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Riceviamo e pubblichiamo:

In libreria un volume di Giorgio Galli e Mario Caligiuri che svela i retroscena del potere mondiale “Come si comanda il mondo. Teorie, volti, intrecci”, Rubbettino 2017, pp. 234

Sessantacinque persone.

Un pugno di individui rispetto agli oltre sette miliardi che abitano il pianeta. Eppure sono questi che praticamente tengono in pugno le sorti del mondo.

Non sono però i politici cui spesso vengono dirette le proteste degli “indignados” dei vari Paesi, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale.

È questa la tesi di questo interessante libro del politologo Giorgio Galli e dello studioso di intelligence Mario Caligiuri “Come si comanda il mondo. Teorie volti e intrecci” che Rubbettino lancia in questi giorni in libreria.

Un libro acuto e documentato che non cede a facili visione qualunquiste o teorie del complotto ma che attraverso un’attenta analisi riesce a ricostruire nomi e facce, talvolta sconosciuti al grande pubblico, che giocano un ruolo determinante nello scacchiere internazionale.

Quello che emerge è un intreccio molto forte tra politica, finanza e luoghi di formazione. Un intreccio che spinge a un supplemento di attenzione e che mette a rischio il libero gioco democratico.

Il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili: Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo.

Di questi temi si discuterà durante la prima presentazione del volume, in anteprima nazionale, che si terrà giovedì 23 novembre 2017, alla Camera dei Deputati (Palazzo Theodoli- Bianchelli, Sala Nilde Iotti) alle ore 10,00, con la possibilità di seguire l’evento anche via streaming sul sito della Camera.

Insieme ai due autori, Giorgio Galli e Mario Caligiuri, interverranno il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Cosimo Ferri, il Direttore del Centro Studi Americani, Paolo Messa e l’Editore Florindo Rubbettino. L’incontro sarà introdotto da Stefano Dambruoso, questore della Camera.

Giorgio Galli è il decano dei politologi italiano. Noto a livello internazionale, ha scritto libri fondamentali come “Il bipartismo imperfetto” (1966) e “Hitler e il nazismo magico” (1989).

Mario Caligiuri è professore di prima fascia all’Università della Calabria, dove dirige il Master in Intelligence, promosso nel 2007 con Francesco Cossiga.

È stato tra i primi a introdurre lo studio scientifico dell’intelligence negli atenei italiani. Tra i suoi ultimi volumi, “Intelligence e Scienze umane” e “Intelligence e magistratura” entrambi editi da Rubbettino. 

Pubblicato in Italia

La RAI ha avuto una grande giornalista, un vera giornalista, una di quelle che diceva sempre la verità e la pretendeva , la cercava, la scopriva, la narrava.

Parliamo di Milena Gabanelli.

 

 

Intorno a lei altri bravi giornalisti che le facevano da corona.

Poi ha cercato di far nascere il portale unico di news online.

Tutto inutile.

Milena Gabanelli aveva già manifestato la sua intenzione di dimettersi a seguito della bocciatura da parte del Consiglio di Amministrazione Rai nel maggio scorso del Piano News presentato dall'allora Direttore Generale Rai, Antonio Campo Dall'Orto.

Oggi Milena ha dichiarato di aver “comunicato all'azienda le mie dimissioni poiché le condizioni proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili''

Così Milena Gabanelli, in una dichiarazione spiega le sue dimissioni.

''La condirezione di Rainews con delega al relativo sito e l'implementazione del numero dei giornalisti - aggiunge - non ne modifica il limite.

Poiché non attrae le forze dei 1600 giornalisti Rai (indispensabili per farlo decollare), in quanto percepito come il sito di una testata concorrente.

Invece la nascita del portale unico di news online - per il quale ho lavorato in questi mesi - è subordinata a tempi non definiti e certi.

Al fine di non disperdere il lavoro fatto in questi mesi, ho proposto al Direttore Generale una striscia quotidiana di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri.

Ma anche questa strada secondo il Dg non è al momento percorribile.

Per quel che riguarda la proposta di ritornare a Report in condirezione con Ranucci - conclude Gabanelli -, oltre a precisare che è stata la sottoscritta, a decidere che dopo 20 anni era venuto il momento di considerarla un'esperienza conclusa, la considero mortificante per il collega e l'intera squadra, che sta portando avanti il programma in modo eccellente''.

