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La Calabria merita politici migliori di Mario Oliverio e della sua Giunta di Tecnici.

E non è l’unica nota negativa della politica in Calabria

La Calabria uno dei luoghi più belli al mondo che la natura ha creato e che gli uomini di prima hanno contribuito a conservare, rischia

di cambiare, seppellita da rifiuti sparsi in ogni dove con effetti terribilmente negativi che scopriranno i nostri eredi.

E le prove di ambientalismo e di civiltà che danno tanti calabresi che fanno una discreta raccolta differenziata serviranno a poco o niente senza che chi deve( Oliverio&c) garantisca lo smaltimento dei rifiuti.

E pilatescamente Oliverio per lavarsi le mani di questo grave problema, che se gestito male gli porterebbe via tantissimi voti, ha provato a portare i rifiuti fuori, in altre regioni, con costi che andrebbero a gravare sui cittadini calabresi. Ma gli hanno detto di no.

E poi ha imposto gli Ato trasferendo ai sindaci la soluzione del grave problema.

Non una proposta, invece, per ridurre la produzione dei rifiuti.

Ora dopo tanti infingimenti finalmente la tanto vituperata burocrazia reagisce e lo fa così:

“COSENZA - E’ un vero e proprio grido d’allarme la comunicazione scritta dal dirigente del settore 7, Antonio Augruso, alla dirigente del settore Ambiente e per conoscenza al presidente Mario Oliverio.

La missiva racconta che il nostro sistema di raccolta e smaltimento rifiuti è sul punto di collassare nonostante gli sforzi dell’amministrazione di riorganizzare il sistema.

I numeri però sono impietosi e dicono che nonostante l’intenzione politica della giunta di non utilizzare le discariche, tutto il sistema su queste si poggia.

Secondo il dirigente circa il 60/70% confluisce nella discarica.

Questo tradotto in numeri significa che delle circa 500.000 tonnellate dei rifiuti prodotti, a valle del trattamento, circa 350.000 finiscono in discarica.

Gli ottimi risultati raggiunti sulla raccolta differenziata non risolvono di molto la situazione visto che una buona parte del residuale di rifiuto solido urbano dovrà comunque essere conferito in discarica.

L’unica discarica presente in regione, peraltro di proprietà privata, è ormai in via di esaurimento.

Il problema è che questa situazione non riguarda solo la Calabria, ma un po’ tutto il Paese come dimostra una recente inchiesta del Sole 24 Ore, ma soprattutto come dimostra il fatto che le gare per portare fuori regione gli scarti dei rifiuti di Reggio Calabria e Cosenza sono andate deserte, segno che non c’è nel Paese (e forse anche fuori) la disponibilità ad accogliere i nostri rifiuti.

Basti pensare che la richiesta dell’assessore all’Ambiente alla Regione Puglia di poter ospitare i rifiuti calabresi è rimasta senza risposta da mesi.

L’immediata conseguenza è un aggravio di costi dello smaltimento dei rifiuti. Il dirigente nella sua missiva fa infatti riferimento ad una nota di Ecologia Oggi che, in vista del rinnovo del contratto, annuncia una rimodulazione dei prezzi proprio per la difficoltà di trovare siti disponibili per l’abbanco dei rifiuti.

Il dirigente chiede quindi di accelerare nella realizzazione del piano regionale dei rifiuti che prevedeva la realizzazione di nuove discariche che ad oggi sono ferme al palo sostanzialmente per due motivi.

Il primo riguarda l’indisponibilità dei territori ad ospitare impianti simili per cui i sindaci degli Ato stanno prendendo tempo. Il secondo sono le lungaggini burocratiche legate all’apertura di questi siti che richiedono diversi pareri tecnici e rischiano di far saltare ogni programmazione.

Da qui la richiesta di accelerare in maniera urgente le procedure in essere per le autorizzazioni di nuovi impianti, in modo particolare per quegli impianti privati che sono già provvisti di Via (Valutazione impatto ambientale) che potrebbero essere dichiarati quali discariche a servizio degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani pubblici regionali.

Insomma bisogna fare in fretta prima che l’emergenza esploda in pieno periodo natalizio”

Da Ilquotidiano

E non è tutto……..

Pubblicato in Calabria

Supporre che tutta la popolazione sia sufficientemente civile, e che, quindi, sappia comportarsi con rispetto delle norme civiche, è un gravissimo errore.

