La situazione finanziaria di Vibo Valentia è talmente grave e piena di ombre che il consiglio provinciale non è riuscito ad approvare, nonostante gli ultimi disperati tentativi della Giunta, il Bilancio di previsione dopo la bocciatura di ottobre.
In arrivo, quindi, il commissario
Forte è il rischio del dissesto.
Una eventualità che aprirebbe le porte della mobilità ai dipendenti in esubero.
Intanto la maxi-inchiesta che riguarda la Provincia di Vibo, non si è fermata al “buco” dei fondi alluvionali del 2002 ma si è allargata all’intero “sistema Provincia“.
Nell’occhio del ciclone l’ex Presidente dell’ente, Ottavio Bruni, anche lui di centro/sinistra e molto vicino all’ex governatore Agazio Loiero, che aveva guidato la Provincia dal 1999 al 2008.
Al momento sono “solo” 7 le persone indagate per peculato in concorso, a diverso titolo, e falso:
- l’ex impiegata Mirella Currò, che in settimana ha lasciato il carcere per passare ai domiciliari;
- il marito della donna, Baldassarre Bruzzano;
- le nipoti dei coniugi Bruzzano-Currò, Maria Menna e Valentina Macrì;
- la dirigente degli Affari finanziari della Provincia Armanda De Sossi;
- il segretario generale Francesco Marziali e
- il dirigente degli Affari generali Antonio Vinci.
Ma (ci sono indiscrezioni provenienti dagli ambienti investigativi) non si esclude ( anzi è molto probabile) che dal Palazzo di Giustizia possano partire nuove informazioni di garanzia.
Una inchiesta che non cesserebbe nemmeno se nel frattempo la provincia di Vibo venisse sciolta per essere accorpata a Catanzaro.
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