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I due nigeriani entrambi già noti alle forze dell'ordine sono stati fermati nella tarda serata di ieri mentre urlavano e litigavano in strada.

Uno dei due era visibilmente ubriaco e ha opposto resistenza al controllo di polizia, sferrando pugni e calci nei confronti degli operatori ed assumendo un chiaro atteggiamento di sfida.

Nel frattempo, l'altro cittadino nigeriano, nel tentativo di evitare l'arresto del connazionale, si è scagliato contro gli operatori di polizia, due dei quali hanno riportato lesioni e sono stati curati in pronto soccorso.

Questa mattina il loro arresto è stato convalidato e per entrambi è stato disposto l'obbligo di firma

Si tratta di O.A. cl. 90 e O.F. cl. 90, entrambi con precedenti per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.

In particolare, nella tarda serata di ieri, il personale delle Volanti, intervenuto in via Cardinale Portanova a seguito di una segnalazione al 113 di cittadini stranieri che urlavano e litigavano in strada, ha proceduto all’arresto dei due uomini.

Nell’occorso due operatori delle Volanti riportavano lesioni e venivano accompagnati presso il Pronto Soccorso per le cure del caso.

Il PM di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto il trattenimento dei due cittadini nigeriani presso le camere di sicurezza della Questura in attesa della celebrazione del rito direttissimo tenutosi nella giornata odierna, all’esito del quale è stato convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma per entrambi.

Pubblicato in Reggio Calabria

Devono rispondere dell’accusa di detenzione e spaccio di droga.

La polizia ha trovato la marijuana già essiccata all’interno di un bidone di plastica

Gli agenti del commissariato di Paola (Cosenza) hanno arrestato, nel pomeriggio di ieri, due fratelli L. M di 56 e L. R. di 59 anni e ne hanno denunciato un terzo, di 27 anni, per detenzione e spaccio di droga.

La polizia ha trovato, in alcune abitazioni utilizzate dagli arrestati, ad Acquappesa, 2,45 kg di marijuana, gia’ essiccata e stipata in un bidone di plastica.

Trovati e sequestrati anche altri 8 involucri in cellophane contenenti 110 grammi di marijuana, strumenti per il confezionamento dello stupefacente e una bilancia di precisione.

In un altro appartamento sono stati poi trovati 361 grammi di marijuana e un altro bilancino di precisione.

Il ventisettenne L.L e’ stato denunciato perche’ aveva cercato di far sparire, buttandoli nel water e tirando lo sciacquone, 25 grammi di marijuana.

Altre dosi sono state poi scoperte nel suo scooter.

L’uomo di 56 anni e’ stato anche accusato di furto aggravato di energia elettrica e di acqua.

Infatti nel suo box c’erano allacci abusivi.

In particolare, l’acqua veniva sottratta da uno stabile vicino, di proprieta’ del Comune di Acquappesa, abusivamente occupato dall’uomo.

In totale la sostanza stupefacente sequestrata e’ di circa 2,95 kg. (AGI)

Pubblicato in Alto Tirreno

Secondo l'accusa avrebbero rapinato una coppia in pieno centro a Crotone così due 18enni della Guinea, S.M. e D.I., di 18 anni, del 1999, ospiti di un centro Sprar del crotonese, sono stati arrestati dalla polizia.

 

La rapina è avvenuta la notte scorsa nella centralissima piazza Pitagora, nel centro di Crotone, ai danni di una coppia.

Con la minaccia di una pistola - rivelatasi poi essere un giocattolo - i due guinensi hanno sottratto alla ragazza la borsa con denaro, effetti personali e bancomat.

L’immediata attività di rintraccio si è conclusa a poche ore dall’accaduto quando gli agenti hanno in via Cutro rintracciavano i due rapinatori e recuperata l’intera refurtiva che veniva restituita alla giovane.

 

Soddisfazione è stata espressa dal Questore di Crotone nel corso della conferenza stampa in cui sono stati resi noti i termini dell’attività svolta dagli uomini della Squadra Volante.

«La nostra idea di controllo del territorio - ha detto il questore Claudio Sanfilippo - è stata programmata in un certo modo e quello che hanno fatto i ragazzi è il risultato di questa programmazione.

Ringrazio questi uomini, ma dovrebbe essere l'intera città a ringraziarli per il lavoro difficile e pericoloso che fanno ogni giorno».

Il dirigente delle Volanti Corrado Caruso, ha sottolineato «la tempestività dell’intervento e la capacità di individuare subito i colpevoli».

Sono infatti questi uomini e queste donne che quotidianamente tutelano la sicurezza del cittadino lungo le strade cittadine.

Unitamente ai diversi servizi che svolgono quotidianamente anche quello, avviato nelle ultime settimane, della lotta ai parcheggiatori abusivi.

Nei giorni scorsi infatti un ganese è stato tratto in arresto per aver aggredito gli uomini della Squadra Volante che lo avevano sorpreso nel parcheggio dell’ospedale e avevano tentato di identificarlo.

