suo ruolo anche sapendo che questa è una struttura che viene usata anche dalle scuole, dalle associazioni e da qualche tempo anche per spettacoli teatrali e musicali e che pertanto si impone sia costantemente manutenzionata?“

R) “In una recente manifestazione teatrale i cui utenti notavano lo stato di abbandono della struttura, domandavano se questo era il campo dove giocava la squadra della Città. Questi episodi costituiscono un danno di immagine per la Città, che qualcuna afferma ipocritamente di voler tutelare. Non servono le dichiarazioni di facciata, il sociale, lo sport, l’attenzione ai nostri giovani. Il Sindaco, gli Assessori allo sport e al verde pubblico, il Consigliere delegato alle infrastrutture sportive devono dire se il sociale non è soprattutto dare la possibilità ai giovani di fare pratica sportiva, che in tutto il mondo è riconosciuta come la principale arma contro la devianza giovanile.”

D) “Abbiamo visto il tappeto erboso indice del degrado ma guardando intorno si notano mille segni di abbandono come l’impianto elettrico, l’area spogliatoi e l’area circostante al campo.”

R) “E’ vero che lo stato di degrado è imperante. Ma preliminarmente permettimi di ringraziare gli amici Gianfranco Nesi, Demetrio Metallo, Rocco Alfano, Giovanni Besaldo e Valter Sconza che pur essendo dimissionari con grande senso di responsabilità hanno iscritto al campionato di promozione l’A.C.D Città Amantea 1927. La stessa dirigenza dimissionaria ha avuto diversi incontri con l’Amministrazione comunale durante i quali aveva segnalato lo stato di degrado della struttura e le tante e varie necessità di messa in sicurezza soprattutto dell’impianto elettrico. Ad oggi non mi risulta che abbia avuto risposta alcuna. Non solo quindi il manto erboso ma soprattutto lo stesso impianto elettrico degli spogliatoi urge di un intervento di messa in sicurezza. Con una struttura sportiva così degradata, mi chiedo come si possano sentire incentivati gli imprenditori amanteani a finanziare la vita della nostra squadra di calcio?”

D) “Mi viene detto talvolta: Se volete sapere lo stato di abbandono in cui versa Amantea andate a vedere il campo sportivo di Amantea”. Sembra cioè che il campo sportivo sia diventato il simbolo della inedia e della disattenzione della Amministrazione verso la Città. Tu che cosa ne pensi?”

R) “Non avendo più un ruolo istituzionale, ai miei concittadini che incontro per strada dico che esiste civiltà e democrazia solo in quella società nella quale viene incentivata la pratica sportiva con strutture efficienti e sicure. Lo sport è vita, lo sport è socializzazione, lo sport è per i nostri giovani (la futura classe dirigente della nostra comunità) crescita psicofisica, etica, morale, culturale. Ogni disinteresse da parte delle Amministrazioni comunali è quindi inaccettabile e deprecabile. Ma io spero sempre che in questa Amministrazione comunale ci sia qualcuno che si metta la mano sulla propria coscienza e avverta il peso e la responsabilità del ruolo che ricopre.”

PS. Ah , degli spogliatoi parleremo la prossima volta

La domanda se la pongono tutti coloro che amano questo sport e che vorrebbero continuasse ad essere lo sport della solidarietà, dell’incontro dei giovani con coloro che ora sono “meno giovani” ma che quando lo furono solcarono i vecchi campi amanteani.

Un ponte con il passato, ma anche un ponte con il futuro.

Una palestra di vita

Ma ci sono mille i problemi

Non ultimo lo stato del campo sportivo ed in particolare del tappeto erboso

Ecco nelle foto lo stato del campo sportivo dell’AC Amantea 1927

Non ci sono più i fiori della camomilla che ci hanno riferito di aver visto ma ad occhio l’erba non risulta nemmeno uniforme nella sua crescita, segno che non è stata nemmeno rasata.

Un tappeto a macchia di leopardo sul quale occorre sicuramente investire .

Ma correttamente, forse, il primo problema è sapere se la squadra, pur iscritta, come abbiano riferito, al campionato 2014-2014 da 5 benefattori amanteani avrà o meno un futuro.

Per ora l’amministrazione comunale è unica titolare dell’AC Amantea ed insieme del diritto e del dovere di gestire la società.

Né mancano nella compagine politica al governo della città gli uomini adatti e che posseggono la necessaria esperienza per governare la squadra nella qualità di commissario come ebbe a fare in passato Gianfranco Suriano

Niente trapela invero dal palazzo d’acciaio del comune alle prese con ben altri problemi ma dell’assessore allo sport è stata segnalata la presenza presso il locale campo sportivo.

Noi non disperiamo, affatto.

