Abbiamo scritto di gommoni pompati all’inverosimile come la rana di Esopo.
Di capitani in attesa della nave il cui arrivo veniva ripetutamente annunciato ma che non si vedeva nemmeno con i radar.
Di navi in attesa del proprio “schettino”.
Di equipaggi che giravano le navi come i sepolcri. Equipaggi senza esperienza, alcuni dei quali non sapevano( né sanno) nuotare per cui si presentavano con qualcosa che li facesse galleggiare. Di tutto e di più. C’è chi si è presentato con la corona di sugheri( anni 50), chi con le camera ad aria dei camion( anni 60) , chi con salvagente e paparella , chi con i più moderni bracciali indossati a mò di corredo, chi con i materassini su cui sdraiarsi in caso di naufragio individuale o collettivo.
Ma si vedono anche vecchi nocchieri , un tempo abili navigatori e forti di esperienza politica ma che non hanno mai avuto in mano un remo o ( per fortuna della città) un timone, tesi quindi da sempre ad avere soltanto un posto importante a tavola, al più il cappello da ufficiale ( di che non si sa, ma comunque gallonato).
Abbiamo scritto che c’era qualcuno da lontano che osservava il tutto ( si vedevano brillare al sole le lenti dei binocoli)
Ed era vero.
Sembra infatti che stia arrivando una corazzata
Al comando un uomo navigato ( capitan Michele)
A tracciare la rotta lo stratega ( Tonino)
Capitano in seconda un vecchio lupo di mare di notevole esperienza ( Giovanni)
Tra gli ufficiali di rotta ( il giovane Vincenzo).
La corazzata come tutte le corazzate ha le lamiere rinforzate , potenti cannoni e forte contraerea e può quindi navigare con ogni condizione di tempo.
E’ una corazzata vera, non da film come la Potenkin.
Non solo ma dietro sembra avere grandi protettori che si garantiranno la presenza sulla nave di proprio personale in questo modo garantendo rifornimenti umani e politici atti a riprendere le antiche posizioni.
Basta con la casta che finora ha “governato” Amantea e che ancora pretende di tenere le chiavi della città.
Basta con i ministri alla Jean-Étienne-Bernard de Clugny-Nuys. Sappiamo tutti e lo ricordiamo la fine che fece Luigi XVI.
Basta con chi compra con 110 euro la dignità del popolo.
Sarà però necessario che i cannoni sparino davvero e mirino i nemici di Amantea non le case, i negozi, i turisti e la gente comune.