E questo a parte quei comportamenti che sono teoricamente indotti da scelte di altro tipo( chi vuole intendere, intenda).

 

 

Posta, allora, una forte inciviltà che, probabilmente, durante la stagione estiva raggiunge il suo massimo, si impongono scelte decise da parte dell’amministrazione e, soprattutto, sono necessari intensi controlli da parte dei vigili urbani.

Sia chiaro, non sto dicendo che i turisti sono più incivili dei nativi, o viceversa, ma è certo che tra i turisti ci sono molte persone che non hanno nemmeno i diversi cassonetti necessari per la raccolta differenziata della spazzatura, e questo perché i proprietari non hanno denunciato la abitazione fittata, né il comune ha realmente esercitato i controlli necessari per evitare sia la evasione tributaria sia l’abbandono dei rifiuti in modo indifferenziato.

Si impone, pertanto, una dotazione e soprattutto un impiego del corpo dei vigili urbani finalizzato a sanzionare i comportamenti illeciti degli utenti del servizio di raccolta dei rifiuti.

Occorrono pattuglie che fermino i mezzi per verificare se trasportino rifiuti da abbandonare poi nelle strade urbane ed extraurbane.

Non solo photored ed autovelox per fare cassa, ma anche tutela dell’ambiente per fare igiene e turismo.

Ben poco si ottiene con la pseudo derattizzazione fatta dal comune. Proprio ieri l’altro vicino a piazza Commercio l’ultimo inseguimento “sociale” di un topo “civico”:

Vi presentiamo,ora, alcuni casi che sono emblematici e confermano il nostro dire:

La cassa da Morto

In Via Indipendenza, in una nicchia giace da tempo una cassa da morto per fortuna senza il suo abitante.

Chiunque passa non può fare a meno di notarla.

Poco importa che sia vera o carnevalizia, essa fa bella mostra di se a dimostrazione della inciviltà di un paese che, come dice qualcuno, peraltro, si vanta di essere una città!.

La signora che non differenza la spazzatura.

Stiamo parlando di Campora San Giovanni

Una signora che probabilmente non è utente dl servizio RSU abbandona la spazzatura in modo indifferenziato , una spazzatura che non può essere raccolta agli addetti così ammorbando l’aria .

Ahimè il numero verde del servizio nettezza urbana dopo pochi giorni è stato chiuso( eppure era una cosa utilissima) e la gente che lo compone non riesce a sapere come comportarsi nei casi particolari.

E proprio per questo si rivolge a tutti, amministratori compresi, ma nessuno dice all’utente che in questi casi occorre obbligatoriamente l’intervento dei vigili urbani che devono redigere il verbale contravvenzionale, rilevando le generalità della persona che dovrà pagare successivamente il costo della raccolta della spazzatura indifferenziata.

Il furgone che scarica la spazzatura nelle strade urbane

E’ di questi giorni la prova che, per fortuna, ogni tanto si scoprono comportamenti contrari a quanto stiamo raccontando, e che esiste una parte della cittadinanza che lotta contro gli incivili ed i loro comportamenti.

Un amanteano, al quale va il nostro ringraziamento, ha filmato un furgone che abbandonava ( e non era la prima volta) addirittura in Via Margherita ed in orario non di raccolta della RSU, numerosi sacchi di spazzatura ed ha contestato tale comportamento incivile invitando le persone a ritirare i sacchi ed a portarli all’isola ecologica, dove non sono mai arrivati.

E’ probabile che non fossero nemmeno amanteani!. ( noi non siamo di qui! Ha detto uno dei due ragazzi!)

E viene da chiedersi perché lo facevano e chi li aveva comandato?

Ci dicono che l’assessore al servizio NU prof Antonio Rubino , come suo dovere, ha chiesto ai Vigili , ove non lo abbiamo fatto “sponte sua” di acquisire il filmato e di accertare quanto necessario, adottando le misure del caso!.

La spazzatura extraurbana

Pur avendo il comune di Amantea raggiunto risultati incredibili di raccolta differenziata, ottenendo un risultato che la colloca tra i comuni calabresi più evoluti nella RD, non mancano gli incivili( ma sono davvero tutti di Amantea?) che buttano la spazzatura lungo le strade extraurbane.