Sembra certo per esempio che un primo taglio del prato sarà fatto a giorni in occasione del mega concerto dei Nomadi che vi si terrà a giorni

Né sembra che le preoccupazioni sulla agibilità generale dell’impianto sportivo locale, di cui alcuni amici dello sport amanteano sussurrano ed in particolare della mancanza di energia elettrica, di servizi igienici, eccetera , siano ostative.

Quand’anche ci fossero saranno sicuramente eliminate prima dell’uso del campo stesso.

Nessuna preoccupazione allora.

Con la opportuna attenzione necessaria infatti l’ente sta monitorando la situazione sottoponendo l’impianto sportivo alla commissione comunale di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che garantisce la sicurezza degli accedenti sia nelle strutture private che -e tanto più- in quelle pubbliche.

Lasciamo lavorare chi porta la responsabilità della intera città, calcio compreso.

Siamo sempre punto ed a capo.

Impossibile far morire l’AC Amantea 1927 ed il calcio , difficile farla sopravvivere.

La questione assume una notevole importanza sociale visto il ruolo che il calcio svolge per i giovani che sono, insieme i vecchi, “gli ultimi” nella società amanteana .

Non solo ma la questione assume anche una importanza politica visto che l’AC Campora che sembrava essere destinata a cessare la sua attività pare sia invece in campo nella prossima stagione calcistica.

Come la prenderebbe la città se chiudesse l’AC Amantea 1927 e sopravvivesse l’AC Campora?

La situazione è seria e da “qualcuno” è stata finora sottovalutata al punto da aver prodotto reazioni non da poco

La lettera da noi pubblicata ed inviata al sindaco con la quale la precedente direzione poneva la società nelle mani del comune venne sicuramente sottovalutata.

A tal punto i “magnifici 5” Gianfranco Nesi, Rocco Alfano, Antonio Besaldo, Demetrio Metallo e Sconza Valter nel silenzio dell’amministrazione comunale hanno provveduto ad iscrivere la società al campionato 2014-2015, quale atto di buona volontà e di amore verso il calcio e verso la città di cui porta il nome

Ma ora c’è stato un ulteriore momento di chiarezza e l’incontro scorso è stata l’occasione per chiarire definitivamente al sindaco Monica Sabatino e GB Morelli la difficoltà del gruppo di finanziatori di farsi carico di tutti i costi gestionale della società

Siamo, in sostanza, nella stessa situazione di qualche anno addietro quando la AC Amantea 1927 finì nelle mani del sindaco Franco Tonnara che la affidò a Gianfranco Suriano.

Saprà il sindaco Monica Sabatino trarsi dall’attuale impaccio con la stessa abilità di Tonnara?

Troverà il sindaco Sabatino un altro “Suriano” pronto ad assumere la responsabilità che oggi si impone sia assunta per salvare la nostra squadra di calcio?

Sembra di sì.

Sembra che siano stati già presi contatti al momento riservati con un nuovo allenatore e con nuovi giocatori.

L’unica cosa che non è certa è se il sindaco Sabatino terrà a se stessa le dirette responsabilità della gestione della storica società calcistica amanteana, se la affiderà nelle mani dell’attuale assessore allo Sport, o se stia pensando a qualche altro consigliere comunale.

Un’altra cosa certa, infine, è l’estremo bisogno di interventi sul prato del campo sportivo sul cui stato abbiamo già riferito e riferiremo ancora .

Pubblicato in Politica

Ac Amantea 1927, adesso parlano i tifosi.

Ecco il comunicato.

“Un ringraziamento sincero al Presidente Gianfranco Nesi e agli imprenditori Rocco Alfano, Demetrio Metallo, Walter Sconza e Giovanni Besaldo che con il loro intervento hanno evitato che quasi cento anni di storia blucerchiata fossero cancellati in un solo giorno. La fine della nostra amata squadra di calcio stava per avvenire nell’apatia più totale di ambienti cittadini che pure dovrebbero farsi carico, ognuno per le proprie possibilità, di un patrimonio sociale quale è l’attività sportiva agonistica e non della nostra città. Un grazie va anche a Mister Salvatore Miceli per aver offerto il proprio importante contribuito affinché si arrivasse all’iscrizione dell’ACD Città Amantea 1927 al campionato di promozione.

Dunque, grazie a poche ma responsabili persone, il calcio ad Amantea continuerà a vivere. Nonostante siano stati lasciati soli, Gianfranco Nesi e gli altri pochissimi imprenditori sono riusciti, anzi hanno voluto, iscrivere la squadra al prossimo campionato. Amantea dimentica spesso e velocemente, noi, invece, saremo grati a questa dirigenza, a questi imprenditori e anche a Mister Miceli per quello che hanno fatto e ci dichiariamo pronti a dare il nostro contributo fin da subito per accompagnare con entusiasmo la squadra verso la nuova stagione sportiva che ci auguriamo possa svolgersi nel migliore dei modi.