Molto dispiaciuto ma anche molto stupito - a quanto si apprende - il Direttore Generale della Rai, Mario Orfeo, che in questi cinque mesi dal suo insediamento ha ricercato ogni soluzione per convincere Milena Gabanelli a restare.

Se ora Milena Gabanelli passerà- come ci aspettiamo tutti- alle TV private la RAI perderà un’altra occasione per essere una vera TV.

Pubblicato in Italia

Nessuna sorpresa. Report è probabilmente l’unico programma per il quale pagare il canone.

Ecco cosa vedremo il 16 dicembre :

"IL DELITTO PERFETTO"di Alberto Nerazzini

La grande letteratura noir ci insegna che il delitto non è mai perfetto. In Italia, invece, rischia di diventarlo: ogni anno 130mila processi, circa 400 al giorno, vanno in fumo grazie alla prescrizione.
La disciplina dell'istituto di diritto della prescrizione è stata riformata dalla ex Cirielli del 2005, una legge fatta per salvare qualche imputato eccellente dalla sentenza definitiva che da otto anni però si abbatte su tutto il nostro sistema. Il risultato è un diniego di giustizia per decine di migliaia di vittime, il rischio d'impunità per chi commette una lunga serie di reati, anche gravi, e una macchina processuale che spesso gira a vuoto. I costi economici e sociali sono incalcolabili, e il nostro processo è sempre il più lento.

Le organizzazioni internazionali, come l'OCSE, da anni ci chiedono di fare qualcosa, eppure una riforma della prescrizione non è all'ordine del giorno. Con l'inchiesta di Alberto Nerazzini ci domandiamo perché non interveniamo. A chi conviene questo sistema? Come si riflette sull'emergenza delle nostre carceri? Perché non prendiamo spunto dagli ordinamenti ai quali abbiamo voluto copiare il processo accusatorio? Come funziona all'estero?

 "SIAMO SICURI?" di Claudia Di Pasquale

In Italia esistono ben cinque forze di polizia. Ma siamo sicuri di essere al sicuro? In questi anni il comparto sicurezza ha subito tagli per quasi 4 miliardi di euro, gli stabili della polizia sono a pezzi, i mezzi da riparare, gli uomini sempre meno. Intanto dal 2002 l'Europa ci chiede di unificare i numeri di emergenza e di adottare come numero unico europeo il 112. In questi stessi anni però sono stati spesi dei soldi e appaltati numerosi progetti per la sicurezza. Vedremo come.

"LA NAVE SCUOLA"

La Guardia Costiera italiana potrebbe essere la prima guardacoste al mondo a costruire appositamente per i propri equipaggi una barca a vela. Costo oltre 3 milioni di euro. Cosa ci deve fare?  

Pubblicato in Italia

Gentili telespettatori, vi comunichiamo che domenica 26 maggio alle 22.30 su Rai3 andrà in onda Off The Report il programma di inchieste curato da Milena Gabanelli e realizzato da giovani video giornalisti. 

La puntata tratterà alcune problematiche del trasporto ferroviario e aeroportuale.


"LA TORINO - LIONE"Di Emanuele Bellano

Si parte dalla Tav con particolare riferimento al tratto Torino-Lione, che secondo le stime attuali, costerà almeno 24 miliardi di euro. Le previsioni di traffico merci elaborate negli anni e con cui si giustifica un'opera così costosa per le casse dello Stato, prevedono un aumento degli scambi commerciali tra Italia e Francia. Oggi i dati  però fotografano una situazione assai diversa: dal 2005 sulla direttrice Torino-Lione il trasporto merci è diminuito costantemente e la linea esistente è sfruttata solo per un quinto. Secondo la pianificazione europea, la Torino Lione deve essere un nodo cruciale del corridoio mediterraneo, la direttrice ferroviaria che unendo Lisbona a Kiev dovrebbe collegare l'Atlantico all'Est Europa. Ma Portogallo e Ucraina si sono già tirati fuori, e in Francia è in corso un acceso dibattito istituzionale. Alla fine rischiamo di essere gli unici a realizzare un tratto di questo corridoio.
 
"TRENI A NORDEST" Di Luca Chianca

Mentre si concentrato risorse e polemiche sulla Tav, le Ferrovie dello Stato hanno abbandonato le tratte internazionali che collegano l'Italia alla Slovenia, all'Austria e alla Germania. Il Friuli Venezia Giulia si ritrova senza collegamenti ferroviari con tutto l'est Europa. L'unico modo per arrivare in Slovenia sono le strade statali e l'autostrada ed è lo stesso se uno vuole andare da  Venezia a Vienna. Mentre il passaggio dal valico del Brennero, per andare a Monaco di Baviera, è gestito solo dall'azienda ferroviaria tedesca.

