La piaga che sta mandando in crisi le regioni del nord sembra, a noi, lontana. In Calabria si vive in un clima surreale e di incredulità, si hanno notizie dei primi casi di contagio riscontrati e si ha la percezione che non possano costituire pericolo.
Le notizie che ci giungono dai Media sono intrise di note polemiche che si susseguono repentinamente, sviando così la possibilità di pensare a soluzioni ed azioni immediate per fronteggiare il contagio. Bisogna cambiare rotta e tenere la barra dritta.
Chi è stato chiamato a risolvere i problemi della Sanità in Calabria si spenda in prima persona, perché le decisioni importanti le assumono i leader, proprio come hanno fatto, giusto per citarne qualcuno, il Comandante della Nave Costa Crociera, o il Prefetto ed il Questore Lodi, esempi di responsabilità e di abnegazione nella salvaguardia della popolazione in questo momento di difficoltà.
È necessario che nessuno si nasconda, la situazione è molto grave e le decisioni non possono aspettare oltre, anzi, bisogna fare presto, bisogna agire adesso per evitare di trovarsi con stessi problemi che stanno riscontrando le Aziende Sanitarie della Lombardia.
Bisogna provvedere immediatamente a sopperire la carenza di: posti letto, personale sanitario (non immune dal virus), presidi medici, dispositivi di protezione individuale, apparecchiature medicali ed in particolare allestire nell'immediato reparti di Terapia Intensiva o almeno dotare i reparti di strumenti per favorire la ventilazione polmonare.
Una delle maggiori criticità risulta essere la capacità delle strutture sanitarie di eseguire tamponi e di poterne dare un veloce risultato, dunque bisognerà aumentare i centri che abbiano un laboratorio di virologia.
Inoltre è necessario che venga allestito, subito, un sistema di assistenza telefonica alla popolazione che sia efficace ed efficiente, poiché la popolazione avrà un enorme bisogno di avere informazioni e sentirsi orientata sul da farsi.
In tutti questi anni, il taglio del personale nelle strutture sanitarie Calabresi, ha creato molti problemi ai grandi ospedali; ma adesso non possiamo permetterci di farci trovare impreparati di fronte alla grave emergenza che sta dilagando nel nostro paese. Non si può amministrare soltanto per salvare i Bilanci, adesso è necessario farlo per la salvaguardia della vita.
Nell’ipotesi che scoppi un focolaio, i grandi ospedali Calabresi non riusciranno a reggere alla smisurata richiesta di assistenza e per i casi molto gravi pochi posti di Terapia Intensiva già disponibili non basteranno.
Cruciale dovrà essere il ruolo degli ospedali periferici che vanno subito riattrezzati, per l’accoglienza delle persone e per garantire ricovero e cura ai positivi.
Ci rivolgiamo al Generale Cotticelli, e lo sollecitiamo di porre fine all’immobilismo e lo esortiamo a scendere in campo con decisione. Noi abbiamo dato il nostro contributo e continueremo senza sosta. Generale Cotticelli, ora tocca a lei, si faccia coraggio, noi ci siamo. Lei e un Carabiniere, ha un onore da difendere, faccia attrezzare le strutture. Il Covid-19 potrebbe non essere più controllabile. É necessario essere pronti subito, ORA!!
Cosenza 09/03/2020 |
Il Segretario Generale UIL FPL Calabria |