Non c’è pace tra gli ulivi .E tantomeno all’ASP di Cosenza. Ecco che scoppia un’altra bomba. La Procura, ipotizza i reati di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico per il dg dell’Azienda, quattro dirigenti, un impiegato ed un consulente legale che siede nel coordinamento regionale del Pdl. La procura dopo 6 mesi di indagini ha chiesto una proroga di altri sei mesi.
Due i filoni seguiti dai magistrati: l’affidamento di lavori senza procedure di gara e la proroga di alcune consulenze esterne, soprattutto nel settore legale.
Le indagini sono seguite dal pubblico ministero Domenico Assumma, che ha ricevuto il fascicolo dal procuratore Dario Granieri.
Accertamenti a carico di
-Gianfranco Scarpelli, direttore generale dell’Asp,
-Nicola Gaetano, avvocato paolano e consulente dell’Azienda,
-Dario Gaetano, fratello del legale e anch’egli dipendente dell’Asp,
-Maria Rita Iannini, dirigente dell’ufficio legale dell’Asp per la sezione di Paola,
-Aurora De Ciancio, dirigente dell’ufficio Ragioneria,
-Gennaro Sosto, dirigente dell’ufficio tecnico e
-Giovanni Lauricella, dirigente dell’ufficio legale dell’Asp per la sezione di Cosenza.
Due i filoni seguiti.
Il primo riguarda l’affidamento alla Siram di alcuni servizi .
La delibera riguarda la proroga del servizio energia e la manutenzione degli impianti di climatizzazione.
Il secondo riguarda consulenze legali affidate dall’Asp di Cosenza. Con una delibera , sembra siano stati affidati a professionisti esterni «70 incarichi legali, compresi consulenze e arbitrati» e segnala che «dagli atti inviati non risulta documentata la necessità dell’attribuzione dell’incarico all’esterno, né la previa quantificazione del compenso». A beneficiare di alcune di queste consulenze, anche per importi rilevanti, sarebbe stato proprio l’avvocato Nicola Gaetano, legale di riferimento per la sanità cosentina e professionista attivo anche in politica (è tra i componenti del coordinamento regionale del Pdl).
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Cosenza