"TRENI A NORDOVEST"Di Claudia Di Pasquale
 
Le ferrovie dello Stato stanno pensando di eliminare la  tratta Cuneo-Ventimiglia, una linea storica che collega l'Italia alla Francia. Proprio in questi giorni ci sono manifestazioni e presìdi di cittadini italiani e francesi che protestano contro la possibile chiusura. Ormai da anni sono scomparsi anche il diretto Cuneo Nizza, gli Eurocity Milano Nizza ed il notturno Nizza Roma. Tutto questo mentre  in Liguria sono in corso i lavori per il raddoppio della linea ferroviaria che ha anche la funzione di migliorare i collegamenti con la Francia, un'opera che però rischia di essere l'ennesima incompiuta.


"IL BIGLIETTO INFLESSIBILE" Di Giorgio Mottola

I disagi per gli utenti che viaggiano con Trenitalia sono diversi. Per esempio non basta comprare il biglietto per essere certi di viaggiare in treno. Le tariffe e le regole imposte da Trenitalia sono tra le più farraginose e rigide d'Europa. Il titolo di viaggio che fornisce Trenitalia vale solo per un preciso orario, una precisa tariffa, una precisa categoria di treno. Se vuoi cambiare programma o arrivi in ritardo in stazione, rischi di pagare sovrapprezzi salatissimi oppure, in alcuni casi, sei addirittura costretto a ricomprare per intero il tuo biglietto. In Germania, ad esempio, la prenotazione dei treni, persino dell'alta velocità, non è obbligatoria, per cui con lo stesso biglietto si possono prendere treni diversi, senza essere multati o costretti a pagare di più.


"PIANO AEROPORTO" Di Antonino Monteleone

Anche il sistema aeroportuale italiano è da tempo in crisi. Ci sono troppi aeroporti e la presenza pubblica è considerata eccessiva. Per fare un esempio, sei aeroporti, in 4 diverse regioni, sono costati 300 milioni di euro. Secondo il presidente Enac, Vito Riggio, gli enti pubblici devono lasciare la materia aeroportuale, mettere tutto nelle mani del mercato e chi avrà i numeri resterà in piedi. Il Ministro Passera ha stabilito quali aeroporti sono da considerare strategici, quelli sostenibili, quelli indispensabili. Ma, soprattutto, quali aeroporti non sono più utili al paese. E chi vuole tenerli in piedi, ne sosterrà direttamente i costi.


"IL MUOS" Di Giuliano Marrucci

Dai trasporti dei passeggeri a quello delle informazioni. Off The Report tratterà anche le vicende del Muos, il controverso potentissimo centro di antenne satellitari che gli americani stanno costruendo in Sicilia.

Pubblicato in Italia

Vi anticipiamo la puntata di Report di domani 19 maggio su RAI 3 alle ore 21.30:

La puntata si intitola: "IL TRANSATLANTICO DELLE NEBBIE"

Di Sabrina Giannini

Il finanziamento pubblico verrà dimezzato, ai politici non rimane che ricorrere alla generosità, spesso più che interessata, dei privati. Il meccanismo l'hanno già rodato da anni: è quello delle donazioni e delle Fondazioni, sulle quali si sa poco o nulla, ma grazie alle quali i politici raccolgono e nascondono le tracce delle mani che donano. Eppure il piatto è ricco. Solo di donazioni dichiarate le Fondazioni politiche raccolgono 80 milioni l'anno. Il meccanismo è studiato però per non rendere facilmente accessibili le cifre, i nomi dei donatori e soprattutto i trasferimenti delle proprietà. Ogni politico che conta ne ha una. E con il passare del tempo, crescono le inchieste della magistratura che hanno al centro delle indagini le Fondazioni come strumento per mascherare il passaggio di tangenti.

