Povero Pd accerchiato dal M5Stelle. Sei stanco, vero? Stanco di aspettare? Il Governo Conte non decolla, i responsabili non si trovano. La vera crisi di Governo si avvicina anche se molti nel Pd assicurano il loro amato Giuseppi che lui non si molla. Sono in molti ora, però, che premono per un Conte ter via dimissioni, poi un reincarico, un nuovo governo e infine una nuova fiducia in Parlamento. Altro che rimpastone. Serve un Governo nuovo, con nuovi e preparati personaggi ai quali assegnare Ministeri importanti e con la possibilità di aggregare famelici e nuovi alleati dando loro incarichi e posti prestigiosi. Solo così si avrà in Senato una maggioranza coesa capace di governare questo paese che sta andando alla deriva. Ma se si tengono chiuse tutte le porte a Renzi e al suo minuscolo partito, ma soprattutto al ripescaggio di nuovi alleati nel centro destra, non si andrà molto lontano. Mercoledì si voterà alla Camera e poi al Senato la relazione sulla Giustizia del Ministro Bonafede. Il Governo rischia, perché molti senatori che la scorsa settimana hanno dato la fiducia a Conte ora voteranno contro. Voterà contro Nencini, Lonardo e finanche Casini. Allora elezioni politiche anticipate? Macché! Nessuno vuole andare alle urne prima della fine della legislatura. I cittadini non le vogliono e chi le chiede non ne è proprio convinto. E’ un teatrino della politica. Le elezioni anticipate vengono chieste solo esclusivamente per creare paura e accelerare la soluzione della crisi all’inizio innescata da Renzi. La situazione è dunque drammatica, disperata. All’orizzonte non si intravede una soluzione. Il Coronavirus infuria, i vaccini non arrivano, i morti aumentano, l’Italia cambia di colore continuamente, la disoccupazione è alle stelle, i negozi chiudono e poi riaprono e infine abbassano definitivamente le saracinesche, le file dei poveri nelle sedi della Caritas si allungano, il pane manca, ma ancora non sventola bandiera bianca. Quousque tandem abutere, Conte, patientia nostra?