Alla richiesta dei documenti l’uomo ha inveito contro gli agenti ferendone due in modo grave.

Pubblicato in Crotone

Leggiamo in questi minuti :

1)Acquaformosa: Manoccio sfratta una coppia di nigeriani

Lo abbiamo scritto tante volte come funzionano i progetti di accoglienza dei profughi, specie quelli dello Sprar che si vantano davanti giornali e televisioni di accogliere questa povera gente per amore di fratellanza e solidarietà,

e poi, quando si spengono le telecamere la storia è tutt’altra: finiti i soldi dello stato finita l’accoglienza e la solidarietà.

E’ quello che sta succedendo ad Acquaformosa, paese famoso per l’accoglienza, dove una coppia di nigeriani marito e moglie in attesa, sono stati cacciati in malo modo dalla casa dove abitavano.

Il loro tempo di permanenza dentro lo Sprar è finito, e Manoccio e compari che gestiscono la holding del disagio, non pagano più l’affitto, e il sindaco Gennaro Capparelli ha chiesto ed ottenuto lo sfratto facendo intervenire i carabinieri.

Il nigeriano si è barricato in casa e dice di non saper dove andare, ma Manoccio che davanti alle telecamere vuole bene a tutti, ha deciso che se ne devono andare.

Dove non gli interessa: per strada, sotto un ponte, non sono fatti suoi.

I soldi sono finiti e con essi anche la solidarietà di Manoccio.

Di fronte a queste vigliaccate verrebbe da dire ha ragione Povia quando dice che personaggi come Manoccio la solidarietà non sa nemmeno cos’è, quello che gli interessa è solo prendere i soldi del ministero.

Alla faccia del paese dell’accoglienza.

Da Iacchite -2 ottobre 2017

2) Bloccano operatori centro Sprar, arrestati coniugi ad Acquaformosa

Marito e moglie, 30 anni lui e 25 ledi, nigeriani, ospite dello Sprar di Acquaformosa, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Castrovillari con l'accusa di sequestro di persona, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

I due, il cui progetto Sprar, secondo i carabinieri, era terminato, avrebbero sequestrato quattro operatori del centro perché si sarebbero rifiutati di dare loro le presunte somme che vantavano. All'arrivo dei militari i due si sarebbero scagliati contro di loro provocando lievi ferite a tre carabinieri.

L'uomo è stato portato in carcere mentre la donna è stata posta agli arresti domiciliari. (ANSA).

Da Il Dispaccio/ Cosenza del 2 ottobre 2017

Pubblicato in Cosenza

I carabinieri della Compagnia di Scalea hanno arrestato due segretari amministrativi della Commissione di invalidità che opera nella sede Asp di Diamante, sull'alto tirreno cosentino con l'accusa di concussione.

Si tratta di Eugenio Vitale, di 54 anni, e Antonia Coccimiglio, di 65 anni.

I due, secondo l'accusa, si sono fatti consegnare denaro da una donna per fare in modo che non vi fossero ostacoli nell'approvazione di una pratica di invalidità civile peraltro già definita.

Sono in corso adesso perquisizioni da parte dei carabinieri di Scalea, che hanno condotto le indagini, nelle abitazioni e negli uffici degli arrestati.

I due segretari amministrativi della Commissione di invalidità che opera nella sede Asp di Diamante, espletate le formalità di rito sono stati posti agli arresti domiciliari con l’accusa di concussione.

Secondo gli inquirenti, abusando della loro posizione, si sarebbero fatti consegnare del denaro da alcune persone per controllare l’esito delle loro pratiche garantendo che venisse accolta l’istanza per accedere e riscuotere le pensioni.

Pubblicato in Alto Tirreno

Non hanno avuto remore neanche a vessare una persona diversamente abile, alla quale hanno estorto la pensione di invalidità.

 

Per questo la polizia ha arrestato, a Paola, nel Cosentino, due persone, accusate di estorsione ad un disabile e al suo tutore.

Gli arrestati sono Mirko Zimbaro, 39 anni, e Antonio Chianello, 32 anni, entrambi già noti alle forze dell'ordine.

La vicenda ha inizio alcune settimane fa, quando la persona con disabilità ha iniziato a percepire una pensione di invalidità, riconosciuta al 100%.

I due hanno avvicinato la vittima, iniziando a minacciarla e a fare pressanti richieste estorsive, che si sono protratte nel tempo.

La vittima e' stata costretta a prosciugare il suo conto corrente, e quando non e' stata più in grado di fronteggiare le continue richieste di denaro, ha manifestato anche un evidente stato di disagio tale da aggravare le sue condizioni fisiche.

Non potendo più ottenere denaro dal disabile, i due arrestati hanno iniziato a perseguitare il fratello, che e' anche tutore del diversamente abile. Anche lui e' stato minacciato, per estorcergli denaro.

A seguito delle minacce subite, il fratello, però, ha denunciato tutto al commissariato di polizia.

