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Una vicenda senza fine.

Ecco cosa riporta il Corriere della Calabria con il seguente articolo che proponiamo anche ai nostri lettori:

“Asp di Cosenza, denunce incrociate tra Mauro e Bernaudo

Tiene ancora banco la querelle sulle nomine. Due esposti nel giro di tre giorni sulla scrivania del procuratore Spagnuolo. Il dg e l'ex direttrice del distretto sanitario del Tirreno passano alle carte bollate Venerdì, 23 Febbraio 2018 14:52 Pubblicato in Cronaca

COSENZA Sulla scrivania del procuratore capo della Repubblica Mario Spagnuolo nel giro di tre giorni sono arrivate due denunce. La prima è quella di Giuliana Bernaudo, ex direttore del distretto sanitario del Tirreno, la seconda arriva dal direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro. Gli esposti in procura hanno due oggetti diversi, anche se riconducibili all’intera vicenda delle nomine sui distretti territoriali. La dottoressa Bernaudo in un gesto di “autoaccusa” ha fatto presente alla procura come il suo trasferimento all’incarico di direttore dell’Unità operativa complessa “Igiene degli alimenti e della nutrizione del dipartimento di Prevenzione” fosse da conferire esclusivamente a chi in possesso di una laurea di medicina e chirurgia con tanto di specialistica. La manager invece ha terminato i suoi studi laureandosi in biologia. Ma il dg Mauro nel giro di tre giorni ha presentato una querela nella quale chiede all’autorità giudiziaria di intervenire per calunnia aggravata nei confronti della dottoressa Bernaudo, spiegando, inoltre, quella che è la sua posizione per tramite del suo legale Vincenzo Belvedere.

LA QUERELA Per il direttore generale, quanto riportato ai magistrati da parte di Giuliana Bernaudo è totalmente privo di fondamento. «Con tale atto - scrive il dg nella sua denuncia - la Bernaudo ha perpetrato intenzionalmente e scientemente una grave condotta calunniosa, poiché è ben consapevole di denunciare circostanze palesemente destituite di fondamento, quindi false, nell’attribuzione addirittura di ipotesi di reato che le farei commettere, compiendolo io prima di lei! Palese la coscienza e volontà con cui ha presentato tale calunniosa denuncia, in quanto la stessa ha piena consapevolezza delle norme che consentono il conferimento del suo incarico, rendendolo pienamente legittimo». Ad occupare il posto come direttore del distretto sanitario del Tirreno dopo la recente nomina è la dottoressa Angela Riccetti. La nuova nomina è stata l’occasione del contestuale passaggio al nuovo incarico, oggetto della contestazione, alla Bernaudo. L’ex manager faceva notare la presunta incompatibilità e il dg Raffaele Mauro rileva nella sua denuncia come «l’incarico conferito alla Dott.ssa Bernaudo è perfettamente coerente con le disposizioni contenute nel D.P.R. 10 dicembre 1997, n. 484 che indica le discipline alle quali possono accedere le varie categorie professionali del personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario Nazionale».

LA POSIZIONE DEL DG Raffaele Mauro nel narrare i fatti alla procura del tribunale di Cosenza ricorda come la dottoressa Bernaudo abbia «immediatamente ricevuto da me (il dg) anche la normativa di riferimento!» motivo per il quale, sempre per come riporta Mauro, «la verità sia chiara anche a chi non si occupi di queste materie». Tutto è da ricondurre al “Regolamento recante le determinazioni dei requisiti per l’accesso alla direzione sanitaria aziendale e dei requisiti e dei criteri per l’accesso al secondo livello dirigenziale per il personale del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale”. «Con riguardo agli incarichi di secondo livello dirigenziale - prosegue la denuncia - quale quello di Direttore U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Cosenza, conferito alla Dott.ssa Bernaudo (con la recente Delibera 185 del 13.2.2018), all’art 4, lett. E), n. 5, del citato Decreto si prevede che può essere conferito alla categoria professionale dei biologi, categoria alla quale la stessa appartiene. La norma è di elementare interpretazione ed è stata indicata alla dirigente»

Ndr-Nella foto Mauro e Bernudo al convegno di Amantea

I tre direttori di dipartimento uscenti chiedono l’intervento degli uffici giudiziari in vista della scelta dei loro successori.

