Era come pensavamo e come abbiamo scritto.
Era, ed è, come hanno detto i procuratori calabresi, quelli della DDA compresi.
E’ finito il tempo dei procuratori che pensavano o lasciavano pensare che i problemi della sanità e degli enti pubblici fossero di competenza dei TT.AA.RR., come se tutti gli errori fossero rimediabili con le risposte –quali esse sarebbero, poi, state- dei giudici amministrativi, così definendo un tracciato giudiziario che escludeva il giudice penale e rendeva di fatto quasi intoccabili i politici.
E’finito anche perché la gente sembra si stia risvegliando e non ci sta più a subire discriminazioni e, perfino, violenze, e reagisce denunciando –palesemente o meno, poco importa in una regione dove ‘ndrangheta e malaffare imperversano-.
Sembra che i calabresi ricomincino a credere nello Stato, nella magistratura, nelle forze dell’ordine.
E senza voler credere che alla fine esista e si riscontri un possibile reato, ci viene evidenziato che la procura di Paola abbia inviato alcuni investigatori ad Amantea per acquisire informazioni ed atti relativi ad un concorso.
Nessun comunicato da parte dell’amministrazione.
Se si trattasse del concorso di ragioniere saremmo di fronte ad una incredibile tempestività così da far supporre che ci sia stata una denuncia.
Se invece si trattasse dell’altro concorso, quello dei vigili da stabilizzare, saremmo, al contrario, di fronte ad una indagine integrativa- forse- di quella già esistente o ad una sua accelerazione.
Se fosse così, però, sarebbe strano atteso che questo concorso è stato-diciamo- “presidiato” dalla Digos , al contrario di quello di ragioniere che non ha visto “controlli” preventivi.
Ma su questa vicenda appare probabile un nostro ritorno di interesse informativo perché sembra si stia preparando una qualche sua evoluzione.
Non sappiamo se gli investigatori fossero carabinieri o Poliziotti.
Né sappiamo se via stato una qualche denuncia, anche se appare ben logica.
Né sappiamo il PM che ha disposto le indagini.
Chiediamo venia ai nostri lettori per la pochezza delle nostre informazioni, ma riteniamo doveroso partecipare questa prima notizia in attesa che altri ben più informati di noi accedano là dove si sa di più e ci informino.
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Primo Piano