Famosa frase attribuita al grande timoniere Mao Tse Tung: Grande è la confusione sotto il cielo. La situazione, quindi, è eccellente. Perfetta per descrivere la situazione politica italiana oggi 25 gennaio 2021. Conte, forse, finalmente sale al Quirinale per rassegnare le dimissioni. Per ritornare al suo lavoro usato? Cioè a casa e all’università. No, per ritornare un’altra volta a Palazzo Chigi con una nuova maggioranza in soli tre anni. E’ un record. E’ uno schifo altro che record. Cose mai viste prima. C’è una grave crisi di governo in atto e il Premier si trastulla a Palazzo Chigi nella speranza di riuscire a trovare alcuni Deputati e Senatori responsabili. Nessuno sconto a Matteo Renzi. Lui ha innescato la crisi e quindi deve restare fuori dalla maggioranza. Ma se il Premier vuole ancora restare a Palazzo Chigi, se vuole davvero superare la crisi, se vuole salvare la sua poltrona alla quale è incollato con la pece del falegname, per l’interesse dell’Italia come sempre ripete come un mantra, un dialogo con Renzi e Italia Viva è essenziale. Conte non ha i numeri sufficienti per governare. Ha sbagliato, è vero, molte cose, ora però dovrà riparare. Inutile girarci intorno. O si trova un accordo di legislatura con Renzi mettendo da parte gli odi, i rancori, le invettive o il voto anticipato che tutti non lo vogliono. Il voto anticipato bisogna a tutti i costi evitarlo non solo per meri calcoli elettorali ma anche per l’Italia. C’è il Recovery Plan che ci aspetta. C’è il morbo che avanza. Ci sono i vaccini che tardano ad arrivare. C’è la questione economica e sociale. Ci sono i negozi che chiudono. C’è la disoccupazione che ogni giorno aumenta. C’è la povertà che galoppa e le file dei disoccupati si fanno sempre più lunghe nella Caritas. E poi se si andasse davvero al voto i due terzi dei Parlamentari che ora occupano Camera e Senato resterebbero a casa ad ingrossare le file dei disoccupati e dei percettori del reddito di cittadinanza, perché la maggior parte di loro sono senza arte né parte. M5Stelle e Pd, convinti che il governo non può andare avanti così, spingono Conte di salire al Quirinale e rassegnare le dimissioni per poi ottenere un reincarico per formare un nuovo governo con una nuova maggioranza parlamentare. Ma Conte ha paura, tanta paura, perché potrebbe uscire da questa crisi con le ossa rotte. Entrare al Quirinale da Papa e uscirne da Cardinale. Mattarella potrebbe dare l’incarico di formare un nuovo governo ad un altro esponente politico. E allora? Bisogna aspettare il giorno della verità che potrebbe essere giovedì prossimo quando si voterà la risoluzione sulla Giustizia del Ministro Bonafede. Nel frattempo non ci resta che piangere. Palazzo Chigi, nel frattempo, ha annunciato che il Premier salirà al Colle domani per presentare le sue dimissioni lampo, dopo un passaggio in CDM alle 9 per comunicare le sue intenzioni.