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Chi siete? Quanti siete? Cosa portate? 2 fiorini!

Sembra essere diventata questa l’Italia!

Ormai i comuni sono diventati piccoli stati , ognuno dei quali fa quello che vuole senza legittimazione.

Ma vi immaginate la tabella “ In questo comune ci sono le strisce blu ed in caso di parcheggio oltre il tempo si pagherà la sanzione di euro….”

Oppure la tabella “ In questo comune ci sono le strisce blu ed in caso di parcheggio oltre il tempo sarà possibile pagare la parte di servizio non pagata”

Avremo due Italie, una che applica il codice della strada, così come è, ed una che lo integra e se lo fa a misura del proprio bilancio. Perché di bilancio si tratta. Non di giustizia.

E’ la conclusione alla quale sono arrivati nell'incontro al Viminale i ministri dell'Interno Angelino Alfano e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ed il sindaco di Torino, Piero Fassino, quale presidente dell'Anci.

Ricordiamo la storia.

Finalmente il Ministro Lupi si era fatto sentire ed aveva sancito che nelle zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il temine per il quale si è pagato, si sarebbe pagata la differenza.

Una cosa giustissima.

Pensate a chi va dal medico senza sapere quante persone lo precedono in attesa di essere visitati e dopo una lunga fila scopre il dilemma: mancano forse 20 minuti per entrare giusto il tempo garantito dallo scontrino emesso . Che faccio? Esco e prima della scadenza metto un altro scontrino perdendo i 20 minuti già pagati o aspetto e poi esco ed eventualmente integro?

Chiunque risponderebbe. Aspetta e poi eventualmente integri.

No! I “ tri du pizzu” hanno deciso diversamente : saranno i consigli comunali a decidere e poi i cittadini con le loro organizzazioni di tutela a ricorrere al TAR; poi i TT.AA.RR. a decidersi( come?) .

Le due( forse più) Italie di cui prima:

Avremo quindi comuni che applicano diversamente il codice della strada.

Una vergogna per chi pensava di avere uno stato( ci si scusi la “s” minuscola, ma come usare la “S” maiuscola?) .

Uno stato che non ha mai verificato l’avvenuto rispetto del comma 8 dell’art 7 del Cds laddove dispone che in caso di installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta.

Uno stato che ha abdicato ai comuni ed ai loro bisogni economici senza pretendere che gli stessi creassero i parcheggi indispensabili alla vita civile.

Eppure Lupi ci aveva fatto credere di essere finalmente un ministro dei cittadini e non delle esigenze di bilancio dei comuni affermando prima dell’incontro "il principio generale è che i cittadini rispettano le leggi e anche gli amministratori devono farlo e non possono interpretarle" e che il punto fermo è che "le multe non possono essere usate come tassazione indiretta sulla pelle dei cittadini".

Ora ha abdicato ai consigli comunali, cioè alla politica, nel caso rappresentata dal sindaco PD di Torino Piero Fassino.

Un passo indietro in nome dei bilanci comunali, la perdita della unità dello Stato, la confusione comune per comune.

Se è così ,allora forse non sarebbero disdicevoli eventuali dimissioni.

Pubblicato in Italia

Preg.mo sindaco,

non le sarà certo sfuggita la recente vicenda relativa alle strisce blu.

Le ricordo, in sostanza, che il ministero dei Trasporti ha ripetutamente espresso nel tempo il parere che, nel caso di sosta illimitata tariffata, il pagamento in misura insufficiente non costituisca violazione di una norma di comportamento, ma configuri unicamente una "inadempienza contrattuale".

Pertanto, nei casi di pagamenti in misura insufficiente, l'inadempienza implica il saldo della tariffa non corrisposta.

Niente multa, insomma, perché "in materia di sosta, gli unici obblighi previsti dal Codice sono quelli indicati dall'articolo 157, comma 6, e precisamente l'obbligo di segnalare in modo chiaramente visibile l'orario di inizio della sosta, qualora questa sia permessa per un tempo limitato, e l'obbligo di mettere in funzione il dispositivo di controllo della durata della sosta, ove questo esista; la violazione di tali obblighi comporta la sanzione prevista dal medesimo articolo 157, comma 8, del Codice medesimo".

Chi prolunga la sosta nelle strisce blu oltre l'orario per il quale ha regolarmente pagato non merita una sanzione ma deve solo saldare la parte mancante della tariffa. Così ha risposto il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro a un'interrogazione parlamentare facendo chiarezza sui dubbi interpretativi sollevati da molti Comuni e su "una presunta, ma inesistente", divergenza tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministero dell'Interno.

Alcuni comuni hanno obiettato osservando che un parere del ministero dell'Interno del 2003 dice il contrario.

Ma per il Ministero dei Trasporti "non risulta alcuna situazione di conflitto interpretativo con il ministero dell'Interno: quest'ultimo, infatti, in seguito a un riesame della propria posizione espressa nel 2003, ha successivamente (nel 2007) condiviso la disamina della tematica svolta dal Mit ed emesso (nel 2010) una serie di pareri in tal senso", pareri condivisi dal Servizio della Polizia Stradale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

Saprà anche che l'Anci sostiene che se "la sosta si protrae oltre l'orario per cui e' stata pagata la tariffa dovuta, si applichera' la disposizione sanzionatoria prevista dalla disciplina della sosta, anche in relazione a quanto disposto dal comma 132, dell'articolo 17 della legge 127/97, ovvero quella prevista dal regolamento comunale". La comunicazione del ministero, rileva l'Anci, "pare muovere da un equivoco sull'assoggettamento al pagamento della sosta, evidentemente non ritenuto atto di regolamentazione come da Codice della strada e dunque non costituente presupposto per l'applicazione della sanzione. Cosi invece non e' - conclude l'Anci - avendo il legislatore assegnato ai Comuni tale potesta' regolamentare legandola al potere sanzionatorio di cui sopra".

La vicenda potrebbe essere ritenuta chiusa dall’intervento del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi il quale ha chiarito che: "La questione e' semplice se ho pagato la sosta e poi sto 10 minuti in più, non posso ricevere la multa, ma dovrò pagare la differenza e il tempo in più. Ai comuni chiediamo di rispettare le regole che il codice della strada prevede. Non serve una norma, perche' abbiamo verificato che l'interpretazione della norma e' chiara e quindi il caso e' chiuso. Per una volta non complichiamo la vita ai cittadini"

A tal punto le domande, signor sindaco.

  1. Il comune di Amantea di fronte alla richiamata posizione del ministero cosa decide di porsi?
  2. Darà disposizione per l’annullamento d’ufficio delle sanzioni comminate negli ultimi 60 giorni a coloro che sono stati contravvenzionati perché era scaduto il termine orario già pagato?

Appena perverranno le sue risposte ne daremo notizia ai nostri lettori, anche se sarebbe meglio che lei disponesse la allocazione di apposito avviso pubblico per le strade cittadine

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