Velletri, 60enne ricava un giaciglio al cimitero: coperte e lenzuola tra le tombe per ripararsi dal freddo
Nel cimitero di Velletri c’è chi non riposa in eterno e, dato il freddo di questo periodo, sicuramente neanche in pace.
Un uomo di circa 60 anni, da tempo disadattato e noto a Velletri, ha ricavato un giaciglio tra due tombe nella struttura cimiteriale a tre livelli che sta in prossimità dell’ingresso principale di via Lata.
La zona è la più riparata possibile ed è anche vicina ai bagni pubblici, quindi è il meglio che il cimitero può offrire ad una persona viva.
Aspetta l’orario di chiusura del cimitero e vince la paura dei morti con la necessità di sopravvivere al freddo e alle intemperie coricandosi in un ambiente illuminato dalla luce fioca dei lumini.
Tutti sanno della sua presenza anche perché la mattina lascia il suo letto tra le due tombe per tornavi la sera all’ora di chiusura del Camposanto.
Una abitudine ormai tollerata anche perché non infastidisce la gente: “E’ un poveraccio” dicono di lui.
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Continuava a percepire illecitamente la pensione dell'anziana madre di cui non aveva mai comunicato il decesso, avvenuto nel 2010.
Ritirava ogni mese 2mila euro e in tutto ha incassato 135mila euro.
La protagonista dell'ennesima truffa all'Inps è una donna di 60 anni di Ardea, in provincia di Roma. E' stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale della Capitale che hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Velletri.
Dalle indagini condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Pomezia, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Velletri, avviate a seguito di una segnalazione dell'Inps, è emerso che la donna non destava sospetti perché utilizzava la delega per l'incasso depositata presso un ufficio postale di Ardea.
I successivi approfondimenti hanno permesso poi di ricostruire il patrimonio personale dell'indagata, comprese le disponibilità di denaro sui conti correnti personali.
La Procura di Velletri ha così chiesto e ottenuto il provvedimento di sequestro delle somme contenute sui conti correnti, nonché di un immobile ad Ardea, per un valore corrispondente agli importi illecitamente percepiti.
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