Sullo sfondo della vicenda c’è l'inchiesta sulle consulenze dell’Azienda sanitaria di Cosenza nella quale sono indagati il figlio del senatore del Nuovo Centro Destra e l’avvocato Nicola Gaetano. Proprio mentre cercava di fotografare quest’ultimo durante un’intervista che stava rilasciando a Servizio Pubblico
Paola- Amantea. Anche la solidarietà del segretario del circolo del PD di Amantea e Camppora SG Salvatore Pirillo il quale scrive: “A nome del Circolo del Partito Democratico di Amantea desidero esprimere solidarietà e vicinanza a Paolo Orofino, giornalista del "Quotidiano della Calabria”, per l’aggressione subita nella serata di venerdì 14 marzo presso la piazza centrale di Paola mentre svolgeva la propria attività di giornalista. Simili atti offendono l’intelligenza di tutti i cittadini calabresi, che meritano informazioni libere e fuori da ogni compromesso. Mi auguro che simili atteggiamenti non si ripetano in futuro. A Paolo Orofino e a tutta la redazione del quotidiano della Calabria rivolgo i migliori auguri di buon lavoro.
Ed a seguire anche quella del sindaco di Amantea Michele Vadacchino il quale scrive: “Il sindaco Michele Vadacchino e l’amministrazione comunale esprimono solidarietà e affettuosa vicinanza al giornalista de “Il Quotidiano” Paolo Orofino, vittima ieri di un grave atto intimidatorio mentre svolgeva il suo lavoro. Un ulteriore duro affronto ad un cronista libero e coraggioso e un attacco plateale ad un modo di fare giornalismo, che in Calabria diventa sempre più difficile da attuare. Quello subito dall’amico Orofino non è un piccolo episodio, come qualcuno potrebbe tentare di far passare. Lo schiaffo dato nella pubblica piazza di Paola, davanti a tanta gente – come ha giustamente annotato Guido Ruotolo - e' uno schiaffo che colpisce tutti noi”
Intanto il TG regionale partecipa la notizia che gli investigatori avrebbero accertato e denunciato non solo l’esecutore dello schiaffo, ma anche il mandante.
Gli investigatori, infatti, hanno attenzionato non solo il trentunenne P.C., già iscritto nel registro degli indagati per il reato di percosse, ma anche un soggetto, presente al momento dell'accaduto, che potrebbe aver impartito all'autore del deplorevole gesto l’ordine di colpire il nostro giornalista.
Si lavora anche sulle possibili ragioni che avrebbero potuto aver determinato questo insulso gesto.
Si è accertato che mentre l'avvocato Gaetano rilasciava le sue dichiarazioni al microfono di Ruotolo, un commerciante della zona, che lo conosce, glielo voleva impedire. Nel veloce scambio di battute l'esercente contestava i servizi di un'inchiesta datata relativa a un giro di ricette mediche false, ma successivamente lasciava libero il nostro collega di fotografare, ignaro che altro soggetto, il succitato P.C., gli si stava avventando alle spalle per tirargli lo schiaffo.
Secondo le varie testimonianze, tra cui quelle della troupe televisiva di Ruotolo, ci sarebbe stato qualcuno che non avrebbe gradito il lavoro nella cronaca giudiziaria di Orofino, forse perché non digerisce qualche verità.
E si lavora anche sulla ipotesi della premeditazione del gesto.
Ancora gli inquirenti non sarebbero riusciti a visionare le riprese della videosorveglianza della piazza centrale, dove è accaduto il fatto, sperando, sempre, che fosse in funzione.