La diffida è stata inviata anche all’Anac ed alla Corte dei conti

 

Il management dell’Asp di Cosenza sta decidendo l’assegnazione degli incarichi di direttore di distretto.

Ma sui tavoli di due Procure (Cosenza e Paola), dell’Autorità nazionale anticorruzione e della Corte dei conti arriva una diffida firmata dai tre manager in uscita (Giuliana Bernaudo( nella foto), Antonio Perri e Achille Straticò) e dalla legale Marialuisa Greco.

Lo scopo è quello di bloccare le nomine.

Il nodo è quello del “Regolamento per il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali”, già evidenziato in una precedente diffida.

Il documento dà la possibilità all’Asp di estrometterli subito mentre la loro scadenza contrattuale «per la verifica dei risultati conseguiti» è fissata al 15 maggio 2018.

Perché prima delle elezioni?.

L’obiettivo dell’Asp di Cosenza, secondo i tre manager, è uno soltanto: quello di «rimuovere ante tempus i direttori dei distretti dell’Azienda (ancorché tutelati da contratto di lavoro) tramite recesso unilaterale e senza valutazione dei risultati raggiunti».

Una mossa che arriva a poche settimane dalla fine della legislatura.

Alla prima diffida, oggi se ne aggiunge un’altra che chiama in causa la giustizia ordinaria e contabile.

E mette nel mirino la delibera numero 163 dello scorso 1 febbraio (la “Presa d’atto degli elenchi dei candidati idonei a ricoprire le funzioni di direttori di distretto”).

In sostanza, secondo lo studio legale che rappresenta Bernaudo, Perri e Straticò, la commissione nominata dal direttore generale Raffaele Mauro avrebbe trasmesso «l’elenco di chi è in possesso dei requisiti di cui al bando» e lo stesso Mauro avrebbe reso i partecipanti «arbitrariamente idonei».

Secondo la legale che firma la diffida, inoltra, la commissione ha violato la normativa sul requisito dell’età per il collocamento a riposo prevista per l’ammissione alle procedure selettive per il conferimento dell’incarico di struttura complessa, dichiarando in possesso dei requisiti ben 10 partecipanti con età superiore ai 65 anni al momento dell’avviso».

E ancora avrebbe «attestato in capo ad alcuni partecipanti di avere i requisiti di cui al bando, mentre dai loro curriculum pubblicati sul sito dell’Azienda non si rileva abbiano maturato i requisiti tra i quali la maturata esperienza specifica nei servizi territoriali; adeguata formazione nella loro organizzazione; di aver ricevuto incarichi di struttura complessa nel caso di specie».

Insomma,si era già alle carte bollate ma ora – all’approssimarsi delle nomine – l’intensità dello scontro  cresce.

Pubblicato in Paola

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa della Fedir – Cisl Medici – Fesmed – Cisl Spta – Fassid area Sinafo – Fassid area Aupi – Fassid

All’Asp di Cosenza il direttore generale prosegue con il solito metodo degli incarichi illegittimi, senza tener conto delle disposizioni della Regione e del Commissario per la Sanità, Massimo Scura, e rifiutandosi di fare riferimento nei propri atti – in via del tutto arbitraria – al decreto 117/2016.

Il 13 novembre scorso, infatti, senza tener minimamente conto delle richieste di  miglioramento  avanzate dalla stragrande maggioranza  delle organizzazioni sindacali, il direttore generale ha adottato un regolamento  privo dei criteri generali e delle necessarie procedure per il conferimento, la conferma e la revoca degli incarichi.

