E’ morto Franco Santo ed i giornali dicono che la politica calabrese è in lutto. La buona politica.
Aveva 72 anni e da diversi anni combatteva contro un cancro che non gli impediva comunque di continuare a lavorare. Franco Santo era ancora presidente del Consorzio agrario , carica che ricopriva da tempo. Franco Santo era uno di quei pochi politici che viveva per la politica ma non della politica ed aveva sempre scelto di lavorare.
Già sindaco della città di Cosenza e recentemente anche capo di gabinetto del sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, Franco Santo era molto noto per essere stato segretario della DC cosentina.
Fu quella l’occasione che lo fece meglio conoscere. Pragmatico e lungimirante aprì il partito ai giovani DC e tra questi a Mario Pirillo, Salvatore Perugini, Franco Bruno e Mario Maiolo.
Un autentico signore, di aplomb e stampo antico, ma con una visione moderna della politica.
La sua intensa acutezza ed intelligenza lo posero all’attenzione di quanti ebbero il piacere se non la fortuna di conoscerlo.
Ebbe soprattutto un nemico nella sua modestia che gli impediva di proporsi anche se non gli dispiaceva che le sue qualità venissero apprezzate
I funerali saranno celebrati domani, alle 11, nella chiesa di Sant'Antonio a Commenda.
Di lui:
- 1)Il ricordo di Perugini «Ho conosciuto Franco Santo - scrive stamani Salvatore Perugini - quando ero poco più di un ragazzo e lui era un giovane preparato e appassionato di politica, chiamato da mio padre a lavorare al suo fianco negli anni in cui si avviava, tra entusiasmi e difficoltà, l'esperienza del regionalismo nel nostro Paese. Nel tempo è cresciuta fra noi un'amicizia molto salda, accompagnata da stima reciproca e consolidata da rapporti familiari forti e significativi. Insieme alla lucidità della sua azione politica, vissuta sempre coerentemente nel solco della tradizione del cattolicesimo democratico e nell'attenzione alle novità e alle energie che in quest'area emergevano e che egli amava valorizzare, ho avuto modo in molte occasioni di apprezzare la sua scelta di osservare, sempre e comunque, quello che egli chiamava "rispetto delle regole" in politica: rispetto, cioé, della parola data, della linearità del ragionamento e della chiarezza nelle scelte; una opzione di fondo che ha costantemente caratterizzato l'impegno di Franco Santo e che, a volte, lo ha anche penalizzato in un ambito in cui il cinismo e la doppiezza trovano non poco spazio. Per le sue competenze e per la fiducia che nutrivo in lui, l'ho voluto al mio fianco nell'esperienza alla guida dell'amministrazione comunale di Cosenza, durante la quale si è purtroppo manifestata la malattia che lo ha portato via alla famiglia e agli amici. Chi lo ha conosciuto ne ricorderà, insieme all'impegno di assessore e di sindaco, di segretario provinciale della Democrazia Cristiana, di dirigente politico sempre attento al territorio, anche la delicatezza nell'attenzione agli altri, nascosta dietro una maschera di ruvidità, e l'affetto per l'indimenticabile Pia, per la nipotina, per i figli Italia e Luigi che gli sono stati vicini e che abbraccio con grande affetto».
- 2)Il ricordo del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, "E' con profondo cordoglio che apprendo della scomparsa di Franco Santo, persona di fede e politico di rango, che da Sindaco guido' la citta' di Cosenza per tre anni negli anni '80, vivendo sempre all'insegna della passione civile e istituzionale". Il primo cittadino Mario Occhiuto ricorda cosi' l'ex sindaco, definendolo "un esponente discreto e riservato della scena pubblica cittadina che, anche combattendo contro la malattia, nemmeno negli ultimi tempi volle far mancare la propria esperienza amministrativa al servizio del Comune nel ruolo di Capo di gabinetto durante la consiliatura Perugini. Ai figli Luigi e Italia, e a tutta la famiglia - aggiunge Occhiuto - giungano le condoglianze mie, della Giunta e del personale municipale che ha continuato a ricordarlo con grande affetto".
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Cosenza