Beppe Grillo infuriato con i grillini sul quesito di Rousseau: la parola "Pd" non doveva esserci
Dopo la marcia indietro di Luigi Di Maio al ruolo di vicepremier, i toni tra M5s e Pd si sono ammorbiditi.
Ma quelle di lunedì 2 settembre sono state ore decisive.
I grillini infatti hanno pubblicato la fatidica domanda "volete un governo con il Pd" su Rousseau.
Domanda però che non è andata giù a Beppe Grillo, il quale, secondo diversi rumors, avrebbe inviato un messaggio WhatsApp ai gotha pentastellati per chiedere un cambio nel quesito: l'eliminazione della parola Pd.
Le parole del garante (che ha il potere tra l'altro di far ripetere la votazione) lasciano il segno.
Ma non possono "garantire" l' esito del risultato.
I 115mila aventi diritto al voto - spiega Il Corriere - sono insondabili: i Cinque Stelle si attendono una partecipazione massiccia, di sicuro "sopra i 40 mila votanti".
Il vero problema però si porrà dopo.
Qualunque sia l'esito della votazione, bisogna verificare che il presidente della Repubblica possa dare il suo benestare.
Ipotesi parecchio remota.
Se Mattarella non dovesse accettare il responso negativo dei 5stelle sarebbe la loro fine
3 Settembre 2019