“Il testo – affermano le sigle sindacali Fedir, Cisl medici, Fesmed, Cisl Spta, Fassid area Sinafo, Fassid area Aupi e Fassid - è semplicemente un’accozzaglia di riferimenti normativi ripetitivi, citati a caso e spesso incoerenti fra loro e  contiene plurime violazioni della legge e del contratto nazionale.

Il regolamento è stato adottato non solo contro la volontà della maggioranza dei sindacati ma non ha neanche dato atto delle chiare clausole condizionanti in merito all’applicazione del decreto del commissario ad Acta 117/2016 in materia di ricollocazione, contenute nelle dichiarazioni a verbale che anche le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo hanno prodotto. In sintesi l’unica sigla sindacale che ha apposto la sua firma incondizionata  al regolamento è la sola UIL medici, che peraltro non è neanche sindacato firmatario dell’ultimo Contratto collettivo nazionale”.

L’assegnazione di nuovi incarichi, in ottemperanza alle previsioni del contratto collettivo nazionale non può e non deve infatti eludere la previa ricollocazione dei dirigenti disposta dal decreto del commissario ad acta 117/2016, ricollocazione resa obbligatoria dalla presenza negli atti dell’Asp di una ulteriore clausola illegittima, ovvero quella della decadenza automatica degli incarichi entro il 60° giorno dall’adozione dell’atto aziendale, indipendentemente dall’effettiva attivazione della nuova organizzazione, per la quale la corretta assegnazione dei nuovi incarichi è elemento indefettibile.

Nonostante le reiterate richieste sindacali di procedere prioritariamente agli adempimenti richiesti dal decreto 117/2016,  l’ASP di Cosenza ha voluto arbitrariamente adottare un regolamento del tutto incoerente nell’attuale fase di applicazione dell’atto aziendale. “Non è ulteriormente tollerabile – proseguono ancora le organizzazioni sindacali - che il direttore generale dell’ASP di Cosenza continui con l’affidamento di incarichi illegittimi con semplici lettere e secondo modalità illegittime per sfuggire al controllo dei sindacati”.

Per questo le organizzazioni sindacali chiedono l’immediata revoca del regolamento adottato il 13 novembre scorso, che peraltro  non può considerarsi valido per tutta la dirigenza, non essendo stato firmato da nessuna sigla sindacale dell’area terza (dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa). I sindacati chiedono inoltre l’immediata attivazione delle cogenti procedure di ricognizione e ricollocazione del personale dirigenziale dei diversi ruoli sanitario, professionale, tecnico e amministrativo, nel e per il  rispetto di quanto previsto in particolare dall’art. 2 del DCA n. 117/2016.

Tutti i sindacati chiedono infine l’urgente e autorevole intervento del commissario Scura e del dirigente Bruno Zito affinché “il direttore generale dell’ASP di Cosenza revochi immediatamente il regolamento e ne adotti uno legittimo, chiaro, preciso e corretto al fine di evitare rischi nell’uso non trasparente dell’assegnazione degli incarichi che potrebbe dare origine a numerosi  contenziosi a seguito della scellerata gestione fin qui portata avanti, in violazione delle norme contrattuali, nazionali e regionali e proceda, immediatamente, all’applicazione del DCA 117/2016. L’Asp di Cosenza non è uno stato a sé”.

Ufficio stampa Fedir

Pubblicato in Cosenza

Non tutto il futuro di Amantea è nero.

In fondo al tunnel si intravvede la luce.

E se anche non sappiamo quanto esso tunnel sia lungo vi è la certezza che alla fine del cammino c’è la luce, il positivo.

 

La conferma della Casa della Salute ad Amantea è giunta oggi in Catanzaro presso il dipartimento della Salute alla presenza del direttore generale Riccardo Fatarella , del Dott. Raffaele Mauro Direttore Generale ASP Cosenza dal 15 gennaio 2016 e del sindaco di Aiello Calabro Franco Iacucci.

 

Ad ascoltare la buona nuova il sindaco di Amantea Monica Sabatino, l’assessore alla sanità Emma Pati, ed un gruppo di cittadini in rappresentanza della rete “Difendiamo la salute” , tra cui Enzo Giacco, Peppe Marchese, Salvatore Amendola, Chiappetta Tonino, Domenico Vellone, Carmela Franco , Lauretta Pagliaro.