Le successive indagini hanno portato all'arresto dei due estorsori in flagranza di reato. (AGI)

Pubblicato in Paola

La squadra mobile di Cosenza ha arrestato, stamattina, due persone, un uomo e una donna, accusate di aver perpetrato una serie di truffe e di furti nei confronti di anziani del Cosentino.

 

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà in mattinata nella questura di Cosenza.

Eccovi in anteprima le fotografie dei due.

La Questura intende in tal modo consentire ai cittadini di riconoscerli, nel caso siano stati vittime degli stessi arrestati.

Pubblicato in Cosenza

Un premio alla fantasia.

 

In un apparta mento in disuso impiantano 323 piante di marijuana tutte riposte singolar mente all'interno di vasi.

 

Per accelerarne la crescita creano un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica

 

Non mancava nulla, nemmeno le ventole di aerazione.

 

Le piantine erano già di altezza tra 50 e 70 centimetri.

 

Ma i Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni li arrestano, in flagranza di reato.

 

Si tratta di Giuseppe Sgarano, di anni 52, e Rocco Rocco, di anni 51, entrambi di Scilla e già noti alle forze dell'ordine.

 

Gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Arghillà, in attesa del rito direttissimo

Pubblicato in Reggio Calabria

Bastano poche parole ed uno sguardo di troppo per tentare di uccidere una persona?

Assurdo, ma sembra che sia così.

 

È successo a Diamante, in un locale notturno

Ad essere ferito gravemente il 33 enne Francesco Osso, di Buonvicino.

I feritori sarebbero Alberto Novello , di 23 anni, cosentino, e Mattia De Rose di 21anni, originario di Belvedere Marittimo.

Dopo aver discusso animatamente i due presunti autori si sono separati , mentre la vittima si recava in bagno.

Ma i due malviventi lo hanno raggiunto e hanno ripreso la precedente discussione.

Poche parole, poi uno dei due ha estratto una pistola dalla tasca e ha esploso un colpo a bruciapelo sulla vittima che si è accasciato al suolo.

Il fragore del colpo è stato inavvertito per via della musica ad alto volume.

Poi i due sono fuggiti a bordo di un’autovettura a loro in uso.

 

Immediata la richiesta al 112 con la quale è stata data notizia che un ragazzo era riverso in una pozza di sangue poiché attinto da un colpo di arma da fuoco alla gola.

Il ferito è stato immediatamente trasportato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza dove è in prognosi riservata.

I Carabinieri della Compagnia di Scalea, sono immediatamente giunti ed hanno ascoltato per ore diversi testimoni così individuando i presunti responsabili che si erano resi irreperibili.

La Procura della Repubblica di Paola ha emesso a carico dei due un fermo indiziario

Intenso per tutta la giornata il presidio del territorio espletato anche dai carabinieri di Cosenza.

E così alla fine i due presunti feritori si sono consegnati presso la Stazione Carabinieri di Cosenza. Gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Cosenza a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Pubblicato in Alto Tirreno

Continuano le ricerche dei complici dei due ladri serbi arrestati ad Amantea dai Carabinieri.

Un arresto che è figlio del lavoro di intelligence dell’Arma e del controllo mirato del territorio.

Intanto la notizia del sequestro dell’Audi a4 SW grigia che i ladri usavano per i propri raid , un’auto potente che era stata segnalata e filmata e che è stato l’elemento indispensabile per la loro ricerca.

Poi la multipla dotazione di targhe di cui l’auto era dotata; un accorgimento che non è servito alla banda di serbi per sfuggire alla cattura

Infine la notizia del recupero della refurtiva che era stata appena trafugata dalla abitazione da poco visitata

Per ultimo la condanna da parte dei Giudici di Paola a “soli” 14 mesi ed a 400 euro di multa , una condanna che la società civile amanteana ha giudicato molto lieve se davvero questi due ladri sono corresponsabili della serie di furti perpetrati nella cittadina ed in uno dei quali venne malmenata anche la signora che li aveva trovato nella propria abitazione.

Ma gli amanteani comunque esprimono il loro forte apprezzamento per i carabinieri che hanno attuato la carambolesca cattura dei due ladri e la sicurezza che Amantea sia in buone mani .

Lo dimostra anche la sinergia tra caserme dei CC mostrata in questa occasione.

Al bisogno e con immediatezza alla ricerca hanno partecipato oltre i carabinieri della caserma di Amantea insieme al comandante Cerza, anche alcuni carabinieri ed il comandante della caserma di Fiumefreddo Bruzio Domenico Lio ed alcuni carabinieri della compagnia di Paola.

Abbiamo notato anche la partecipazione corale della comunità alla cattura alla quale hanno partecipato anche due Vigili Urbani della città che hanno battuto la zona dell’ex Giudice di Pace.

La brillante operazione di polizia, invero e per fortuna inusuale per la città, offre la conferma che gli uomini del Comandante Cerza, già guidati dal maresciallo Diamanti, insieme con gli altri CC della zona ove necessario sono in grado di attendere ad ogni intervento per la tutela della sicurezza della cittadina tirrenica.

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