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2-giugno-festa-della-repubblica-italiana2Oggi 2 giugno è la festa della Repubblica Italiana, una solennità civile, la più importante del nostro paese. Siamo nel lontano 1946, sono trascorsi lunghi 75 anni, l’Italia era da poco uscita sconfitta dalla seconda guerra mondiale, il fascismo era stato sconfitto, Mussolini era stato ucciso e impiccato a Milano a Piazzale Loreto, e gli italiani si recarono alle urne per decidere quale forma istituzionale avrebbero voluto: Monarchia o Repubblica. Andarono a votare uomini e donne che avevano compiuto la maggiore età (all’epoca 21 anni), grazie all’introduzione del suffragio universale che aveva riconosciuto per la prima volta in Italia il diritto di voto anche alle donne. Ma le donne avevano anche votato per la prima volta a marzo dello stesso anno, quando si svolsero in tutti i Comuni italiani le elezioni amministrative per eleggere i Consigli Comunali e i Sindaci al posto dei Commissari Prefettizi. Gli italiani andarono a votare in massa e scelsero la Repubblica. I voti a favore furono oltre 12 milioni, i contrari oltre 10 milioni. Ci furono reclami e contestazioni, tanto è vero che la proclamazione della Repubblica avvenne il 18 giugno quando la Corte Costituzionale comunicò i dati definitivi del Referendum. Con la nascita della Repubblica scompare definitivamente il Regno d’Italia e la famiglia allora regnante, cioè i Savoia. Il 28 giugno fu nominato Enrico de Nicola primo Presidente della Repubblica Italiana, il quale nominò come primo Presidente del Consiglio l’On. Alcide de Gasperi, l’uomo forte e fondatore della Democrazia Cristiana. E così ogni anno il 2 giugno per ricordare lo storico Referendum, si celebra in tutta Italia la Festa della Repubblica. Il Presidente della Repubblica deposita una corona all’Altare della Patria a Roma. Le Frecce tricolori si esibiscono sul cielo di Roma. Ai Fori Imperiali si svolge la parata militare. La festa si conclude con i festeggiamenti in serata nei giardini del Quirinale con l’esibizione di una grande orchestra. Quest’anno, però, causa Corona virus, non è prevista la famosa parata militare.

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo l’invito della Amministrazione comunale alla celebrazione della festa del 2 giugno.

Giorno 2 giugno sarà celebrata una solenne cerimonia per ricordare la nascita del repubblica e quanti diedero la vita per questa.

La Repubblica, una e indivisibile

ORE 10.00 RITROVO DAVANTI AL COMUNE DI AMANTEA

ORE 10.15 ALZABANDIERA

ORE 10.30 DISCORSO COMMEMORATIVO DEL SINDACO

ORE 11.00 INRTERVENTI DELLE AUTORITÀ CIVILI E MILITARI  

ORE 11.30 INNO NAZIONALE

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare

L’Amministrazione Comunale

Assistere anche se per televisione alle celebrazioni della festa della repubblica in tanti fa scattare un moto di orgoglio.

Le musiche, le divise, i gruppi organizzati e disciplinati offrono della nostra Italia una immagine forte

3500 militari ai Fori Imperiali, le bande della Marina militare, della Guardia di finanza, dell’esercito, della polizia e dei carabinieri, le Frecce tricolori a solcare i cieli della capitale.

E poi alla parata partecipano anche la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma, della protezione civile e della Croce Rossa.

E poi i simboli delle massime cariche istituzionali dal presidente Napolitano , al presidente del Senato Grasso, a quella della camera Boldrini, dal presidente del consiglio Renzi al ministro della difesa Roberta Pinotti.

C’è anche il tratto umano del presidente del consiglio che porge a Napolitano un bicchiere d’acqua

E poi l’alzabandiera, la deposizione della corona d’alloro.

Opportunistica la scelta di una sfilata senza armi a parte qualche veicolo storico

Contestata in tempi di spending rewiew la maggiore spesa di 400 mila euro in più rispetto allo scorso anno.

C’è persino il sempiterno Pierferdinando Casini .

Mancano solo 2 persone che avrebbero dovuto esserci. Eccome.2 persone che sono da anni il simbolo della Italia militare, della Italia che obbedisce agli ordini e che incolpevole ne paga le conseguenze

Parliamo di Salvatore Latorre e Massimiliano Gironeche hanno lanciato un appello video da Dehli alle Commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato.

Girone ha detto: «Abbiamo ubbidito a un ordine, abbiamo mantenuto una parola, quella che ci era stata chiesta, e oggi siamo ancora qui»

La Torre, invece, ha invece chiesto collaborazione ai due Paesi coinvolti: «Italia e India dialoghino: sono due democrazie che devono incontrarsi in nome della nostra innocenza che ribadiamo a gran voce».  

Dimenticati?

Forse no se il messaggio del presidente della Repubblica ha , anche, questo senso : “Le Forze Armate meritano il profondo apprezzamento del Paese per la professionalità, la dedizione al servizio e il valore dimostrati in tutti i teatri operativi, anche nelle situazioni più difficili”.

Infine la riscoperta della storica Lancia Flaminia (utilizzata per la prima volta nel 1961).

Pubblicato in Mondo
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