Finalmente, quindi, la giusta attenzione all’hinterland di Amantea che dopo essere stata addirittura una Azienda sanitaria, poi un distretto, era diventata un poliambulatorio sempre meno capace di erogare servizi.

 

Ora si inverte questo trend negativo e si comincia ad intravvedere questa nuova figura strutturata del servizio sanitario che sarà capace di offrire prestazioni 24 ore su 24 con l’assistenza di medici generici e specialisti.

Non solo ma il dr Fatarella, mentore della rete “Difendiamo la salute” nella lotta per l’ottenimento della casa della salute per l’hinterland di Amantea , ha anticipato che l’Atto aziendale adottato, con straordinaria lungimiranza dal dr Raffaele Mauro il 29 agosto, a breve riceverà l’approvazione del dipartimento e sarà rimesso al commissario Scura che sicuramente lo approverà per quanto riguarda Amantea.

Ringraziamenti sono stati espressi da tutti i presenti ed ovviamente al presidente Oliverio ad iniziare dal Sindaco per finire a tutti i componenti della rete.

….e non basta....segue…..

Pubblicato in Politica

Nell’Asp di Cosenza, sembra che, si “giochi” alla commissione disciplina. Leggiamo su Iacchitè:

 

“ASP, Mauro manda Filippelli in commissione disciplina. Che farà il Cinghiale?

Un reparto trasformato e intitolato a una persona, con relativa targhetta, senza informare nessuno. Come se il reparto fosse suo.

 

Per questo errore, che può sembrare banale ma non lo è, l’ex commissario straordinario Gianfranco Filippelli è stato mandato in commissione disciplina dal direttore generale Raffaele Mauro.

 

A decidere se comminargli la sanzione sarà il primario di ortopedia di Paola, Candela, assistito dal segretario Falsetta.

E le probabilità che gli arrivi perlomeno una censura sono quasi nulle.

Perché Candela è uomo del Cinghiale, quindi amico di Filippelli, al punto che ambisce a trasferirsi al nosocomio di Cosenza.

Difficile che Candela faccia qualcosa contro Filippelli.

E in questo caso sarebbe un brutto colpo per Raffaele Mauro.

Non è consentito a nessuno, senza autorizzazione, assumere iniziative di questo genere. Altrimenti chiunque potrà trasformare i reparti ospedalieri a proprio piacimento.

Per l’oncologo un brutto colpo. Passata la sbornia del potere si è ritrovato da solo.

E nemmeno Adriana Toman, che lo fece nominare un anno fa da Oliverio, lo difende più…”

Questa volta riteniamo che Iacchitè abbia preso una cantonata.

Ci sembra infatti impossibile che su possa intestare un reparto ad un nome scelto a proprio piacimento senza subirne le conseguenze atte ad evitare che uno che giunge dopo lo reintesti ad un altro cambiando semplicemente la targhetta.

Ma è vero che siamo in Calabria, o meglio nella sanità calabrese, dove è possibile tutto ed il suo contrario. Ma se il dr candela non adottasse gli opportuni provvedimenti disciplinari Mauro dovrebbe trarne le opportune conclusioni e dimettersi.

A Iacchitè una sola domanda. Ma sono questi i problemi della sanità calabrese?.

Pubblicato in Cosenza

Poliambulatorio Amantea: e Raffaele Mauro finalmente si mosse.

 

Jack Whyte ne Il leone dei Templari ad un certo punto scrive “ Aveva perso la cognizione del tempo e dello spazio quando, finalmente, Sinclair borbottò qualcosa e si mosse all’improvviso”.

Sembra sia successo anche a Raffaele Mauro medico legale e dirigente di primo piano dell’Asp, già  Direttore dell’Unità Operativa Spedalità Privata, ed attualmente direttore dell’Asp di Cosenza.