Anche in questo caso solo i Vigili Urbani possono effettuare specifici posti di blocco per verificare se nelle auto vengono portate buste di spazzatura. E’ evidente che se in una auto che non va all’isola ecologica si trova spazzatura……

Infatti solo l’amministrazione può risolvere( se davvero lo vuole) il grave problema ambientale che denunciamo.

Peraltro una serrata lotta contro questi incivili può permettere il recupero di centinaia di migliaia di euro di tributo che potrebbero essere destinati od al miglioramento del servizio, già ampiamente qualificato dai risultati, od alla riduzione della tariffa.

Basterebbe cominciare a pubblicare il ruolo della tari con i mq. Chiunque potrebbe scoprire se il proprio vicino è un evasore tributario, per esempio………

Rifiuti nelle strade extraurbane

Il furgone che da tempo scarica rifiuti di chissà chi..

Dopo il richiamo riprendono i sacchi per buttarli altrove

Pubblicato in Politica

cav giovanni liscotti amantea 2014Il Comunicato Stampa di Giovanni Liscotti sul tema della Raccolta dei Rifiuti ad Amantea, visti come Risorsa Economica e non come Costo Pro Capite per i cittadini contribuenti

 

Premetto che, in qualità di cittadino attivista, noto che nella nostra comunità da qualche settimana “post elezioni”, sembra essere nato un entusiasmo particolare, soprattutto in quella fascia d’età che sin ora magari non credeva in valori e/o era stata poco incentivata. Di questo naturalmente mi compiaccio e spero che tutto non finisca in breve tempo.

Per un altro verso, mi rammarico per un problema che ci affligge e che continuerà sicuramente nel tempo:  è quello dei rifiuti, pur se, da contati personali con le figure amministrative di competenza, si sta cercando di risolvere il problema il più veloce possibile, per dare un’immagine migliore di Amantea dal punto di vista ecologico, pur se l’inconveniente, non è del tutto da imputare a questa o quella amministrazione, in considerazione che lo smaltimento dei rifiuti e uno dei tanti problemi che affligge il nostro paese, soprattutto la nostra Regione.

In tale contesto, al fine di una collaborazione (senza alcun interesse personale visto che ho sempre cercato di suggerire soluzioni in merito) volevo ancora far notare che in alcuni paesi europei, come Svezia, Finlandia, Norvegia, Germania, il riciclaggio dei materiali è divenuto un vero e proprio business anche per ogni singolo cittadino.

Infatti, già da anni oltre alla raccolta differenziata base (umido – materiali ingombranti ecc…), esistono delle macchine automatiche che pagano i rifiuti che ogni cittadino depone in esse:

•             per ogni bottiglia di plastica 0,25 €

•             per ogni bottiglia di vetro 0,08 €.

 

Ciò significa che i citati rifiuti, vengono considerati come una ricchezza, tant’è che anche molte persone povere, ma non solo, raccolgono rifiuti gettati a terra per riconvertirli in denaro.

Nei citati paesi  ed in generale in quasi tutti i paesi del nord Europa i punti di raccolta automatici dei rifiuti sono già da tempo una realtà concreta ed hanno lo scopo oltre a far guadagnare il cittadino, di promuovere comportamenti civili e responsabili della popolazione.

ORBENE: PERCHÈ NELL’IMMEDIATO (VISTA LA STAGIONE ESTIVA INIZIATA) NON PROVARE AD ATTUARE TALE SISTEMA ANCHE NELLA NOSTRA CITTÀ?  SICURAMENTE DEPOSITARE ANCHE SOLO IL VETRO E LA PLASTICA IN APPOSITI CONTENITORI E RICEVERE IN CAMBIO DENARO È UNA PROPOSTA ALLETTANTE!!! TANTO DA FAR IMMEDIATAMENTE “SCOMPARIRE” PARTE DEI CASSONETTI RIFIUTI CHE OGGI POSTI SULLA SS 18 E IN POCHI (… ISSIMI)  LUOGHI ALL’INTERNO DELLE STRADE DI AMANTEA, NON SONO UN BEL VEDERE.

