Ecco perché abbiamo scelto di non disperdere un patrimonio sociale della Città
L’ASD Beach&Volley Amantea vuol rendere partecipe la città che anche quest’estate sarà attivo il centro federale Fipav Sport Village Amantea.
Infatti, dopo l’incontro con le associazioni dell’indotto turistico e commerciale del comprensorio, la Fipav, tramite i suoi comitati periferici, ha espresso la necessità di non disperdere l’importante patrimonio che rappresenta il centro federale per il movimento del beach volley a livello locale e regionale.
Un’idea profondamente condivisa anche dall’ASD Beach&Volley Amantea per il ruolo sociale svolto dalla struttura, capace di rappresentare un punto di riferimento per giovani e famiglie, oltre ad essere un luogo dove gratuitamente si offrono servizi ed attrezzature sportive ai cittadini ed ai turisti.
Purtroppo nessuna risposta o riscontro è pervenuto a fronte dei tanti appelli rivolti alle istituzioni nelle scorse settimane.
Tuttavia riteniamo che tali disattenzioni, che hanno penalizzato non solo la Città di Amantea ed il suo comprensorio, ma anche l’intera Calabria, non possono penalizzare anche i giovani e tutti coloro che desiderano condividere momenti di aggregazione e di sano divertimento.
La nostra speranza è quella di trovare nei prossimi mesi una migliore ed adeguata sensibilità delle istituzioni al fine di programmare, per il futuro, la possibilità di ospitare eventi agonistici degni dell’importante tradizione sportiva del centro federale.
Ciò anche nell’ottica di dare pieno sostegno all’idea condivisa con gli altri attori del territorio di realizzare una programmazione che arricchisca tutto il territorio di Amantea e Campora San Giovanni.
Malgrado tali difficoltà e le problematiche logistico-ambientali, i volontari dell’associazione si attiveranno per realizzare lo Sport Village, effettuando interventi di pulizia e di sistemazione dell’arenile, cui seguiranno tutte le altre attività preparatorie per ospitare attività federali, tornei, camp, esibizioni, corsi ed attività amatoriali aperte a tutti.
ASD BEACH&VOLLEY AMANTEA
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Il Santo Padre ha assegnato il nome latino di Curia Mantheanensis
Il 25 febbraio solenne celebrazione nella parrocchia di San Biagio
«Monsignor Francesco Nolè – si legge nella nota - ha espresso la gratitudine al Santo Padre
e la gioia per questa notizia che riconosce alla storica ed antica città, già sede diocesana, il titolo di cui fregiarsi.
Domenica 25 febbraio alle ore 18 nella chiesa parrocchiale di San Biagio, a conclusione della Missione Popolare lo stesso Arcivescovo presiederà una celebrazione insieme ai parroci del luogo, le comunità religiose e le autorità cittadine per l’annuncio ufficiale e come momento di ringraziamento e di festa.
La Missione popolare è stata organizzata per le parrocchie della cittadina dai padri Minimi in vista della tradizionale offerta dell’olio per la lampada votiva al Santuario di Paola e che quest’anno vedrà protagonista proprio il comune di Amantea».
Resterà legata all'arcidiocesi territoriale di Cosenza-Bisignano
L’antica sede diocesana ricade nel territorio dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, e sarà assegnata ad un Vescovo eletto dal Papa per quella che si chiama “provvista di Chiesa” o fra quelli che generalmente svolgono servizi diplomatici: si tratta di vescovi ausiliari o impegnati in servizi della Santa Sede, ad esempio i Nunzi Apostolici. Amantea fu diocesi dal V secolo al 1094.
Non sarà una diocesi territoriale: le parrocchie e i fedeli resteranno nell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.
Una sede titolare infatti è una sede episcopale che ha cessato di essere un territorio definito sotto il governo di un vescovo.
Le sedi titolari introdotto dal Concilio Lateranense V
«Essa continua o viene nuovamente eretta per antichità, prestigio e storia – si legge ancora nella nota - per essere assegnata a un vescovo al quale però non si conferisce alcuna giurisdizione sul territorio.
Le sedi episcopali affidate a un vescovo con giurisdizione su un territorio definito sono chiamate invece residenziali per distinguerle dalle sedi titolari.
L’uso di erigere sedi titolari risale invece al Concilio Lateranense V (1512-1517).
Nel 1094 fu unita con il titolo di “diocesi inferiore” a quella di Tropea.
Il 16 dicembre 1963 molti dei comuni dell’antica diocesi furono uniti alla diocesi di Cosenza con il riordino territoriale della regione».
Ndr Un primo passo verso il ritorno ad un nobile passato. Un atto di giustizia sociale . Un atto di attenzione verso la fede degli amanteani.
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