 

E tanto dopo la nota della dottoressa Bernaudo che ha contestato i comportamenti adottati dal dr Lopez e relativi alla radiologia di Amantea.

Una nota tempestiva ma improduttiva visto che il dr Lopez ha continuato nella sua logica punitiva del poliambulatorio di Amantea e soprattutto della sua popolazione giusta nota 8765 del 17 giugno con la quale stabilisce la sospensione del sevizio di radiologia invitando per le urgenze a servirsi dell’ospedale di Paola.

 

Una nota nella quale non c’è scritto nemmeno in quali giorni il dr Crispino è in ferie e la radiologia chiusa!

Una nota inviata alla d.ssa Bernaudo e per conoscenza al dr Crispino!

Ora sembra che il dr Mauro si sia ricordato di essere il responsabile dell’ASP!

Strano è anche il fatto che salvo il PD ed in parte la vecchia e bucata Rete per la Casa della salute abbiano preso posizione in merito.

Ma davvero non resta che la magistratura?

Ma  davvero per avere gli stessi diritti degli altri gli Amanteani devono portare tutti in tribunale ?

Pubblicato in Politica

Dopo la visita a sorpresa (quasi a sorpresa) del commissario per il piano di rientro Massimo Scura, questa volta la visita da parte del dott. Raffaele Mauro, Direttore Generale ASP Cosenza dal 15 gennaio2016, in sostituzione del dr Filippelli, è programmata.

 

È uno degli effetti del lavoro della rete per la casa della salute che ha incontrato nei giorni scorsi il dr Fatarella, alla presenza del dr Mauro e del dr Iacucci.

Come noto di parlato sia della futura Casa della salute , sia del completamento dell’attuale struttura.

Un completamento atteso da moltissimi anni , da quando cioè venne realizzato l’ampliamento della struttura con l’ala a sud della qual venne realizzato solo l’ultimo piano.

 

Ci sono ben tre piani da completare e da utilizzare

Per esempio per accentrare tutti i servizi sanitari al momento posti in abitazioni private.

Per migliorare i servizi sanitari resi dal poliambulatorio

Successivamente il dr mauro avrà un incontro con le associazioni

Ovviamente saranno presenti il sindaco Monica Sabatino e la direttrice Giuliana Bernaudo

Buon Natale a Massimiliano Latorre ed a Salvatore Girone trattenuti in India da quasi dieci mesi

Buon Natale alle loro famiglie che li hanno raggiunti in India

Buon Natale ai 5200 soldati italiani impegnati in 25 Paesi, tra cui Afghanistan (2700) e Libano(1300), 565 nei Balcani e 79 in Egitto, 352 in Oceano indiano impegnati in azioni di antipirateria, 27 in Mali, 52 in Libia, 7 in Darfur, 3 in Pakistan, 4 a Cipro, 4 in Georgia, 25 a Malta e 5 Marocco.

A tutti loro gli auguri di ritornare subito in Italia

Non ci sentiamo, invece, di poter dare gli auguri di Buon Natale

-a Umberto Vitelli comandante della nave Enrica Leixe che ha accettato di far scendere i suoi uomini dalla nave cadendo nella trappola tesa dal chief minister di Kerala, Oommen Chandy, che ha usato quella che lui chiama una "tattica ingegnosa" per riportare indietro la nave dopo l'incidente.

- ad Emma Bonino, ministro degli Esteri, che a luglio dichiarava : «I marò a casa entro Natale, sono fiduciosa. Ho potuto riscontrare da parte delle autorità politiche indiane - ha detto - grande desiderio di chiudere in modo rapido ed equo per tutti questa vicenda. Non demorderemo»

-tantomeno a Mauro, ministro della difesa, il quale contemporaneamente dichiarava «Sono arrivate indicazioni confortanti .Per il nostro governo il caso è una priorità e non avremo assolto al nostro compito se non risolvendolo. Serve estrema attenzione e discrezione».

-a chi manda i nostri soldati a difendere i beni dei nostri imprenditori e poi non li difende come necessario.

Pubblicato in Mondo
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