La Madonna di Medjugorje, detta anche Regina della Pace, viene venerata da milioni di persone e la cittadina dove si sono verificate le presunte apparizioni è diventata meta di numerosi pellegrinaggi.
Le apparizioni sono iniziate nel lontano 24 giugno 1981, quando ancora esisteva la Jugoslavia comunista, a sei veggenti e sono tuttora in atto.
Secondo i veggenti la Madonna inviterebbe i fedeli alla conversione, alla preghiera, alla pace, pace che si può raggiungere attraverso la recita del Santo Rosario quotidiano, il digiuno nei giorni di mercoledì e venerdì, la lettura quotidiana della Bibbia, la confessione almeno una volta al mese, la comunione preferibilmente tutti i giorni.
La Madonna, secondo quanto riferiscono i veggenti, avrebbe comunicato dieci segreti. La posizione della chiesa è quella della cautela e ha istituito presso la Congregazione per la Dottrina della Fede una speciale commissione di inchiesta e di studio sulle apparizioni della Madonna, presieduta dal Cardinale Ruini.
In questi anni sono state svolte molte indagini anche dal punto medico scientifico. Ma oggi a distanza di anni, quando è previsto l’arrivo a Medjugorje dell’inviato del Santo Padre nella persona dell’Arcivescovo di Varsavia Mons. Hoser, il Vescovo di Monster ha dichiarato che le apparizioni della Madonna a Medjugorje non sono autentiche causando sconcerto tra i milioni di fedeli che ogni anno si riversano in quella cittadina sperduta della Bosnia Erzegovina.
Ha fatto sapere che la posizione della Curia è stata sempre chiara e risoluta. Insomma ha smontato la soprannaturalità dei fenomeni.
“Se la Madonna, Madre di Gesù, non è apparsa, come infatti non è, allora a tutto sono da applicare le seguenti formule: “sedicenti” veggenti, “presunti” messaggi, “preteso” segnale visibile e “cosiddetti” segreti”.
E poi il Vescovo si è soffermato sulla figura che appare ai veggenti e l’ha definita come una “figura ambigua”, che si comporta in modo del tutto diverso della Madonna nelle apparizioni riconosciute dalla Chiesa.
E poi ha anche affermato, tenendo conto di tutto quel che è stato esaminato e studiato dalla Curia Diocesana, si può pacificamente affermare: La Madonna non è apparsa in Medjugorje.
All’inizio il paesino di Medjugorje era un paesino sperduto su una collina brulla che nemmeno era segnato sulla carta geografica tanto era piccolo e insignificante, ora, invece, è completamente irriconoscibile. Sono spuntati come funghi alberghi, ristoranti, pub, shop.
Tutto appare come un grande business.
Paolo Brosio, giornalista e scrittore, inviato speciale di Rete Quattro al tempo di mani pulite, uno dei maggiori devoti e credenti della Madonna, difende Medjugorje e più volte si è recato in pellegrinaggio sul luogo dove è apparsa la Madonna scrivendo alcuni libri.
Ieri sera in televisione ha affermato che quel luogo sarà riconosciuto santuario a tutti gli effetti come Pompei e Loreto e l’inviato di Papa Francesco non potrà che dare indicazioni positive.
Per Paolo Brosio quello che sta accadendo in questi giorni è chiaramente l’inizio di una guerra. E’ un attacco ad orologeria per colpire l’arrivo dell’inviato del Papa; qui a Medjugorje sono tutti sgomenti, dai frati ai veggenti, che purtroppo sono ormai abituati da anni agli sputi del Vescovo di Moster.
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Sabato 15 febbraio ore 17.00 nella chiesa di san Bernardino si terrà un incontro di preghiera secondo le intenzioni della Regina della pace.
Si reciterà il santo Rosario al quale seguirà la Santa Messa e la Adorazione Eucaristica
L’incontro terminerà con la testimonianza di Jelena Vasilj di Medjugorje
Brevi note su Jelena Vasilj di Medjugorje
Alla fine del 1982, la Regina della Pace si è rivolta attraverso locuzioni interiori (Locutio cordis) a due ragazze di dieci anni: Jelena e Marijana Vasilj. Dal 1983 al 1987, attraverso il loro gruppo di preghiera, la Madonna stessa dava consigli al movimento di preghiera che si è formato fin dall'inizio delle apparizioni. I messaggi della Regina della Pace a Medjugorje formano una scuola specifica di pace, di preghiera e d'amore.
Jelena Vasilj, l'11/11/1985, intervistata in merito all'argomento demonio da Medjugorje - Torino, ha fornito alcune risposte interessanti, che riportiamo:
Riguardo a Satana la Madonna ha fatto capire che è nel momento più scatenato contro la Chiesa. E così? Satana può fare se noi lo lasciamo fare, ma tutte le preghiere lo fanno allontanare e disturbano i suoi progetti. Cosa diresti a quei sacerdoti e credenti che non credono a Satana?
Satana esiste perché Dio non vorrebbe mai fare il male ai suoi figli, ma è Satana che lo fa.
Perché oggi c 'è una particolare aggressione di Satana alla gente?
Satana è furbissimo. Cerca di far volgere ogni cosa al male.
Quale consideri il più grande pericolo di oggi per la Chiesa?
Satana è il più grande pericolo per la Chiesa.
Durante un'altra intervista, Jelena ha aggiunto sull'argomento: Se preghiamo poco c'è sempre come una paura (cf. Medjugorje - Torino n. 15, p. 4). Perdiamo la nostra fede perché il demonio non è mai in silenzio, è sempre in agguato. Lui cerca sempre di disturbarci. E se non preghiamo è logico che ci possa disturbare. Quando preghiamo di più lui si arrabbia e vuole maggiormente disturbarci. Ma noi con la preghiera siamo più forti di lui. L'11 novembre 1985 don Luigi Bianchi ha intervistato Jelena, ricavandone interessanti notizie: Che dice la Madonna della Chiesa attuale? Ho avuto una visione della Chiesa di oggi. Satana cerca di disturbare ogni progetto di Dio. Bisogna pregare. Quindi Satana si è scatenato contro la Chiesa...? Satana può fare se noi lo lasciamo fare. Ma le preghiere lo allontanano e sventano i suoi progetti. Che diresti ai sacerdoti che non credono a Satana? Satana esiste davvero. Dio non vuole mai fare il male ai suoi figli, ma Satana lo fa. Egli volge ogni cosa al male.
Jelena Vasilj ha spiegato che tra il parlare della Madonna ed il modo di parlare di Satana esiste una differenza sostanziale: la Madonna non dice mai "si deve", e non aspetta nervosamente cosa succederà. Si offre, invita, lascia liberi. Satana invece, quando propone o cerca qualche cosa, è nervoso, non vuole aspettare, non ha tempo, è impaziente: vuole subito tutto. Fra Giuseppe Minto un giorno domandò a Jelena Vasilj: la fede è un dono? Sì, ma bisogna riceverlo pregando - rispose la fanciulla. Quando noi preghiamo, credere non è così difficile, ma quando non si prega, tutti facilmente ci perdiamo in questo mondo. Bisogna capire che il demonio ci vuole staccare da Dio. Bisogna credere ma anche mettere in pratica la nostra fede, perché anche il demonio crede, bisogna con la nostra vita credere.
Nel corso di un dialogo con Jelena Vasilj è emerso quanto segue: Che cosa fa più paura al diavolo? La Messa. In quel momento è presente Dio. E tu hai paura del diavolo? No! Il diavolo è furbo, ma anche impotente, se siamo con Dio. Allora è lui che ha paura di noi.
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