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L'amministra zione Obama vieta la vendi ta di sigarette elettroniche ai minori di 18 anni.

La nuova nor ma, secondo quanto dichia ra dalla Food and Drug Admi nistration, servirà a proteggere i minori dal rischio di sviluppare dipendenza da nicotina.

Varranno le stesse regole in vigore le normali sigarette e i sigari

La stretta entrera' in vigore tra 90 giorni e rappresenta, secondo quanto riferisce il Washington Post, la prima volta che un ente governativo regolamenta prodotti legati al fumo.

Secondo le nuove norme i rivenditori avranno l'obbligo di verificare l'eta' dell'acquirente che vuole acquistare le sigarette elettroniche.

E sara' inoltre proibita la vendita di questi prodotti attraverso distributori automatici.

Da tempo le sigarette elettroniche sono al centro di un dibattito tra chi sostiene che provocano gli stessi danni di una sigaretta e chi invece pensa che rappresentino uno strumento per smettere di fumare.

"Il consumo di sigarette tra i minori di 18 anni e' calato sensibilmente - ha detto il ministro americano della salute Sylvia Burrell - in compenso e' aumentato l'uso di prodotti a base di nicotina. Tutto ciò' sta creando una nuova generazione di americani che sono a rischio dipendenza".

Come era prevedibile, l'industria delle sigarette elettroniche in America e' sul piede di guerra e si ribella alle nuove norme federali che ne vietano la vendita ai minori di 18 anni.

"Sono a rischio migliaia di piccole aziende - ha commentato Gregory Conley, presidente dell'American Vaping Association - e decine di migliaia di posti di lavoro".

Conley ha anche aggiunto che la norma che prevede di regolamentare il prodotto in maniera retroattiva potrebbe avere un costo di milioni di dollari.

Secondo la Food and Drug Administration, le marche di e-sigarette che non si metteranno a regola saranno tolte dal mercato.

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Finalmente l’Oms parla di una situazione particolarmente allarmante

In una sola settimana ci sono stati più di 700 nuovi casi di Ebola in Africa.

Un escalation che sembra inarrestabile

In soli sette giorni porta il numero totale dei malati è passato a 5.335

Ed i morti a 2.630 morti( al 14settembre) così distribuiti:.

1459 Liberia

601 in Guinea

562 in Sierra leone

8 in Nigeria

La metà delle morti si è verificata negli ultimi 21 giorni.

Alla virulenza della diffusione si aggiunge anche l’ignoranza.

Nelle zone rurali parte della popolazione crede che il virus sia un'invenzione portata dall'uomo bianco

Ed per questo che si è arrivati anche all’omicidio

In Guinea è stato attaccato un team di soccorso per la lotta all’Ebola ed otto volontari sono stati uccisi a colpi di machete.

Tra le vittime ci sono anche tre giornalisti radiofonici guineani.

Intanto il Consiglio di Sicurezza “invita gli Stati membri ad abolire le restrizioni sui viaggi e alle frontiere, che contribuiscono ad un ulteriore isolamento dei Paesi colpiti”.

Anche le compagnie aeree e navali sono invitate a mantenere i collegamenti.

Ed infine si chiede agli Stati membri di “fornire assistenza”

La situazione è così grave che in Sierra Leone è stato dichiarato lo 'Stay at home days' una sorta di quarantena e la popolazione dovrà rimanere 3 giorni a casa per ridurre il rischio di contagio

Obama invierà 3.000 soldati nelle regioni colpite

Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha dato il via a una nuova missione di emergenza (Unmeer) per coordinare la lotta contro la malattia e inviare personale nei Paesi in cui si annidano i focolai (Sierra Leone, Guinea e Liberia) per fermare la diffusione della malattia, curare i pazienti infetti, garantire servizi essenziali, preservare la stabilità e prevenire la diffusione nei Paesi dove il virus non si è ancora diffuso.

Dallo Spallanzani arrivano assicurazione: In Italia possiamo stare tranquilli.

Ma la psicosi Ebola è inarrestabile

E’, per ultimo, il caso di due persone che sono stati ricoverati presso il Pronto Soccorso dell'ospedale civile di Pozzuoli, Santa Maria delle Grazie, di località La Schiana, provengono entrambi dalla zona di Licola del comune di Giugliano (Napoli), con febbre alta e diarrea e poi trasferiti al "Cotugno", specializzato in malattie infettive.

Era malaria.

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Intanto i fatti

1)Milano. 13 maggio. Mada Kabobo, un immigrato ghanese irregolare, armato di piccone uccide chi incontra. Muoiono Daniele Carella, 21 anni, ed Ermanno Masini, 64 anni.

2) Stoccolma. 13 maggio. La Polizia uccide un sessantanovenne armato che aveva minacciato gli agenti con un machete. Ed ora sono giorni di scontri violenti iniziati nel quartiere Husby, alla periferia nord-ovest di Stoccolma, un’area nata all’inizio degli anni Settanta, povera e con un alto tasso di disoccupazione ed in cui vivono circa 12 mila persone, la maggior parte delle quali sono immigrati

2) Londra. 22 maggio. Michael Abedolajo di origine nigeriana,ma nato in GB, armato di un machete ha ucciso il soldato Drummer Lee Rigby, 25enne di Manchester . I testimoni hanno raccontato che i due assalitori "Prima gli sono andati addosso con l'auto, poi sono scesi e gli hanno tagliato la testa col machete".Gridavano "Allah Akbar ". Poi hanno anche dichiarato che intendono “cominciare una guerra a Londra". La polizia dichiara che si tratta di un : "Attentato dell'estremismo islamico"

Poi la domanda.

Un caso? Cellule dello stesso corpo? Sintomi dello stesso malessere?

Ed ancora.

C’entra niente l’attentato alla maratona di Boston dei due fratelli ceceni, Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev ?

Come leggere diversamente la dichiarazione di Barack Obama di oggi 23 maggio : “ Gli Stati Uniti "non sono in guerra con l'Islam", spiegando che "la violenza contro obiettivi occidentali proviene in gran parte da questa falsa convinzione”

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