Domani uscirà sicuramente il comunicato dell’amministrazione comunale con il quale si annuncia che la notte bianca 2013 salterà.
Diverse le ragioni.
Alcune di ordine economiche ed organizzative
Le altre, ben più consistenti e pregnanti, legate allo stato di salute del sindaco.
Per queste ultime ragioni è saltato anche il consiglio che era stato convocato per il giorno 10 agosto alle ore 19.00 e con il quale si intendeva concedere la cittadinanza onoraria allo scrittore calabrese Carmine Abate oltre che consegnare gli attestati di pubblica benemerenza del Dipartimento della protezione civile per la partecipazione all’evento “ Sisma in Abbruzzo 2009”
Si avrà modo così di capire che Abruzzo si scrive solo con una sola B anche quando c’è il terremoto!
Pubblicato in
Primo Piano
Ottaviano Del Turco è stato condannato in primo grado a 9 anni e 6 mesi nel processo per la «sanitopoli» abruzzese.
Del Turco è stato condannato per i reati di associazione per delinquere, corruzione, concussione, tentata concussione e falso.
Il pm aveva chiesto 12 anni.
«Per ora non dico nulla. Sulle sentenze prima si riflette poi si parla».
Sono 25 in totale le persone giudicate per accuse che vanno dall'associazione per delinquere alla corruzione, all'abuso, alla concussione, al falso, alla truffa, al riciclaggio.
Sempre il Tribunale, ha condannato l'ex presidente, insieme a Lamberto Quarta, Camillo Cesarone, Antonio Boschetti, Bernardo Mazzocca, Francesco Di Stanislao, Pierluigi Cosenza, Vincenzo Maria Angelini
Tutto ebbe inizio dalle rivelazioni dell'ex patron della casa di cura privata Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, «il grande accusatore», anche lui peraltro condannato.
L ex capo della Procura di Pescara Nicola Trifuoggi, in pensione dal luglio2012, ha dichiarato:«È una sentenza che ristabilisce la verità su un fatto doloroso per l'Abruzzo. Io sono amareggiato per la malafede con cui periodicamente sono partite campagne mediatiche che volutamente diffondevano la falsa notizia di innocenza acclarata che grazie al loro potere sull'opinione pubblica hanno gettato sconcerto».
Pubblicato in
Italia