I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno arrestato un trentaduenne di Rosarno.
Si tratta di Alessandro Andreacchio accusato di tentata rapina e tentato omicidio ai danni di un turista di nazionalità svizzera, D. A. di anni 54.
I militari erano intervenuti ieri pomeriggio a seguito di una telefonata giunta al 112 in cui si segnalava la presenza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Gioia Tauro di un uomo che, trasportato d’urgenza, denunciava di essere stato poco prima investito da un giovane italiano mentre si trovava in località Marina di Rosarno.
Le immediate attività info – investigative sviluppate attraverso l’escussione della vittima e dei testimoni hanno consentito in pochissimo tempo di accertare che, alle 14.30 circa di ieri, Andreacchio dopo aver minacciato e colpito violentemente il turista svizzero allo scopo di sottrargli il telefono cellulare con cui quest’ultimo lo aveva poco prima ripreso mentre scaricava illecitamente rifiuti lungo il margine di un limitrofo corso d’acqua, lo aveva intenzionalmente investito con la sua autovettura, dandosi poi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce.
La vittima, che era riuscita comunque a riprendere in un video le fasi salienti dell’aggressione e dell’investimento (immagini rivelatesi utili ai fini investigativi) a seguito dell’aggressione ha riportato gravi lesioni agli arti superiori.
Il fermo, emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi all’esito del grave quadro indiziario delineatosi a carico dell’indagato, è stato eseguito dopo poche ore dall’evento tanto che l’arrestato, a formalità di rito espletate, è stato associato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà ove rimarrà sino alla convalida.
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Reggio Calabria
Ignote le ragioni.
Di certo si sa che un cittadino rumeno di 20 anni, tale David Cristian Florian, ha accoltellato nel garage dell'impre sa di soccorso stradale della città di San Francesco di Paola il suo datore di lavoro, E.M., 41 anni.
Florian, comunque , era regolarmente assunto dal titolare della ditta e veniva regolarmente retribuito.
Quando è avvenuto il fatto erano circa le 20.00 di ieri 9 novembre.
Florian, dipendente della vittima, avrebbe aspettato che il proprio datore di lavoro chiudesse il capannone per poi aggredirlo.
Il colpo è stato assestato con un coltello lungo 24 centimetri e largo 4.
La lama sarebbe entrata tra l'occhio e l'orecchio.
La vittima dell'aggressione, che ha 41 anni, è rimasta per circa tre ore con la lama nel cranio.
Il colpo sarebbe stato inferto mentre la vittima stava salendo in auto dove avrebbe avuto la possibilità di scrivere con il proprio sangue il nome del suo feritore sul cristallo dell’auto.
Il fratello di E.M. ha chiamato i soccorsi che hanno trasferito il ferito all'ospedale di Paola e poi all'Annunziata di Cosenza.
L’assalitore, è stato immediatamente posto in stato di fermo dalle forze dell’ordine, ed è a disposizione degli inquirenti, accusato di tentato omicidio.
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Paola
Bastano poche parole ed uno sguardo di troppo per tentare di uccidere una persona?
Assurdo, ma sembra che sia così.
È successo a Diamante, in un locale notturno
Ad essere ferito gravemente il 33 enne Francesco Osso, di Buonvicino.
I feritori sarebbero Alberto Novello , di 23 anni, cosentino, e Mattia De Rose di 21anni, originario di Belvedere Marittimo.
Dopo aver discusso animatamente i due presunti autori si sono separati , mentre la vittima si recava in bagno.
Ma i due malviventi lo hanno raggiunto e hanno ripreso la precedente discussione.
Poche parole, poi uno dei due ha estratto una pistola dalla tasca e ha esploso un colpo a bruciapelo sulla vittima che si è accasciato al suolo.
Il fragore del colpo è stato inavvertito per via della musica ad alto volume.
Poi i due sono fuggiti a bordo di un’autovettura a loro in uso.
Immediata la richiesta al 112 con la quale è stata data notizia che un ragazzo era riverso in una pozza di sangue poiché attinto da un colpo di arma da fuoco alla gola.
Il ferito è stato immediatamente trasportato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza dove è in prognosi riservata.
I Carabinieri della Compagnia di Scalea, sono immediatamente giunti ed hanno ascoltato per ore diversi testimoni così individuando i presunti responsabili che si erano resi irreperibili.
La Procura della Repubblica di Paola ha emesso a carico dei due un fermo indiziario
Intenso per tutta la giornata il presidio del territorio espletato anche dai carabinieri di Cosenza.
E così alla fine i due presunti feritori si sono consegnati presso la Stazione Carabinieri di Cosenza. Gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Cosenza a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
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Alto Tirreno