Circa 20 giorni addietro ho inviato una lettera al Papa Francesco invitandolo ad intervenire per evitare che in Piazza San Pietro nella Città del Vaticano per l'ennesima volta venisse posizionato un abete per le prossime feste natalizie e contestualmente ad installare un albero ecologico realizzato con materiale riciclato.
In effetti da oltre 30 anni vengono tagliati, in aree incontaminate e di pregio naturalistico del Pianeta, delle piante secolari che vengono poi donate al Papa ed alla Città del Vaticano. Già nel 2006 un maestoso abete di ca. 35 metri di altezza venne abbattuto dai boschi calabresi ed inviato a Roma.
Apprendo dalla stampa che anche nel 2014 un altro patriarca della natura è stato tagliato, e nuovamente in Calabria, per far mostra durante il periodo natalizio in Piazza San Pietro. Da calabrese ed italiano sono molto amareggiato per questo ennesimo intervento di spoliazione del nostro patrimonio naturalistico (come avviene peraltro da anni con gli ulivi secolari calabresi) e rimango altresì molto perplesso per il silenzio, quasi generalizzato, sulla vicenda.
Capisco che le problematiche ambientali sono tante ed altre anche più grandi e gravi, tuttavia piccoli e ripetuti interventi di tutela del territorio, portano poi a raggiungere grandi risultati. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che riterranno opportuno portare all'attenzione pubblica questa vicenda. Distinti saluti. Emilio Osso
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Dalla seconda decade del prossimo mese di novembre, le prelibate e salutari Clementine, frutto per eccellenza di Corigliano Calabro e della Piana di Sibari, faranno il loro ingresso sulle tavole del Vaticano. Un prestigioso traguardo per quanti, operatori del settore agrumicolo e semplici cittadini, ambiscono alla crescita produttiva e socio-culturale della propria terra anche attraverso la conoscenza e la diffusione dei suoi numerosi doni.In questo solco s’inserisce l’encomiabile idea del produttore agrumicolo locale Aldo Salatino che, nelle vesti di promotore della splendida iniziativa “Adottaunclementino”, ha pensato bene di far diventare Sua Santità Papa Francesco “padre adottivo” di una pianta di Clementine di Corigliano. Il tutto nasce dalla volontà della signora Nicoletta Rossi (titolare, assieme al marito Matteo Scibilia, del famoso ristorante “Osteria della Buona Condotta” di Ornago, in provincia di Monza-Brianza) di offrire in omaggio al Sommo Pontefice, per devozione personale ed in ricordo della recente visita effettuata da Sua Santità a Sibari lo scorso 21 giugno, l’adozione di una pianta di Clementine senza semi.E così Aldo Salatino, in qualità di titolare dell’Azienda agricola “Perseverantia” e patron del progetto “Adottaunclementino”, si è premurato di scrivere il 26 settembre, per informare dell’iniziativa e chiederne il consenso per l’attuazione, direttamente agli Uffici Vaticani. In data 6 ottobre, ha ricevuto una cordiale risposta dalla Segreteria di Stato, Prima Sezione – Affari Generali, a firma dell’Assessore Mons. Peter B. Wells, con la quale si accoglie l’idea con gratitudine e si specifica che il Sommo Pontefice è “riconoscente per il premuroso pensiero e per i sentimenti di affetto manifestati”.Le Clementine di Corigliano saranno pertanto inviate al Vaticano il prossimo lunedì 10 novembre. La pianta destinata è la numero 021, a testimonianza del giorno dell’arrivo a Sibari di Sua Santità.
Corigliano Calabro, 13 ottobre 2014
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Il prossimo 23 novembre, a Roma, in Piazza San Pietro Papa Francesco proclamerà un nuovo Santo calabrese: Nicola Saggio da Longobardi, appartenente all'Ordine dei Minimi.
Per preparare la comunità calabrese a questo grande evento di fede, l'assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha partecipato alla seduta del consiglio comunale straordinario di Longobardi, comune natale del futuro Santo. Nel corso dell'incontro, promosso dal primo cittadino Giacinto Mannarino, sono intervenuti anche il vicepresidente della Provincia di Cosenza Domenico Bevacqua, il Provinciale dei Minimi di Paola Padre Gregorio Colatorti e il postulatore della causa di canonizzazione Padre Ottavio Laino, che sta scrivendo un testo dedicato al futuro Santo, informando anche della ripubblicazione del libro di Antonio Bellantonio “Nicola Saggio. Più in alto delle aquile”. Caligiuri ha evidenziato come la Calabria sia una terra di grande spiritualità, ricordando, tra gli altri, San Fantino da Taureana, i monaci basiliani, i santi venerati dalle Chiese d'Oriente e d'Occidente San Nilo e San Bartolomeo, le figure gigantesche di San Francesco di Paola e San Bruno fino ai mistici dei nostri giorni Natuzza Evolo e Fratel Cosimo. L'assessore ha anche ribadito le iniziative nel turismo religioso e l'attenzione della Regione Calabria verso i beni ecclesiastici, a cominciare dalla Basilica di San Francesco di Paola, dove si trova la tomba del futuro Santo della Chiesa cattolica, Nicola Saggio da Longobardi.
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