Al via la fiera di Amantea edizione 2014 nel migliore dei modi, tanta gente e tanto divertimento aspettando il WeekEnd
Una fiera strana questa edizione del 2014, almeno climaticamente. Normalmente questo evento unico per la città o meglio per il comprensorio è accompagnato da un clima ben più che primaverile, con amanteani ed ospiti che stanno in maniche di camicia. Non è così, od almeno sembra, quest’anno. Ma ancora non è detto.
Per il resto invece alla grande. L’evento di apertura è andata ben al di là delle affermazioni degli amministratori e sembra aver colto nel segno di un grande evento.
Nella foto piccola un drone. È la prima volta che registra la fiera ed i suoi momenti. Il segno dei tempi che cambiano mentre si cerca quasi disperatamente di conservare memorie che non conservate ognuno legge od interpreta secondo una propria visione, più o meno veridica in quello che la storia ci ha mal conservato o forse noi abbiamo mal conservato.
Il senso più profondo di questo evento infatti lo ha colto il sindaco Monica Sabatino affermando che. «Lavorando con passione e coinvolgendo le forze sane della città abbiamo mostrato il nostro lato migliore: quello dell’accoglienza. L’auspicio è proseguire su questa strada con l’obiettivo di essere sempre più fieri del luogo in cui abbiamo scelto di vivere e crescere».
Certamente come dice Caterina Ciccia , il Mastrogiurato, occorre ringraziare quanti hanno dato vita a questo evento che ben la di la del folclore ha la veste della rievocazione arricchita.
E che sia stata ricca lo si è visto non dai costumi ,alcuni splendidi , antichi e veri, come quelli di falconara Albanese, ma soprattutto dalla intensa partecipazione dei comuni viciniori.
C’era Paola con un San Francesco molto paziente che ha atteso lungamente il corteo che è giunto con un po’ di ritardo rispetto ai tempi annunciati.
E poi c’erano San Lucido, San Pietro in Amantea, Cleto, Belmonte Calabro, Falconara Albanese, Mendicino, Malito, Longobardi, quasi tutti con i gonfaloni e le fasce dei sindaci.
Ed erano stati curati anche i particolari. In cielo era stata messa anche una falce di luna che osservava come sempre gli eventi a cui gli uomini sogliono dare essenza; una falce di luna destinata a crescere nei prossimi giorni e pronta a fare bella figura per quanto sappia che la gente avrà gli occhi bassi per osservare la merce che i “ferari” esporranno sulle loro bancarelle.
Grandi e piccoli a curiosare .
Gente che ha posto la propria attenzione soprattutto sugli sbandieratori e sulle simpatiche e vive tamburine di Bisignano e sui costumi tra cui brillavano quelli di Falconara Albanese e di Belmonte Calabro ricchi della loro bellezza e della originalità.
All’Auser ed alla sua “Pasta con la mollica” un grande, solito elogio.
All’associazione teatrale “Il Coviello , alla Pro Loco, alla Klampete, altrettanti elogi per l’impegno profuso nelle rappresentazioni con le quali tentano di creare emozioni tra i presenti.
Lo ha ricordato la consigliera comunale Caterina Ciccia che è necessario sia ricordata come il primo Mastrogiurato donna in cinquecento anni di vita della Fiera di Ottobre.
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