Ora ci attendiamo dall’Amministrazione comunale altrettanta sensibilità verso lo sport, verso i giovani che praticano il calcio. Questi giovani hanno bisogno di un adeguato campo di calcio. Il terreno dello stadio comunale è impraticabile! Sembra un campo di patate. Da diversi mesi si sono annunciati i lavori di rifacimento del manto erboso. Tutte promesse al vento, anzi da marinai!

Ci auguriamo che gli amministratori comunali raccolgano l’esempio di poche persone che hanno salvato il calcio ad Amantea e si attivino subito per non vanificare gli sforzi fatti. Ora serve una struttura efficiente, a iniziare di un terreno di gioco almeno praticabile.

Noi tifosi, come sempre, ci siamo! Siamo pronti a dare una mano! Ora serve l’aiuto e il contributo di tutta la città, Istituzioni comprese!    

 

I tifosi blucerchiati

Amantea, 11 luglio 2014                                          

Così scrive Egidio De Luca, ex presidente Amantea Calcio 1927, agli imprenditori illuminati ed all’assessore allo sport, nel chiedersi che fine abbia fatto la squadra amanteana:

“Mancano pochi giorni , ormai ,alla scadenza dei termini per l’iscrizione della squadra al Campionato di Promozione 2014/2015, ma non mi giunge notizia , dalle accreditate fonti di stampa di una qualsiasi iniziativa in atto per fare il primo passo che metta al sicuro la squadra.

Sempre cosi … mai un progetto organizzato nei tempi e nei modi.

Me ne ricordo bene da quando nel 2012   presi la Società all'improvviso, con un gesto generoso e spontaneo ,con il sostegno della stampa locale e col supporto dei miei figli. Mi ricordo dei tempi stretti che affrontammo assieme al  Commissario Gianfranco Suriano e con il Sindaco Tonnara. Fu quella la appassionante  vittoria di un team di cinque persone , volenteroso e deciso, con un fax all’ultimo momento.

Due impegni attendono il Calcio di Amantea:  la iscrizione al prossimo Campionato dalla gloriosa tradizione ,e  l'impegno per la  gestione del prossimo Campionato. Ogni anno lo stesso strazio perché non si riesce a pianificare un intervento serio e puntuale, se non quello minimo che alla fine diminuisce sempre più, come in questo scorso campionato.   E' impensabile che il Calcio ,motore sociale della città , non riesca a trovare soluzioni .

L'A.C.D Amantea è un 'associazione del terzo settore, senza fine di lucro, che assolve ad una importante funzione sociale e che riguarda tanti giovani che giocano e che non giocano. L’Amministrazione Comunale e gli Imprenditori “illuminati” sanno bene che tutti gli sport, ma il calcio ,sopratutto ,funge  da grande  deterrente per le devianze sempre più' presenti nel tessuto della città' di Amantea, una grande valvola di sfogo, una tutela del territorio ed anche degli interessi dei potenti .Com'è possibile che    una città' come Amantea , perla del Tirreno, fulcro delle attività' commerciali dell' intera, grande provincia di Cosenza , non riesca a scrivere un progetto serio, insieme con le Istituzioni?

I cittadini di Amantea se lo meritano, se lo aspettano ,per la storia della gloriosa maglia blucerchiata e per la loro passione.

C' e la struttura portante della squadra  , il vivaio e' fertile di nuove promesse che quest' anno hanno dimostrato di saper inserirsi nella squadra superiore, ci sono personaggi storici che lavorano con dedizione ,ma mancano i soldi.   Bisogna essere capaci ,allora, con la utile interlocuzione della Istituzione Comunale che si occupa di sport e di sociale , di aggregare  un gruppo di dirigenti validi che mettono  gli assegni sul tavolo contemporaneamente alla discussione , senza se e senza ma e dico che  allora si può fare un degno campionato ,pagando tutti i giocatori e gli assistenti fino all’ultimo, e crescere affinchè si possa vedere nello sfondo  un futuro nella categoria superiore. Anche l' allenatore deve essere scelto secondo gli obiettivi. Io feci così con Sandro Cipparone , grande esempio di professionista, e Cipparrone raggiunse in pieno l' obiettivo. Se lo avessi ascoltato, mettendo altri soldi, con  un paio di elementi in più , avremmo raggiunto , già' allora , la Eccellenza! La città se lo meritava, ma non le componenti economiche negligenti .Senza un progetto ,non sarebbe servito a niente. Ma  quest' anno mi riferiscono che si è formato un bel gruppo” solo” di imprenditori strettamente locali , con buone possibilità' economiche ,e potrà adoperarsi per una simile iniziativa... per il bene di una città che tanto dicono almeno  a parole,  di amare!

Sono sicuro che questo avverrà l’ultimo giorno allorchè l’adrenalina sara’ salita al massimo.

Bisogna saper attendere….

Egidio De Luca -Past President Amantea Calcio 1927

Pubblicato in Cronaca
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