Riporto alcuni articoli relativi a sistemi incentivanti, di cui alcuni attuati anche in Italia:

Guadagnare dalla spazzatura si può! Trasformare i rifiuti in risorse...e sconti pure! Ed è così che anche in Italia stanno cominciando a diffondersi nei comuni, nella grande distribuzione o nelle scuole postazioni di raccolta automatica a cui accedere liberamente e dalle quali ottenere degli sconti o dei buoni da utilizzare per la propria spesa, ma anche premi di altra entità, in modo da incentivare i cittadini alle buone pratiche e da evitare la scorretta tendenza all’accumulo di rifiuti lungo le strade ed in luoghi non destinati ad essi.

In Norvegia e in generale nel Nord Europa i punti di raccolta automatici dei rifiuti rappresentano già da tempo una realtà concreta, volta a promuovere comportamenti corretti e civili da parte della comunità dei cittadini, Proprio un anno fa, tra ragazzi avevano testato il funzionamento di uno dei dispositivi norvegesi, ottenendo uno sconto di sei euro sulla spesa ed affermando che sistemi simili avrebbero potuto rappresentare un ottimo spunto per la soluzione dell’emergenza rifiuti napoletana. Eccone alcuni esempi nostrani, la cui diffusione sta avvenendo progressivamente in tutta la penisola.

 

1) Ecobank

ecobank

Ecobank è un progetto della Regione Piemonte attivo dal 2009. Esso consiste nella raccolta differenziata di contenitori per le bevande, con particolare riferimento alle bottiglie di plastica ed ai contenitori di alluminio, tramite postazioni automatiche facilmente accessibili dai cittadini. In cambio si riceveranno dei buoni spesa da utilizzare nei supermercati convenzionati. I vuoti a perdere si trasformano così in vuoti a rendere, educando alla corretta differenziazione dei rifiuti. Le postazioni Ecobank si trovano attualmente nei Comuni di Venaria Reale (TO), Valenza (AL) e Alessandria.

 

2) Ecopunto

EcopuntoEcopunto è una bottega del baratto che aiuta la differenziata. Nel 2010 vi avevamo presentato l’Ecopunto di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dove era ed è tuttora possibile barattare prodotti destinati ad essere riciclati, e che hanno perso qualsiasi utilità per il consumatore, con beni alimentari grazie ai quali arricchire la propria spesa, mediante una raccolta punti basata sulle quantità di rifiuti consegnati. Il fenomeno si è via via diffuso in varie zone della Sicilia ed Ecopunto è ora presente anche a Barcellona Pozzo di Gotto, Cinisi e Terrasini, con nuove aperture previste in altre località.

 

3) RePaperMe/Eurven

RePaperMe EurvenDa novembre 2011 anche in Italia la raccolta differenziata della carta si fa al supermercato grazie a RePaperMe, il primo compattatore di carta e cartone in grado di calcolare la quantità raccolta e, in proporzione, destinare punti premio utili per ottenere sconti sui prodotti in vendita, accumulati grazie ad una carta fedeltà. Al progetto hanno già dato la propria adesione catene della grande distribuzione come Despar, con alcuni punti vendita attualmente attivi in Lombardia.

 

4) Mr Pet

Mr PetMr Pet è un sistema di raccolta della plastica basato sulla remunerazione dell’utente nato nei primi anni del 2000 ed attivo nei supermercati grazie alla presenza di contenitori automatici predisposti per l’inserimento dei rifiuti e la ricezione automatica di punti da raccogliere in una card personale e da utilizzare per la spesa. E’ tuttora in corso l’evoluzione 2.0 di Mr Pet, che manterrà comunque validi i punti accumulati fino a questo momento.

 

5) RD Italia

rd-italia-differenziataDal 2009 a Napoli, grazie alla raccolta differenziata, i rifiuti diventano premi. RD Italia mette a disposizione di Comuni, Enti Pubblici ed imprese private delle macchine per la raccolta di lattine e bottiglie che premiano la buona pratica della differenziazione dei rifiuti grazie ad incentivi per i cittadini, consistenti in prodotti omaggio di diversa entità a seconda dl luogo in cui il punto di raccolta è collocato. Attualmente tramite il progetto EcoEtica il servizio è attivo in tre scuole superiori della provincia di Napoli, mentre si avvalgono delle macchine automatiche RD Italia anche le catene di supermercati Conad Adriatico e Sigma e, per la prima volta in Italia una stazione di servizio di Vicenza in cui la spazzatura si trasforma in sconti benzina. Di questi tempi, mica male no?

 

Cav. Giovanni LISCOTTI.

 

 

Pubblicato in Primo Piano
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