Nasce il Comando dei carabinieri per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare.
L’Arma dei Carabinieri, ora unirà ai Nac (Nucleo Anticontraffazioni Carabinieri) , ai Noe (Nucleo operativo ecologico), ed ai Nas (Nucleo anti sofisticazioni) anche il nucleo per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare.
In sostanza il Corpo forestale dello Stato verrà assorbito nell'Arma dei carabinieri.
Il forestale, quindi, indosserà la nuova divisa.
Il passaggio riguarda funzioni e personale, ad eccezione delle competenze anti-incendio, da attribuire al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
I forestali chiamati al passaggio sono circa 7mila.
Piccoli contingenti saranno riservati ai Vigili del fuoco, alla Polizia e alla Guardia di finanza.
La riorganizzazione prevede poi il trasferimento di 750 agenti ad altre forze di polizia o amministrazioni. 120 transiteranno nei vigili del fuoco , 30 nella Guardia di finanza e 120 nella Polizia di Stato.
Non si esclude che agenti e sottufficiali del corpo dei forestali possano chiedere ai comuni di entrare nei corpi di Polizia Municipale.
Chi lo desidera, tra gli ormai ex forestali, può fare domanda per essere trasferito direttamente nella Pubblica amministrazione “compatibilmente con le esigenze di funzionalità”.
Ciò tanto più quando l‘assegnazione fosse fatta in soprannumero rispetto alle dotazioni organiche e con aggravio dei costi allo Stato che riverserebbe ai comuni gli stipendi
Né sembra impossibile che gli ormai ex forestali possano chiedere di passare alla Pubblica Amministrazione in senso lato.
E ci riferiscono che primi contatti siano stati già presi anche con il Comune di Amantea!
Vedremo!
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Cronaca
Col compostaggio ognuno crea il concime è fai da te. Ovviamente, bisogna effettuare una corretta raccolta differenziata.
In tale contesto, si può dimezzare la raccolta dell’umido in ambito comunale, spendere meno per la tassa sui rifiuti e naturalmente, concimare orti e giardini a costo zero. Si tratta del c.d. compostaggio domestico, che consente di evitare che finisca nella pattumiera, fondi di caffè scarti di frutta e verdura trasformandoli in concime. Fare compostaggio in casa, in pratica, significa occuparsi di una piccola fabbrica biologica dove operano insetti, batteri e funghi che – attraverso un processo laborioso trasformano le sostanze organiche in sali minerali, acqua e anidride carbonica, che sono tutti elementi utili per fertilizzare il terreno in modo naturale.
In tal caso, in alcuni Comuni, sono applicati una serie di sconti fiscali, si paga meno TARI (tassa sui rifiuti) in media, la riduzione può oscillare del 10%, al 40% (vedasi Bologna – Napoli – Roma) ed in più, alcune amministrazioni forniscono anche il composter o ne rimborsano l’acquisto e il diritto allo sconto si applica dal trimestre successivo alla data di presentazione della domanda ed il referente per tali procedure è l’Ufficio ecologia del Comune o, in alternativa, il consorzio e/o società che nella zona gestisce la raccolta e il riciclo dei rifiuti. Per il riconoscimento dell’agevolazione è necessario essere in regola con i pagamenti degli anni precedenti.
Nella compostiera non va tutto l’umido, ma una parte di esso: SI a scarti di frutta e verdura, bucce di agrumi non trattati, fiori recisi, filtri del tè, fondi di caffè, gusci d’uovo, fazzoletti, tovaglioli, foglie secche e ramoscelli, quest’ultimi naturalmente fatti a pezzetti; NO avanzi di carne, pesce, salumi e formaggi, evitando plastica, pannolini, lattine, oggetti non biodegradabili o sintetici e la carta colorata dei settimanali.
Il primo compost avviene dopo circa due mesi e per realizzarlo, basta controllare periodicamente l’umidità dell’apposito bidone (ha particolari caratteristiche) che, se eccessiva, fa marcire i rifiuti (se succede fa cattivo odore). Per evitare il problema basta alternare uno strato di umido a tre di rifiuti secchi, aggiungere carta, coprire il terriccio e, due volte a settimana, mescolare tutto per far circolare l’aria. Per avere un compost più maturo, che ha un colore scuro e un forte profumo di bosco, occorrono almeno otto mesi. Una volta che tale terriccio è pronto si preleva e quello fresco va aggiunto alle aiuole e, nei cambi di stagione, alla base degli alberi, mescolandolo al terreno, mentre quello più maturo si sparge sul terreno subito dopo la semina oppure, mescolato con torba o terra, si usa per i vasi dei fiori da interno e da esterno.
Orbene, visto che anche nella nostra città di Amantea è imminente “la partenza della raccolta differenziata, perché già subito dal mese di Febbraio, l’Ente Comunale, non pensa di incentivare gli abitanti in tale raccolta (più particolareggiata) e non solo per l’umido, tanto che raccogliendo l’umido per il compost, potrebbe realizzare una sorta di “azienda” (magari adeguando le vecchie vasche del depuratore di Acquicella e Campora) fornendo qualche posto di lavoro, risparmiando ancor di più sul conferimento in discarica, oltre a fornire il compost in parte gratuitamente agli agricoltori locali o rivendendolo ad aziende del settore. Anzi potrebbe ricevere il compost anche dalla raccolta dei paesi vicinori.
Amantea 08.05.2015 Cav. Giovanni LISCOTTI
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