Ecco la risposta della minoranza alla risposta della maggioranza:
"Le continue reazioni scomposte della maggioranza guidata dal sindaco Giacinto Mannarino alla nostra attività di controllo e di stimolo all'operato dell'amministrazione comunale, sono la riprova che svolgiamo appieno il nostro ruolo di opposizione".
E' quanto affermano i consiglieri di minoranza Francesco Cicerelli e Nicola Bruno.
"Non abbiamo affatto -ribatte il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- votato contro l'abbassamento delle tasse come va urlando la maggioranza.
Carte alla mano, abbiamo votato contro una pressione fiscale elevata e contro servizi inefficienti. Infatti, nell'assise consiliare del 30 marzo scorso abbiamo ovviamente votato contro l'approvazione delle aliquote Imu (10,60 per mille), nonchè contro la conferma dell'addizionale comunale all'Irpef (0,8 %), poichè adottate nella misura massima consentita dalla legge.
Così come abbiamo votato contro il Piano finanziario Tari 2017 che costituisce, si legge al punto n° 2 "lo strumento attraverso il quale il comune definisce la propria strategia di gestione dei rifiuti urbani", strategia che, come si legge a pagina 10, ha prodotto "nel corso dell'anno 2016, raccolta differenziata pari al 34,57% del totale dei rifiuti", frutto, evidentemente, di un servizio totalmente inefficiente.
Ci siamo, invece, astenuti, nella seduta del 29 dicembre 2016, sui buoni spesa perchè avremmo preferito una "riduzione secca in bolletta".
Nessun commento meritano, invece, le tariffe idriche, frutto di serbatoi "colabrodo" ed approvate esclusivamente dalla giunta, si badi bene, e non dal consiglio comunale, con la relativa delibera n° 27 del 30/03/2017.
Quale minoranza, poi, voterebbe a favore di bilanci scritti soltanto dalla maggioranza?
Quale minoranza avrebbe, nel caso specifico, votato a favore di bilanci che riportano solo i numeri del predissesto, senza alcun provvedimento strategico su come ridisegnare il volto del paese, che evidenziano tasse al massimo, investimenti incompiuti (come il casermone o il mercato coperto!) e servizi inefficienti, svendite patrimoniali (vedi verde pubblico), sprechi ed una spesa abnorme nonchè un indebitamento che rimane ancora elevato: € 3.528.524,32, cui va aggiunta la somma di € 2.162.064,11 che riguarda l'indebitamento di cui al D.L. n° 35/2013, con un'incidenza degli interessi passivi, sempre per l'anno 2017, di € 203.725,60".
O a favore del rendiconto 2016, a proposito del quale, "l'organo di revisione precisa -continua il consigliere Bruno- che un'eventuale mancata approvazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale da parte della corte dei conti, non consentirà il pagamento dei debiti con fondi di bilancio e potrà compromettere l'equilibrio economico e finanziario dell'Ente".
Questa "purtroppo -conclude Bruno- è la triste realtà e questa giunta che ha portato l'ente al fallimento fa finta di non conoscere i primi rudimenti della politica buttando fumo negli occhi dei cittadini".