Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa:
“Velocità e distrazioni fatali. Pirati della strada che, sotto l'effetto di alcol o stupefacenti, falciano vite.
Contromano e colpi di sonno alla guida: in Italia nel 2015 sono 3.400 le persone che sulla strada ci hanno lasciato la pelle. La maggior parte sono giovani. Tanti i bambini. Vittime che "meritano l'attenzione dovuta da parte dello Stato", ADA CUGLIETTA ONLUD associazione tra i promotori di una petizione online per chiedere una legge per l'assistenza alle vittime della strada, che ad oggi ha raggiunto oltre 15.000 adesioni.
Nella petizione, lanciata sulla piattaforma Change.org, il Presidente AURELIO LONGO ricorda che i bambini uccisi sulle strade in 70 anni sono oltre 9.000 e più di 300.000 i feriti. Esiste già una proposta. Non occorre introdurre nuove tasse o imposte.
Il finanziamento di tale intervento sarebbe coperto dal 10,50% della RcAuto che ogni anno gli automobilisti versano proprio per questo motivo, dice Aurelio Longo Presidente dell'associazione ADA CUGLIETTA ONLUS”.
Noi insieme al promotore FLG ed alle altre associazioni di categoria chiediamo "di riconoscere in Italia la Giornata Mondiale in memoria delle Vittime della Strade così come accade negli altri Paesi Europei e non, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con una risoluzione dell'Ottobre 2005, da celebrarsi la terza domenica di Novembre di ogni anno".
"Urge la necessità di applicare una legge vecchia di 34 anni che, con un continuo rimpallo tra Mef e Regioni, è rimasta finora completamente disattesa.
Si tratta di fondi che permetterebbero di garantire assistenza alle vittime della strada anche fuori dagli ospedali.
Parliamo ad esempio del sostegno psicologico e psichiatrico, della riabilitazione psico-motoria dei sopravvissuti agli incidenti.
La legge n. 526/1982 recita infatti che "le somme ricevute quale contributo sanitario con l' RC-Auto, devono essere rendicontate sia in entrata che in uscita".
Si tratta di ben 1.850 milioni di euro, ha proseguito LONGO, che ogni anno in Italia le compagnie di assicurazioni sono tenute a versare al Ministero Economia e Finanze per l'assistenza alle vittime della strada, 'per il rimborso delle prestazioni erogate ai danneggiati dalla circolazione dei veicoli'".
"Sono quasi 60 miliardi di euro che da quando è stata approvata la legge non vengono rendicontati in entrata/uscita.
Questo 10,50%, che noi paghiamo come contributo sanitario con la RcAuto, rappresenterebbe il principale sostegno per l'assistenza alle vittime della strada.
Non chiediamo quindi di mettere mano nelle tasche degli italiani con nuove tasse o imposte, ma di applicare una legge già esistente le cui coperture ci sono già".
"Si pensi che con questi fondi si possono aprire strutture territoriali per il sostegno ai sopravvissuti e ai familiari di chi ha perso la vita sulla strada", sottolinea Aurelio Longo precisando che questa è una necessità che tocca l'anima dei familiari delle vittime".
Il prossimo 23 Novembre ci sarà un consiglio Comunale aperto a Torino e nel pomeriggio a Roma presso la sede ACI di Roma Termini con la presenza del delegato ONU Jean Todt e il Presidente Nazionale di ACI Angelo Sticchi Damiani, avverrà l'inagurazione del primo centro di assistenza dei familiari delle vittime delle strada, un'iniziativa della nel corso della quale si ricorderanno tutte le persone morte da incidenti stradali".
Rispettare i diritti delle vittime ha aggiunto Longo, significa innanzitutto assistere e prevenire gli incidenti stradali".
Tutto ciò serve anche a ridisegnare un volto nuovo della città anche dal punto di vista ambientale e soprattutto della sicurezza specie per i soggetti più deboli.
La raccolta delle firme ha concluso Longo si concluderà il prossimo 20 Novembre 2016 ed il plico sarà consegnato al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Senato e Camera, al Ministro dell'Economia. Longo nel frattempo invita a continuare a firmare la petizione attraverso la piattaforma change.org per chi non l'avesse ancora fatto.