E inoltre: "LA METRONOTTE"

Di Paolo Mondani

L'Istituto di vigilanza privata Metronotte Città di Roma gestisce la sicurezza di alcuni degli ospedali più importanti della Capitale: San Camillo, Forlanini, Spallanzani e del 118. Dominus della società è Fabrizio Montali, figlio di Sebastiano, sottosegretario socialista alle Partecipazioni statali negli anni Ottanta, a processo per riciclaggio, corruzione e intestazione fittizia di beni con l'aggravante della mafiosità perchè Montali sarebbe un prestanome dell'ex cassiere della banda della Magliana Enrico Nicoletti. Oggi ritroviamo Montali in associazione temporanea d'impresa con la Union Security, società di vigilanza che fa capo al presidente della Lazio Claudio Lotito. Nell'agosto del 2012 Montali e Lo Tito vincono il 60 per cento degli appalti di vigilanza della Regione Lazio allora diretta da Renata Polverini.

Per la rubrica C'è chi dice no: "EUGENIA ADDORISIO"

Di Giuliano Marrucci

Voleva solo fare quello per cui era pagata, l'ispettrice per la sicurezza sul lavoro della Asl di Foggia. Glielo hanno impedito, e allora Eugenia Addorisio ha denunciato tutti. Cinque anni dopo gli arresti, con il processo in corso, sono tutti di nuovo al loro posto, a parte lei, che è stata mandata in un consultorio a fare l'infermiera.

I video e le trascrizioni delle due inchieste saranno resi disponibili sul sito www.report.rai.it pochi minuti dopo la fine della trasmissione.

Buona visione                                                                                               La redazione

NdR: Grazie, ragazzi!

 

Pubblicato in Italia

Brutte scene stamane in occasione di una convention elettorale avente come tema la sanità a Palazzo Campanella a Reggio.

L'entourage di Rosy Bindi non ha inteso avviare i lavori prima che la troupe di Report (in Calabria con Antonino Monteleone per un'inchiesta sulla sanità calabrese) e, conseguentemente, anche altre troupes di tv locali, fossero fatte uscire dalla sala (anche in malo modo).

Le giustificazioni degli organizzatori sono state tese ad individuare una "chiave di lettura" privata dell'evento, ma, come, peraltro diffuso a mezzo stampa, trattavasi di momento aperto al pubblico. Ma non alle telecamere che, si sa, non è possibile smentire!

Secca chiosa di Milena Gabanelli, autrice e conduttrice di Report, la trasmissione di Rai 3 alla cui telecamere, guidate dal giornalista Antonino Monteleone, è stato impedito l'accesso durante una manifestazione di Rosy Bindi, a Reggio Calabria: ''C'è poco da commentare'' - ha detto Milena Gabanelli a Strill.it - ''in casi come questo quando viene impedito ad un giornalista di lavorare, di fare domande. Peraltro rilevo che se la signora Bindi non intende parlare con noi, noi, per parte nostra, continueremo a cercare di parlare con lei...(Strill)

Reggio Calabria 21 febbraio 2013 - Quello che doveva essere un seminario sulla Sanità si è trasformato per qualche minuto nella saga della violenza e dell'inciviltà. Spinte, sgambetti e attrezzatura rotta. Questo perchè, si vuol fare il proprio mestiere. Il giornalista in questo caso.

Antonino Monteleone (Giornalista) e Gabriele Morabito (Operatore), presi a male parole e spintonati.

Capiamo la tensione di questi giorni di campagna elettorale, ma non giustifichiamo, e mai lo faremo, atti di una gravità e di una violenza inaudita. Oltretutto consumati all'interno del Palazzo della Regione Calabria.

Che l'onorevole Rosy Bindi non voglia, per motivi suoi, rispondere alle domande del collega Monteleone è lecito e accettabile, ma il resto ci sembra davvero eccessivo.

Speriamo che rivedendosi nel video che qui vi proponiamo, i "protagonisti" in negativo abbiano la bontà e l'umiltà di chiedere scusa pubblicamente, ad Antonino Monteleone e Gabriele Morabito.

Certo noi non vogliamo speculare sulla cosa, ma quando la notizia c'è va data, diversamente faremmo altro.

Condanniamo con forza quanto accaduto ed esprimiamo la nostra piena solidarietà ad Antonino Monteleone e al suo operatore.

Solo per ricordarlo a me stesso. Antonino Monteleone è una risorsa positiva della nostra terra e come tale va tutelato e valorizzato. Altro che spinte, spintoni, sgambetti e ingiurie. Vergogna. Restiamo in attesa delle pubbliche scuse.

Luigi Palamara, Direttore Editoriale e Fondatore di MNews.IT

Il video http://www.mnews.it/2013/02/aggredito-antonino-monteleone-inviato.html

 

Pubblicato in Reggio Calabria
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